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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
L. R. Friuli Venezia Giulia 12/12/2019, n. 22
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Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- L.R. 10/05/2024, n. 3
- L.R. 28/12/2023, n. 15
- L.R. 27/10/2023, n. 14
- L.R. 28/12/2022, n. 21
- L.R. 05/08/2022, n. 13
- L.R. 29/12/2021, n. 23
- L.R. 02/11/2021, n. 16
- L.R. 30/12/2020, n. 25
- L.R. 06/11/2020, n. 22
- L.R. 29/06/2020, n. 13
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TITOLO I - OGGETTO E FINALITÀ |
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Art. 1 - (Oggetto)1. Ai sensi dell'articolo 5, primo comma, punto n. 16, dello Statuto speciale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1), la presente legge definisce le norme in materia di pianificazione e programmazione sanitaria e sociosanitaria del Servizio sanitario region |
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Art. 2 - (Finalità)1. La presente legge, in coerenza con le finalità di cui alla legge regionale 17 dicembre 2018, n. 27 (Assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale), e per la più ampia valorizzazione dei sistemi integrati di assistenza alla persona, persegue, in particolare: a) la valorizzazione della centralità della persona, del ruolo della famiglia e della rete di supporto familiare; b) l'orientamento del Servizio sanitario regionale al governo della domanda ispirato all'appropriatezza, alla sicurez |
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TITOLO II - LIVELLI DI ASSISTENZA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE |
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Capo I - Sistema salute |
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Art. 3 - (Il modello assistenziale)1. Il Servizio sanitario regionale orienta il suo modello assistenziale al perseguimento delle finalità enunciate all'articolo 2. 2. A tale scopo il Servizio sanitario regionale attiva modalità organizzative innovative di presa in carico, basate sulla |
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Art. 4 - (Integrazione e assistenza sociosanitaria)1. Il sistema regionale dei servizi sanitari e quello dei servizi sociali concorrono congiuntamente, in forma strutturata, a garantire la risposta appropriata ai bisogni complessi di salute della persona, con superamento del modello di interazione basato sull'esercizio separato delle proprie competenze nell'ambito delle rispettive organizzazioni, nel riconoscimento dell'integrazione sociosanitaria quale formula organizzativa di produzione unitaria di salute e benessere. 2. Ai sensi di quanto disposto dall' articolo 3 septies del decreto legislativo 502/1992 e in coerenza con la disciplina statale in materia di livelli essenziali di assistenz |
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Art. 5 - (Presa in carico integrata)1. Alle persone con bisogni complessi individuate dall'articolo 4, comma 3, è garantita la presa in carico integrata da parte dei servizi sanitari e sociali competenti. 2. Le pratiche di presa |
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Art. 6 - (Accesso all'assistenza sociosanitaria)1. L'accesso unitario alla rete dei servizi sociosanitari è organizzato mediante integrazione strutturale o funzionale dei servizi sanitari con quelli |
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Art. 7 - (Valutazione multidimensionale dei bisogni)1. Il bisogno terapeutico, riabilitativo e assistenziale della persona è valutato in tutte le sue dimensioni, sotto il profilo clinico, funzionale e sociale, con esplora |
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Art. 8 - (Progetto personalizzato)1. La valutazione dei bisogni, effettuata secondo quanto disposto dall'articolo 7, guida l'elaborazione del progetto personalizzato, nella considerazione prioritaria, oltre che delle cure terapeutiche, anche delle possibilità di domiciliarità e abitare inclusivo, apprendimento, espressività |
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Art. 9 - (Budget personale di progetto e budget di salute)1. La realizzazione del progetto personalizzato della persona con bisogno complesso è sostenuta da apposito budget integrato, denominato budget personale di progetto, che è costituito dal concorso di risorse economiche e di risorse prestazionali rese da tutte le componenti coinvolte, ivi comp |
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Art. 10 - (Partenariato pubblico con enti del Terzo settore)1. Ferma restando la titolarità pubblica della presa in carico integrata, l'organizzazione e la gestione dei servizi e degli interventi entro i percorsi assistenziali integrati è aperta a forme di partenariato pubblico con enti del Terzo settore, sulla base di specifiche progettualità elaborate dagli enti del Servizio sanitario regionale in rapporto di collaborazione con il Servizio sociale dei Comuni territorialmente competente e con gli altri soggetti pubblici e gli enti del Terzo settore coinvolti. 2. Per l'innovaz |
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Art. 11 - (Promozione dell'innovazione)1. Nell'ambito dei principi e delle disposizioni del presente capo, il modello di politica sociosanitaria della Regione è informato all'innovazione continu |
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Art. 12 - (Aziende pubbliche di servizi alla persona)1. Nelle more della trasformazione delle aziende pubbliche di servizi alla persona di cui alla legge regionale 11 dicembre 2003, n. 19 (Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza nella Regione Friuli Venezia Giulia), in centri di servi |
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Art. 13 - (Sistema di finanziamento per l'integrazione e l'assistenza sociosanitaria)1. Il sistema regionale di finanziamento per l'integrazione e l'assistenza sociosanitaria è basato su principi di equità, perequazione e solidarietà territoriale ed è orientato alla responsabilizzazione finanziaria ed economica dei livelli istituzionali e non istituzionali coinvolti, in termini di apporto e contribuzione alla produzione di salute e benessere quale bene comune. |
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Art. 14 - (Disposizioni per l'attuazione dell'assistenza sociosanitaria)1. Ferma restando l'applicazione degli atti già adottati per area di bisogno in linea con i principi e le disposizioni del presente capo, per assicurare uniformità di disciplina, in particolare per le aree carenti, con deliberazione della Giunta regionale, previa informazione alla Commissione consiliare competente, in relazione a quanto stabilito all'articolo 4, comma 5, sono stabilite linee guida in relazione a: |
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Capo II - Assistenza distrettuale |
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Art. 15 - (Funzioni dell'assistenza distrettuale)1. Fermo restando quanto stabilito dall' articolo 6 della legge regionale 27/2018, il livello dell'assistenza distrettuale assicura, ai sensi degli articoli 3-quater e 3-quinquies del decreto legislativo 502/1992, le attività di cui all'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017. 2. Le attività di cui al comma 1 sono garantite attraverso le strutture aziendali, ai sensi dell' articolo 9 del |
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Art. 16 - (Organizzazione dell'assistenza medica primaria)1. Nell'ambito dell'assistenza sanitaria di base di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, l'assistenza medica primaria, a regime, è assicurata dai medici di medicina generale (MMG) di assistenza primaria e di continuità assistenziale, nonché dai pediatri di libera scelta che vi concorrono per la fascia d'età di competenza, mediante rappor |
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Art. 17 - (Dipartimento delle dipendenze e della salute mentale)1. Il Dipartimento delle dipendenze e della salute mentale (DDSM) è costituito da strutture aziendali, ai sensi dell' articolo 9 della legge regionale 27/2018, individuate da ciascun ente del Servizio sanitario regionale nel relativo atto aziendale, che si fanno carico, partecipando in relazione alle proprie peculiarità, della domanda di assistenza alla persona con dipen |
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Art. 18 - (Sedi distrettuali)1. Fermo restando quanto previsto dall' articolo 6 della legge regionale 27/2018, nell'ambito di quanto stabilito dall'articolo 15 e in coerenza alla pianificazione e alla programmazione regionali, gli atti aziendali indicano le funzioni e le attività che sono assicurate nel territorio dei comuni sedi di presidio ospedaliero e, in particolare, dei seguenti comuni di sede distrettuale: |
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Art. 19 - (Cure domiciliari)1. Il Servizio sanitario regionale, nell'ambito delle attività, dei servizi e delle prestazioni erogabili a livello di assistenza distrettuale, assicura percorsi assistenziali a domicilio consistenti in un insieme organizzato di trattamenti al fine di stabilizzare il quadro clinico della persona, promuovere l'autonomia e il recupero funzionale |
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Art. 20 - (Strutture di assistenza intermedia)1. Le strutture di assistenza intermedia svolgono una funzione intermedia tra l'assistenza ospedaliera, riservata alle patologie acute e complesse, e i servizi erogati in sede di assistenza sociosanitaria domiciliare e di assistenza specialistica ambulatoriale. 2. Le strutture di cui al comma 1, destinate alla persona che, pur avendo superato la fase acuta, necessita di assistenza o monitoraggio continui e non rientra in condizioni per il trattamento ambulatoriale o domiciliare, assicurano: a) riabilitazione estensiva dopo un episodio di ricovero in ospedale per acuti; b) riabilitazione finalizzata a prevenire, ritardare e ridurre le conseguenze di esiti debilitanti, per la quale è necessario un progetto individuale; c) trattamento di patologie acute di norma gestibili a domicilio, per casi in cui non è possibile mantenere la persona al proprio domicili |
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Art. 21 - (Farmacie convenzionate)1. Nell'ambito dell'assistenza distrettuale il Servizio sanitario regionale garantisce attività, servizi e prestazioni ai sensi dell'articolo 8 del de |
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Art. 22 - (Governo della presa in carico)1. Presso gli enti del Servizio sanitario regionale è assicurata la funzione di centrale operativa quale strumento per il governo della presa in carico e della continuità assistenziale. 2. La centrale operativa di cui al comma 1 assicura, in particolare: |
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Capo III - Prevenzione collettiva e sanità pubblica |
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Art. 23 - (Dipartimento di prevenzione)1. Le attività, i servizi e le prestazioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica sono assicurati attraverso il Dipartimento di prevenzione ai sensi degli articoli 7-bis, 7-ter e 7-quater del decreto legislativo 502/1992 e sono specificati, anc |
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Art. 24 - (Promozione della salute)1. La Regione, attraverso gli enti del Servizio sanitario regionale, diffonde la cultura della promozione della salute e promuove reti e collaborazioni che coinvolgano tutti i settori sanitari e non sanitari nei processi che consentono alle pe |
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Art. 25 - (Sanità e benessere animale)1. La Regione persegue il miglioramento delle attività assicurate dai servizi veterinari pubblici regionali favorendo azioni coordinate per l'uniformi |
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Capo IV - Assistenza ospedaliera |
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Art. 26 - (Strutture ospedaliere)1. Il livello dell'assistenza ospedaliera assicura, ai sensi del decreto legislativo 502/1992, le attività di cui all'articolo 36 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017. 2. Le attività di cui al comma 1 sono garantite attraverso le strutture aziendali, ai sensi dell' articolo 9 della legge regionale 27/2018, individuate da ciascun ente del Servizio sanitario regionale nel relativo atto aziendale. 3. Le attività di cui al comma 1, anche in considerazione dei relativi fabbisogni e standard di assistenza, ivi compresi i posti letto, da articolarsi nelle singole unità operative, sono specificate con deliberazione della Giunta regionale. 4. Sino all'approvazione della deliberazione di cui al comma 3 l'assistenza è garant |
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Art. 27 - (Presidi ospedalieri di base)1. I presidi ospedalieri di base di cui all'articolo 26, comma 8, lettera a), sono: |
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Art. 28 - (Presidi ospedalieri di I e II livello)1. I presidi ospedalieri di cui all'articolo 26, comma 8, lettera b) e lettera c), sono: |
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Art. 29 - (Presidi ospedalieri specializzati)1. I presidi ospedalieri specializzati di cui all'articolo 26, comma 8, lettera d), assicurano l'assistenza ospedaliera relativamente a peculiari specialità e sono: a) Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico "Burlo Garofolo" di Trieste, specializzato nell'area materno infantile; b) Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico "Centro di riferimento oncologico" di Aviano, specializzato n |
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Capo V - Reti per l'assistenza |
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Art. 31 - (Organizzazione nelle reti per l'assistenza)1. In relazione a quanto disposto all'articolo 30 e dall' articolo 10, comma 3, dell |
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Art. 32 - (Il sistema di emergenza urgenza territoriale)1. La funzione di emergenza urgenza territoriale è assicurata dalle aziende sanitarie di cui all'articolo 3, comma 1, lettere b), c) e d), della legge regionale 27/2018. 2. Al fine di garantire l'omogeneità negli |
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Art. 33 - (Carenza medica)1. In attuazione alla normativa statale relativa alla carenza dei medici specialisti, la Regione attua una politica tesa al miglioramento continuo del sistema sanitario, anche attraverso la definizione dei fabbisogni formativi delle professioni sanitarie e dei medici specialisti quanto più coerente con i piani di fabbisogno di personale, anche nell'ottica di realizzare un'efficiente allocazione delle risorse umane. 2. Gli enti d |
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Art. 34 - (Soggetti erogatori privati accreditati)1. I soggetti erogatori privati accreditati concorrono alla definizione della rete di assistenza pubblica assicurando funzioni complementari o integrative per il Servizio sanitario regionale sulla base degli accordi contrattuali di cui all' articolo 8-quinquies del decreto legislativo 502/1992. 2. Gli accordi contrattuali di c |
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Capo VI - Reti di collaborazione |
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Art. 35 - (Ruolo delle università e degli enti scientifici)1. La Regione e le Università degli studi di Trieste e di Udine collaborano per garantire un miglioramento continuo nelle forme di assistenza alla popolazione e, a tal fine, individuano obiettivi e risorse per: a) formazione di base, specialistica e continua p |
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Art. 36 - (Cooperazione transfrontaliera sanitaria e sociosanitaria)1. La Regione incentiva, attraverso gli enti del Servizio sanitario regionale, lo sviluppo della cooperazione transfrontaliera in ambito sanitario e so |
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Art. 37 - (Centro di formazione per l'assistenza sanitaria)1. Per il mantenimento costante di una formazione aggiornata e per orientare il Servizio sanitario regionale verso un processo continuo di sviluppo della qualità formativa quale leva per il miglioramento dell'assistenza, la formazione specifica in medicina generale di cui al titolo IV del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 (Attuazione della direttiva 93/16/CE in mate |
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Art. 38 - (Valorizzazione del personale)1. La Regione definisce gli indirizzi per la formazione, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle risorse umane, per migliorare la professionalità a beneficio della qualità e dell'eccellenza dei servizi assistenziali assicurati sul territorio regionale. 2. In relazione a quanto stabilito al comma 1 e nell'ambito di quanto previsto all'articolo 4, comma 4, lettera c), punto 3), della legge regionale 27/2018, le iniziative di formazione e valorizzazione garantiscono l'acquisizione e lo sviluppo di competenze per i diversi livelli di assistenza e per le relative aree di attività, anche favorendo percorsi fo |
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TITOLO III - SANITÀ DIGITALE E SVILUPPO TECNOLOGICO |
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Art. 39 - (Informatizzazione del Servizio sanitario regionale)1. Nell'ambito di quanto previsto dalla legge regionale 14 luglio 2011, n. 9 (Disciplina del sistema informativo integrato regionale del Friuli Venezia Giulia), e dall' articolo 4 della legge regionale 27/2018 la Regione, per il tramite della Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità, con il supporto all'Azienda regionale di coordinamento per |
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Art. 40 - (Tecnologie sanitarie)1. Ai fini di garantire condizioni di sicurezza e ammodernamento tecnologico e organizzativo del Servizio sanitario regionale, per l'erogazione dei livelli essenzial |
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TITOLO IV - PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SOCIOSANITARIA |
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Capo I - Processo di pianificazione e programmazione |
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Art. 41 - (Pianificazione regionale)1. L'attività di pianificazione regionale sanitaria e sociosanitaria definisce gli obiettivi strategici nel lungo periodo. |
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Art. 42 - (Soggetti della pianificazione)1. L'attività di pianificazione è svolta dalla Regione. 2. Partecipano all'attività di pianificazione, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, gli |
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Art. 43 - (Strumenti della pianificazione dell'organo di governo)1. Gli strumenti della pianificazione regionale sanitaria e sociosanitaria, anche in considerazione dei Patti per la salute tra Stato e Regioni, sono: |
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Art. 44 - (Programmazione)1. L'attività di programmazione definisce gli obiettivi e le attività per la realizzazione degli obiettivi strategici individuati dalla Regione in se |
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Art. 45 - (Soggetti della programmazione)1. L'attività di programmazione è svolta dalla Regione, dagli enti del Servizio sanitario regionale e dagli enti locali. |
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Art. 46 - (Partecipazione degli enti locali all'attività di pianificazione e programmazione)1. Gli enti locali partecipano all'attività di pianificazione e programmazione in campo sanitario e sociosanitario attraverso: a) il Consiglio delle autonomie locali ai sensi dell' |
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Art. 49 - (Piani regionali settoriali e progetti obiettivo)1. In relazione alle attività di pianificazione dei settori sanitario e sociosanitario, i piani regionali settoriali e i progetti obiettivo sono atti |
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Art. 50 - (Linee annuali per la gestione del Servizio sanitario regionale)1. La Giunta regionale approva entro il 30 settembre le linee annuali per la gestione del Servizio sanitario regionale con le quali vengono individuati |
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Art. 51 - (Piano triennale e di sviluppo strategico e organizzativo aziendale)1. Il processo di programmazione triennale a livello aziendale è volto a definire obiettivi strategici, politiche gestionali e linee di sviluppo organ |
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Art. 52 - (Approvazione e consolidamento degli atti di programmazione)1. La proposta del piano attuativo degli enti del Servizio sanitario regionale, predisposta ai sensi degli articoli 32 e 41 della legge regionale 26/2015, entro il 31 ottobre è approvata dal direttore generale e con immediatezza trasmessa, ove necessario in relazione ai relativi ambiti di competenza, alla Conferenza dei sindaci o al Consiglio de |
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Art. 53 - (Funzioni di Governance)1. L'Azienda regionale di coordinamento per la salute fornisce agli enti del Servizio sanitario regionale indicazioni operative e contabili ai fini di cui all'articolo 52, comma 4. 2. Le attività di negoziazione di cui all'articolo 52 sono curate |
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Art. 54 - (Atto aziendale)1. Ai fini dell'approvazione, entro il 30 aprile 2020, della deliberazione della Giunta regionale di cui dall'articolo 15, comma 6, per l'assistenza distrettuale, di cui all'articolo 17, comma 6, per l'assistenza alla persona con dipendenze e con disturbi mentali, di cui all'articolo 23, comma 1, per la prevenzione collettiva e sanità pubblica, e di cui all'articolo 26, comma 3, e all'articolo 29, comma 2, per l'assistenza ospedaliera, e in relazione all'approvazione dei relativi atti aziendali, gli enti del Servizio sanitario regionale, entro il 29 |
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Art. 55 - (Approvazione e consolidamento degli atti di controllo annuale)1. Per l'approvazione e il consolidamento degli atti di controllo annuale degli enti del Servizio sanitario regionale si applicano, in quanto compatibi |
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Capo II - Modifiche al capo IV della legge regionale 26/2015 |
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Art. 56 - Art. 62 Omissis
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TITOLO V - STRUTTURE PER L'EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI |
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Art. 63 - (Autorizzazione delle strutture sanitarie e sociosanitarie)1. L'autorizzazione alla realizzazione delle strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private, è rilasciata dal Comune in cui ha sede la struttura, nell'esercizio delle proprie competenze in materia edilizia ai sensi della normativa vigente. 2. Il Comune, nell'esercizio delle sue competenze, acquisisce dalla Regione, Direzione centrale competente in materia, il preventivo parere di compatibilità del progetto con il complessivo fabbisogno regionale e con l |
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Art. 64 - (Accreditamento di strutture sanitarie e sociosanitarie)1. L'accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private è rilasciato dalla Regione, Direzione centrale competente in materia, subordinatamente alla verifica positiva dell'attività svolta e dei risultati raggiunti, nonché della conformità ai requisiti adottati in coerenza con la vigente normativa di riferimento. |
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Art. 65 - (Accordi contrattuali)1. Gli accordi contrattuali regionali con le organizzazioni rappresentative delle strutture private e gli accordi aziendali con le strutture accreditate sono definiti in coerenza con la programmazione regionale, che determina il fabbisogno e le risorse sulla base di requisiti e valutazioni di comparazione della qualità e dei costi. 2. Gli enti del Servizio sanitario regionale territorialmente competenti, sulla base d |
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Art. 66 - (Controlli sulle prestazioni erogate)1. Ai fini dell'appropriatezza e della qualità delle prestazioni, con deliberazione della Giunta regionale sono stabiliti i criteri e le modalità di controllo delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie erogate sia dalle strutt |
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Art. 67 - (Sanzioni amministrative)1. Ferma restando la responsabilità penale e le sanzioni amministrative per l’inosservanza di altre norme statali o regionali, la violazione delle disposizioni in materia di autorizzazione relativa all’esercizio delle attività sanitarie e sociosanitarie è punita con le sanzioni amministrative di seguito determinate. 2. L’esercizio dell’attività sanitaria e sociosanitaria in assenza dell’autorizzazione, nonché l’erogazione delle prestazioni per le quali non è stata ottenuta la prescritta autorizzazione comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 euro a 20.000 euro. Si considera senza autorizzazione anche l’attività esercitata durante il periodo di sospensione dell’attività. 3. L’inosservanza di uno o più |
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TITOLO VI - FINANZIAMENTO DEGLI ENTI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE |
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Art. 68 - (Finanziamento degli enti del Servizio sanitario regionale)1. Il finanziamento del Servizio sanitario regionale è stabilito in relazione ai tre fondamentali livelli essenziali di assistenza di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 sulla base di criteri o percentuali rideterminabili annualmente con le linee per la gestione di cui all'articolo 50, al fine di perseguire progressivamente la convergenza tra costi e fabbisogni standard, in condizioni di efficienza e appropriatezza, coerentemente alla programmazione regionale. |
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TITOLO VII - DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI |
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Art. 69 - (Norma finanziaria)1. Per le finalità di cui agli articoli 12, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 26 e 65, si provvede a valere sullo stanziamento della Missione n. 13 (Tutela della salute) - Programma n. 1 (Servizio sanitario regionale -finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA) - Titolo n. 1 (Spese correnti) dello stato di previsione della spesa del bilancio per gli anni 2019-2021. 2. Per le finalità di cui all'articolo 35, comma 1, lettera a), si provvede a valere sullo stanziamento della Missione n. 13 (Tutel |
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Art. 70 - (Clausola valutativa)1. Il Consiglio regionale controlla l'attuazione della presente legge e valuta i risultati ottenuti. A tal fine la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale una relazione annuale che descrive lo stato di attuazione degli adempimenti previsti. 2. In particolare, entro il 31 dicembre 2020 e successivamente entro il 30 giugno |
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Art. 71 - Omissis
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Art. 72 - (Disposizioni transitorie)1. Il commissario unico dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste e dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 "Bassa Friulana-Isontina" e il commissario unico dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine e dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 3 "Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli", nominati ai sensi dell' articolo 12 della legge regionale 27/2018, ai fini di cui agli articoli 32 e |
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Art. 73 - (Norma di rinvio)1. Per quanto non disposto dalla presente legge, si applicano il decr |
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Art. 74 - (Entrata in vigore)1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione. |
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