Sent. C. Stato 10/11/2004, n. 3523 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent. C. Stato 10/11/2004, n. 3523

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1. Edilizia ed urbanistica - Concessione edilizia - Autorimessa in legno - Concessione necessaria. 2. Edilizia ed urbanistica - Distanze - Tettoia destinata a parcheggio - Applicabilità art. 873 C.c.. 3. Edilizia ed urbanistica - Distanze - Pareti finestrate fronteggianti - Art. 9 D.M. 1968 n. 1444 - Interpretazione.

1. È necessaria la concessione edilizia, ai sensi dell'art. 17, c. 90 della L. 15 maggio 1997 n. 127, per la costruzione di una autorimessa consistente in un manufatto in legno delimitato da pareti laterali a graticcio. 2. Una tettoia di dimensioni tali da permettere il parcheggio di un'auto, anche se munita di pareti laterali a graticcio, deve essere considerata come una costruzione e per essa quindi vanno osservate le distanze legali ex art. 873 C.c. 3. La distanza stabilita dall'art. 9 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 deve essere osservata anche se la finestra si apre soltanto solo su una delle pareti che si fronteggiano, poiché la norma suddetta è finalizzata non a salvaguardare l'interesse privato alla riservatezza ma a fissare una idonea intercapedine fra edifici, nell'interesse pubblico.

Sulla distanza tra pareti finestrate e pareti di edificio antistante ved. Cass. 15 aprile 2004 n. 7148 R (Normativa valida per i Comuni ed anche per i proprietari frontisti); Cass. 26 gennaio 2004 n. 1321 R (La distanza prescritta dal D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 si riferisce alle sole vedute, con esclusione delle finestre lucifere); Cass. 10 gennaio 2003 n. 158 e Cass. 2 ottobre 2001 n. 13011 e Cass. 24 maggio 2000 n. 6812 (Il D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 che prescrive la distanza minima di 10 metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti non è immediatamente operante anche nei rapporti fra privati); Cass. 26 luglio 2002 n. 11013 e Cass. 7 marzo 2002 n. 3340 (Sulla applicazione dell'art. 9, comma 1, n.2 del D.M. 68/1444); C. Stato IV 12 luglio 2002 n. 3929 R [Le norme sulle distanze dei fabbricati stabilite dal D.M. 68/1444 sono inderogabili (e lo è in particolare il limite della distanza di 10 metri fra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti)]; Cass. 7 marzo 2002 n. 3340 R (Sull'applicazione dell'art. 9, c.2 D.M. 68/1444 nel rispetto del principio di prevenzione qualora il preveniente abbia realizzato una parete finestrata ad una distanza dal confine inferiore a 5 metri); Cass. 30 marzo 2001 n. 4715 R (La distanza minima di 10 m. ex art. 9 D.M. 68/1444 si riferisce a tutte le pareti finestrate e non solo a quella principale); Cass. 24 marzo 2001 n. 4313 R (Su art. 9 cit.); Cass. 26 gennaio 2001 n. 1108 (Sulla interpretazione della norma regionale che prescrive l'obbligo della distanza di 10 m. fra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, così come l'art. 9 del D.M. 68/1444); Csi 17 maggio 2000 n. 240 R (Anche la P.A. che rilascia la concessione edilizia deve verificare che sia rispettata la distanza minima assoluta di 10 m da pareti finestrate); Cass. 23 novembre 1999 n. 12975 R (È illegittima la costruzione di un manufatto finestrato distante meno di 10 m dal muro divisorio di un contiguo fabbricato, in una zona del p.r.g. in cui è applicabile l'art. 9 del D.M. 68/1444); Csi 13 ottobre 1999 n. 450 R (La norma dell'art. 9, comma 1, n.2 del D.M. 68/1444 sulla distanza minima di 10 m da pareti finestrate non si applica per analogia quando di fronte all'edificio in costruzione si trova un portico aperto); Cass. 3 agosto 1999 n. 8383 R (Sulla distanza minima di 10 m. tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, ex art. 9, c.2, D.M. 68/1444); Cass. 13 aprile 1999 n. 3624 e Cass. 11 giugno 1994 n. 5702 (Obbligo dei Comuni di adeguamento alla norma - immediatamente operante per i proprietari frontisti - del D.M. 68/1444 emanato in base all'art. 41 quinquies della L. urbanistica 17 agosto 1942 n. 1150, il cui art. 9, comma 1°, n. 2 stabilisce il distacco di 10 m. tra fabbricati con pareti finestrate); Cass. 9 marzo 1999 n. 1984 e Cass. 5 novembre 1992 n. 12001 (L'art. 9 del D.M. 68/1444 si applica anche nel caso di finestra solo su una parete); Csi 15 febbraio 1999 n. 25 R (Sulle pareti finestrate e nozione di veduta); Cass. 4 febbraio 1999 n. 982 R (Le pareti finestrate sono pareti munite di finestre qualificabili come vedute); Cass. 3 febbraio 1999 n. 879 R (La norma dell'art. 9 D.M. 68/1444 non è applicabile nei centri storici); Cass. 29 gennaio 1999 n. 811 R (Se un regolamento edilizio emanato successivamente al D.M. 68/1444 rinvia a tutte le disposizioni vigenti in materia, s'intende che queste includono l'art. 9 del detto decreto); Cass. 14 gennaio 1999 n. 314 R e Cass. 4 dicembre 1998 n. 12292 R (L'art. 9 del D.M. 68/1444 non è immediatamente operativo per i privati); Cass. 12 novembre 1998 n. 11404 R (La ratio della normativa sulle distanze fra pareti finestrate non è la tutela della privacy bensì il decoro e la sicurezza e di evitare intercapedini dannose fra pareti); Cass. 26 novembre 1996 n. 10497 R (Criteri di computo della distanza di 10 m. fra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, ex D.M. 68/1444, con esclusione di sporti meramente ornamentali); Cass. S.U. 1 luglio 1997 n. 5889 R e Cass. 11 febbraio 1997 n. 1256 e Cass. 21 febbraio 1994 n. 1645 R [Sul contrasto che esiste in giurisprudenza circa l'operatività dell'art. 9 del D.M. 68/1444 sulla distanza da pareti finestrate (se solo per i Comuni o anche per i privati)]; Cass. 29 aprile 1995 n. 4754 R (Ambito di operatività dell'art. 9 D.M. 2 aprile 1968); Cass. 29 ottobre 1994 n. 8944 R (Sulla inderogabilità delle norme sulle distanze fra pareti finestrate ed edifici antistanti, in sede di formazione e revisione di strumenti urbanistici); Cass. 7 giugno 1993 n. 6360 R; Csi 1° giugno 1993 n. 226 R (Limiti inderogabili alla distanza fra pareti finestrate anche nel caso di preesistente fabbricato abusivo); Cass. 6 maggio 1993 n. 5226 R (Per il computo della distanza minima di 10 m. fra pareti finestrate ex art. 9 D.M. 68/1444 bisogna tenere conto della scala esterna dell'edificio fronteggiante la parete finestrata).


(L. 15 maggio 1997 n. 127, art. 17 c. 90) R (Cod.civ. art. 873) (D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, art. 9) R

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