L’art. 54 del D. Leg.vo 36/2023, nello stabilire che le stazioni appaltanti, in deroga a quanto previsto dall’art. 110, D. Leg.vo 36/2023, prevedono negli atti di gara l’esclusione automatica delle offerte, consente l’esclusione automatica di un’offerta sospetta di anomalia solo se espressamente previsto nella lex specialis. (Nel caso di specie è stato accolto il ricorso contro il provvedimento di esclusione per anomalia dell’offerta, avendo il TAR ritenuto che la mancata previsione negli atti di gara dell’esclusione automatica delle offerte anomale, insieme alla mancata indicazione del metodo per l’individuazione delle stesse, non potesse essere sanata ex post dalla stazione appaltante).

Il RUP può esercitare un controllo di regolarità della procedura, ma non sostituire le proprie valutazioni rispetto a quelle della commissione di gara: in tal caso potrebbe soltanto chiedere chiarimenti e approfondimenti alla stessa commissione. E' fatto salvo il potere di intervento sostitutivo del RUP soltanto nel caso in cui la commissione abbia espresso una valutazione manifestamente illogica o palesemente erronea.

I residui del cantiere per la demolizione di un edificio vanno qualificati come rifiuti, non essendo riconducibili alla categoria dei sottoprodotti, i quali, ai sensi dell'art. 184, D. Leg.vo 152/2006, devono avere origine direttamente da un processo di produzione. Ed infatti la demolizione di un edificio, che può avvenire per motivi diversi, non è finalizzata alla produzione di alcunché, bensì all'eliminazione dell'edificio medesimo, né può assumere rilevanza il fatto che la demolizione sia finalizzata alla realizzazione di un nuovo edificio, che non può essere considerato il prodotto finale della demolizione, in quanto tale attività non costituisce il prodromo di una costruzione, che può essere effettuata anche indipendentemente da precedenti demolizioni.

Costituisce “atto interno” ostensibile ai sensi dell’art. 22, L. 241/1990 la tabella contenente il computo metrico estimativo posto a base della quantificazione dei costi contenuta nel capitolato d’appalto, ancorché tale tabella non sia ricompresa negli atti di indizione della procedura. Ed infatti l'atto interno di rilevazione del computo metrico estimativo rientra nella definizione di cui all’art. 22, L. 241/1990, comma 1, lett. d) secondo cui per “documento amministrativo” si intende ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale.