1. Al fine di garantire la conservazione dell'identità biologica del territorio e la biodiversità degli habitat e delle specie floristiche e faunistiche, l'Amministrazio
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211203312578593
Art. 2 ‐ (Definizione di prati stabili naturali)
1. Ai fini della presente legge per prati stabili naturali si intendono le formazioni appartenenti alle alleanze di vegetazione Phragmition communis, Magnocaricion elatae e Arrhenatherion elatioris, suddivise in tipologie in funzione della composizione floristica del cotico erbaceo, come indicato nell'Allegato A alla presente legge, nonché le formazioni erbacee di cui all'Allegato I della
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1. In deroga all'articolo 4, comma 1, lettera a), la struttura regionale competente in materia di ambienti naturali autorizza la riduzione della superficie dei prati stabili naturali di cui all'articolo 3, entro sessanta giorni dalla richiesta, compatibilmente con la disciplina comunitaria e nazionale in materia di conservazione della biodiversità, nei seguenti casi:
a) motivi di rilevante interesse pubblico, in mancanza di soluzioni alternative;
b) interventi riguardanti le formazioni erbacee che presentano la composizione floristica delle tipologie indicate come Arrenatereti (Arrhenatherion elatioris) nell'allegato A, punto B1).
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211203312578597
Art. 6 ‐ (Inventario dei prati stabili naturali)
1. Al fine di impostare una politica permanente di studio, conoscenza e salvaguardia dei prati stabili naturali e delle diverse specie floristiche, l'Amministrazione regionale codifica in una banca dati i prati stabili naturali di pianura e, sentiti gli Enti locali, realizza l'inventario dei prati stabili naturali che contiene le formazioni erbacee di cui all'articolo 3. Nell'inventario e nella banca dati sono riportate le informazioni di carattere biologico e territoriale, nonché i dati catastali riferiti ai singoli prati stabili. L'inventario riporta, altresì, le misure di tutela insistenti su ciascun prato stabile. N6
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211203312578598
Art. 6 bis ‐ (Aggiornamento straordinario dell'inventario dei prati stabili naturali)
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211203312578599
Art. 7 ‐ (Interventi di recupero e rinverdimento)
1. Negli interventi di recupero tramite rinverdimento di aree alterate dalla realizzazione
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1. Le zone individuate ai sensi dell'articolo 2 costituiscono aree prioritarie nella concessione di contributi erogati dall'Amministrazione regionale per la conservazione dei prati, anche in attuazione di programmi comunitari in materia di agricoltura.
2. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere un contributo forfetario annuo per le attività svol
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211203312578601
Art. 9 ‐ (Attività di sperimentazione, ricerca e promozionali)
1. Allo scopo di consentire, da parte di enti pubblici e privati, la realizzazione di interventi di rinverdimento mediante l'utilizzo di seme di prato stabile naturale, l'Amministrazione regionale, anche mediante l'ERSA, in collaborazione con i vivai gestiti dalla Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna, provvede all'approvvigionamento, alla raccolta e alla preparazione di semi di pr
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211203312578603
Art. 11 ‐ (Sanzioni e vigilanza)
1. Chiunque violi le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettere a), b), e c), è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 100 euro a 1.000 euro ogni 1.000 metri quadrati danneggiati o frazioni superiori ai 500 metri quadrati. La sanzione è applicata in misura pari al minimo edittale per violazioni che interessino superfici inferiori ai 1.000 metri quadrati. N13
2. Chiunque violi le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettere d) ed e), e comma 2, è soggetto alla sanzione amministrativa da 50 euro a 500 euro ogni 1.000 metri quadrati danneggiati. La sanz
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211203312578604
Art. 12 ‐ (Abrogazione di norme)
1. Sono abrogati i commi da 43 a 47 dell'
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211203312578605
Art. 13 ‐ (Norme finanziarie)
1. Per le finalità di cui all'articolo 6, comma 7, è autorizzata la spesa di 70.000 euro per l'anno
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211203312578606
Art. 14 ‐ (Comunicazione e notifica all'Unione europea)
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Elenco dei Comuni che ai sensi della presente legge estendono il proprio territorio entro la pianura limitatamente alle aree pianeggianti, come individuate nella tavola grafica 1.
AIELLO DEL FRIULI
AQUILEIA
ARBA
ARTEGNA
ATTIMIS
AVIANO
AZZANO DECIMO
BAGNARIA ARSA
BASILIANO
BERTIOLO
BICINICCO
BRUGNERA
BUDOIA
BUJA
BUTTRIO
CAMINO AL TAGLIAMENTO
CAMPOFORMIDO
CAMPOLONGO TAPOGLIANO
CANEVA
CAPRIVA DEL FRIULI
CARLINO
CASARSA DELLA DELIZIA
CASSACCO
CASTELNOVO DEL FRIULI
CASTIONS DI STRADA
CAVASSO NUOVO
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1. Modalità ammesse di concimazione dei prati stabili naturali (Riferito all’articolo 4)
Non è ammessa la concimazione con liquami di qualsiasi origine, con deiezioni palabili avicole o cunicole, con concimi chimici o ammendanti nonché con digestati.
Per i soli prati concimati (Direttiva 92/43/CEE, Allegato I, habitat 6510) delle tipologie indicate nell’allegato A come b1-arrenatereti e b2-poo-lolieti è ammessa la fertilizzazione con letame compostato bovino, equino e ovicaprino apportando, nel rispetto dell’equazione di bilancio di cui all’allegato B del “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati e del programma d’azione nelle zone vulnerabili da nitrati, in attuazione dell’articolo 20 della legge regionale 16/2008, dell’articolo 3, comma 28 della legge regionale 24/2009 e dell’articolo 19 della legge regionale 17/2006” emanato con decreto del Presidente della Regione 11 gennaio 2013, n. 3 e successive modificazioni, quantitativi annui non superiori a 170 q/ha di letame compostato di origine bovina, ovvero a 100 q/ha di letame compostato equino o a 85 q/ha di letame compostato ovicaprino (per letame compostato si intende deiezioni, con frazioni solida e liquida, bovine, ovicaprine, equine con lettiera che abbiano subito un processo di maturazione di almeno 1 anno, in cui non siano più in atto i processi fermentativi e che si presenti nella forma di terriccio al momento dello spargimento).
2. Modalità di esecuzione degli interventi compensativi (Riferito all’articolo 5)
Salvo diverso parere
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Formazione specialistica su attività, incombenze e responsabilità del Direttore dei Lavori (DL) e delle altre figure tecniche di supporto. Disamina e approfondimenti dell'attività del Direttore dell'Esecuzione (DEC) negli appalti di servizi e forniture. Programma aggiornato al Nuovo Codice Appalti
Disamina della stesura del capitolato per l’affidamento del servizio di gestione rifiuti in conformità ai nuovi CAM rifiuti approvati con DM del 23 giugno 2022
Analisi della normativa di riferimento, con particolare focus sulla valorizzazione, ricognizione ed alienazione del patrimonio immobiliare pubblico, delle responsabilità di tipo contabile ed erariale dei soggetti coinvolti secondo gli indirizzi forniti dalla Corte dei Conti
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I fondamenti degli edifici passivi - Le regole progettuali - Gli strumenti per la progettazione - Esempi di edifici rigenerativi - Check-list per il progettista
Sorgenti inquinanti e fattori di rischio per la salute - Scelte progettuali per la mitigazione delle criticità sanitarie - Valutazione dell’edificio nel suo contesto di prossimità - Criteri e strategie per il progetto di riuso e recupero edilizio - Intervento edilizio e rigenerazione dell’ambiente costruito - Relazioni tra l’edificio, il territorio e il paesaggio - Criteri ambientali minimi per l’interno, l’edificio ed il territorio
Serie COSTRUIRE SOSTENIBILE
Direttore scientifico: Alessandro Rogora
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