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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
L. 17/08/1942, n. 1150
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L. 17/08/1942, n. 1150
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Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- D.L. 21/03/2022, n. 21 (L. 20/05/2022, n. 51)
- D.L. 16/07/2020, n. 76 (L. 11/09/2020, n. 120)
- D.L. 17/03/2020, n. 18 (L. 24/04/2020, n. 27)
- D.L. 12/09/2014, n. 133 (L. 11/11/2014, n. 164)
- D.L. 21/06/2013, n. 69 (L. 09/08/2013, n. 98)
- D.L. 13/05/2011, n. 70 (L. 12/07/2011, n. 106)
- L. 28/11/2005, n. 246
- D.P.R. 06/06/2001, n. 380
- D.P.R. 08/06/2001, n. 327
- Sent. Corte Cost. 20/05/1999, n. 179
- L. 24/03/1989, n. 122
- L. 28/02/1985, n. 47
- L. 28/01/1977, n. 10
- L. 22/10/1971, n. 865
- L. 01/06/1971, n. 291
- L. 19/11/1968, n. 1187
- Sent. Corte Cost. 29/05/1968, n. 55
- L. 06/08/1967, n. 765
- D.L. 19/06/1962, n. 473 (L. 28/07/1962, n. 1105)
- L. 09/08/1954, n. 640
- L. 20/04/1952, n. 524
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TITOLO I - ORDINAMENTO STATALE DEI SERVIZI URBANISTICI |
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Art. 1 - Disciplina dell’attività urbanistica e suoi scopi1. L’assetto e l’incremento edilizio dei centri abitati e lo sviluppo urbanistico in genere nel territorio dello Stato sono disciplinati dalla pres |
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Art. 2 - Competenza consultiva del Consiglio superiore dei lavori pubblici1. N8 Il Consiglio superiore dei lavori pubblici è l’orga |
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Art. 3 - Istituzione delle Sezioni urbanistiche compartimentali1. Nelle sedi degli ispettorati compartimentali del Genio civile e degli Uffici decentrati del Ministero dei lavori pubblici sono istituite Sezioni urb |
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TITOLO II - DISCIPLINA URBANISTICA |
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CAPO I - MODI DI ATTUAZIONE |
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Art. 4 - Piani regolatori e norme sull’attività costruttiva1. La disciplina urbanistica si attua a mezzo dei piani regolatori territoriali, dei piani regolatori comunali e delle norme sull’attività costrutti |
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CAPO II - PIANI TERRITORIALI DI COORDINAMENTO |
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Art. 5 - Formazione ed approvazione dei piani territoriali di coordinamento1. N9 Allo scopo di orientare e coordinare l’attività urbanistica da svolgere in determinate parti del territorio nazionale, il Ministero dei lavori pubblici ha facoltà di provvedere, su parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, alla compilazione di piani territoriali di coordinamento fissando il perimetro di |
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Art. 6 - Durata ed effetti dei piani territoriali di coordinamento1. Il piano territoriale di coordinamento ha vigore a tempo indeterminato e può essere variato con decreto presidenziale previa la osservanza della pr |
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CAPO III - PIANI REGOLATORI COMUNALI |
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Sezione I - Piani regolatori generali |
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Art. 7 - Contenuto del piano generale1. Il piano regolatore generale deve considerare la totalità del territorio comunale. 2. Esso deve indicare essenzialmente: |
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Art. 8 - Formazione del piano regolatore generale1. I Comuni hanno la facoltà di formare il piano regolatore generale del proprio territorio. La deliberazione con la quale il Consiglio comunale decide di procedere alla formazione del piano non è soggetta a speciale approvazione e diviene esecutiva in conformità dell’art. 3 della Legge 9 giugno 1947, n. 530; la spesa conseguente è obbligatoria. N19 2. La formazione del piano è obbligatoria per tutti i Comuni compresi in appositi elench |
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Art. 9 - Pubblicazione del progetto di piano generale. Osservazioni1. Il progetto di piano regolatore generale del Comune deve essere depositato nella Segreteria comunale per la durata di 30 giorni consecutivi, durante |
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Art. 10 - Approvazione del piano generale1. Il piano regolatore generale è approvato con decreto del Ministro per i Lavori Pubblici, sentito il parere del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici. N1 2. Con lo stesso decreto di approvazione possono essere apportate al piano, su parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e sentito il Comune le modifiche che non comportino sostanziali innovazioni, tali cioè da mutare le caratteristiche essenziali del piano stesso ed i criteri di impostazione, le modifiche conseguenti all’accoglimento di osservazioni presentate al piano ed accettate con deliberazione del Consiglio comunale, nonché quelle che siano riconosciute indispensabili per assicurare: |
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Art. 11 - Durata ed effetti del piano generale1. Il piano regolatore generale del Comune ha vigore a tempo indeterminato. 2. I proprietari |
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Art. 12 - Piani regolatori generali intercomunali1. Quando per le caratteristiche di sviluppo degli aggregati edilizi di due o più Comuni contermini si riconosca opportuno il coordinamento delle direttive riguardanti l’assetto urbanistico dei Comuni stessi, il Ministro per i lavori pubblici può, a richiesta di una delle Amministrazioni interess |
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Sezione II - Piani regolatori particolareggiati |
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Art. 13 - Contenuto dei piani particolareggiati1. Il piano regolatore generale è attuato a mezzo di piani particolareggiati di esecuzione nei quali devono essere indicate le reti stradali e i principali dati altimetrici di c |
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Art. 14 - Compilazione dei piani particolareggiati |
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Art. 15 - Pubblicazione dei piani particolareggiati - Opposizioni |
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Art. 16 - Approvazione dei piani particolareggiati1. I piani particolareggiati di esecuzione del piano regolatore generale sono approvati con decreto del provveditore regionale alle opere pubbliche, sentita la Sezione urbanistica regionale, entro 180 giorni dalla presentazione da parte dei Comuni. N40 2. Con decreto del Ministro per i lavori pubblici di concerto con i Ministri per l'interno e per la pubblica istruzione può essere disposto che l'approvazione dei piani particolareggiati di determinati Comuni avvenga con decreto del Ministro per i lavori pubblici, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici. Le determinazioni in tal caso sono assunte entro 180 giorni dalla presentazione del piano da parte dei Comuni. N40 |
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Art. 17 - Validità dei piani particolareggiati1. Decorso il termine stabilito per la esecuzione del piano particolareggiato questo diventa inefficace per la parte in cui non abbia avuto attuazione, rimanendo soltanto fermo a tempo indeterminato l'o |
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Sezione III - Norme per l’attuazione dei piani regolatori comunali |
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Art. 18 - Espropriabilità delle aree urbane1. In conseguenza dell' |
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Art. 19 - Diritto di prelazione degli ex proprietari sulle aree urbane espropriate |
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Art. 20 - Sistemazioni edilizie a carico dei privati. Procedura coattiva |
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Art. 21 - Attribuzione ai privati di aree già pubbliche1. Le aree che per effetto |
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Art. 22 - Rettifica di confini |
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Art. 23 - Comparti edificatori1. Indipendentemente dalla facoltà prevista dall'articolo precedente il Comune può procedere, in sede di approvazione del piano regolatore particolareggiato o successivamente nei modi che saranno stabiliti nel regolamento ma sempre entro il termine di durata del piano stesso, a |
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Art. 24 - Aree private destinate alla formazione di vie e piazze1. Per la formazione delle vie e piazze previste nel piano regolatore può essere fatto obbligo ai proprietari delle aree latistanti di cedere, a scomp |
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Art. 25 - Vincolo su aree sistemate a giardini privati1. Le aree libere sistemate a giardini privati adiacenti a fabbricati possono essere sottoposte al vincolo dell’inedificabilità anche per una superf |
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Art. 26 - Sospensione o demolizione di opere difformi dal piano regolatore |
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Art. 27 - Annullamento di autorizzazioni comunali |
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Art. 28 - Lottizzazione di aree1. Prima dell’approvazione del piano regolatore generale o del programma di fabbricazione di cui all’art. 34 della presente legge è vietato procedere alla lottizzazione dei terreni a scopo edilizio. N45 2. Nei Comuni forniti di programma di fabbricazione ed in quelli dotati di piano regolatore generale fino a quando non sia stato approvato il piano particolareggiato di esecuzione, la lottizzazione di terreno a scopo edilizio può essere autorizzata dal Comune previo nulla osta del provveditore regionale alle opere pubbliche, sentita la Sezione urbanistica, nonché la competente Soprintendenza. N45 3. L’autorizzazione di cui al comma precedente può essere rilasciata anche dai Comuni che hanno adottato il programma di fabbricazione o il piano regolatore generale, se entro dodici mesi dalla presentazione al Ministero dei lavori p |
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Art. 29 - Conformità delle costruzioni statali alle prescrizioni del piano regolatore comunale1. Compete al Ministero dei lavori pubblici accertare che le opere da eseguirsi da Amministrazioni statali non siano in contrasto con le prescrizioni d |
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Art. 30 - Approvazione del piano finanziario1. Il piano regolatore generale, agli effetti del primo comma dell’art. 18, ed i piani particolareggiati previsti dall’art. 13 sono corredati da un |
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CAPO IV - NORME REGOLATRICI DELL’ATTIVITÀ COSTRUTTIVA EDILIZIA |
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Art. 31 - Licenza di costruzione. Responsabilità comune del committente e dell'assuntore dei lavori |
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Art. 32 - Attribuzioni del sindaco per la vigilanza sulle costruzioni1. Il sindaco esercita la vigilanza sulle costruzioni che si eseguono nel territorio del Comune per assicurarne la rispondenza alle norme della presen |
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Art. 33 - Contenuto dei regolamenti edilizi comunali |
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Art. 34 - Programma di fabbricazione per i Comuni sprovvisti di piano regolatore1. I Comuni sprovvisti di piano regolatore dovranno includere nel proprio regolamento edilizio un programma di fabbricazione, con l’indicazione dei l |
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Art. 35 - Termine per uniformare i regolamenti edilizi comunali alle norme della presente legge1. I Comuni che hanno un regolamento edilizio sono tenuti ad uniformarlo alle disposizioni della presente legge entro sei mesi dalla sua entrata in vigore. 2. Qualora entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge, non sia |
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Art. 36 - Approvazione dei regolamenti edilizi comunali1. I regolamenti edilizi dei Comuni sono approvati con decreto del provveditore regionale alle opere pubbliche sentita la Sezione urbanistica regionale e la competente Soprintendenza entro il termine di 180 giorni dalla prese |
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TITOLO III - DETERMINAZIONE DELL’INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE |
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Art. 37 - Rinvio alla legge generale sulle espropriazioni per pubblica utilità1. Per le espropriazioni dipendenti dall’attuazione dei piani regolatori approvati in base alla presente legge la relativa indennità sarà determina |
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Art. 38 - Valutazione dell’indennità per le aree urbane espropriabili1. Per la determinazione dell’indennità di espropriazione delle aree di cui all’art. 18, non si terrà conto degli incrementi di valore attribuibi |
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Art. 39 - Lavori di miglioramento eseguiti dopo l’approvazione del piano particolareggiato1. Agli effetti della determinazione della indennità di espropriazione non si tiene conto degli aumenti di valore dipendenti da lavori eseguiti nell� |
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Art. 40 - Oneri e vincoli non indennizzabili |
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TITOLO IV - DISPOSIZIONI GENERALI E TRANSITORIE |
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Art. 41 - Sanzioni penali1. Salvo quanto stabilito dalle leggi sanitarie, per le contravvenzioni alle norme dei regolamenti locali di igiene, si applica: |
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Art. 41-bis |
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Art. 41-ter |
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Art. 41-quater |
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Art. 41-sexies |
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Art. 41-octies |
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Art. 42 - Validità dei piani regolatori precedentemente approvati1. Il termine assegnato per l’attuazione dei piani regolatori, approvati prima della data di entrata in vigore della presente legge, resta limitato a |
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Art. 43 - Servizi tecnici comunali o consorziali1. Entro un decennio dall’entrata in vigore della presente legge per i Comuni sprovvisti di personale tecnico, qualora se ne riconosca la necessità, |
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Art. 44 - Norme integrative e di esecuzione della legge1. Con decreti presidenziali, su proposta del Ministro per i lavori pubblici, di concerto coi Ministri interessati, saranno emanati, a termini degli ar |
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Art. 45 - Disposizioni finali1. N27 2. Sono abrogate tutte le altre disposizioni contrarie a quelle contenute nella presente legge o con essa incompatibili.
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