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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Piemonte: in arrivo una nuova legge per riqualificare i vecchi edifici
Il Progetto di Legge n. 301 del 2018 “Misure per il riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana”, presentato il 05/06/2018 e approvato in aula il 25/09/2018, dedica particolare attenzione alla ristrutturazione degli immobili compromessi o in stato di abbandono mediante interventi che mirano a favorire la sostenibilità ambientale e il miglioramento del tessuto urbano.
Dalla data di entrata in vigore della legge, di cui si attende ora la pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale, è prevista l’abrogazione delle seguenti disposizioni:
- L.R. Piemonte 21/1998 sul recupero a fini abitativi di sottotetti;
- L.R. Piemonte 9/2003 sul recupero funzionale dei rustici;
- il capo I e l' articolo 14 della L.R. Piemonte 20/2009, c.d. Piano Casa.
Le nuove norme saranno applicabili in caso di edifici obsoleti, compromessi, di scarsa qualità architettonica, non sicuri dal punto di vista sismico o non sostenibili sotto il profilo energetico.
Tra le principali novità:
- la cancellazione degli oneri di urbanizzazione per le operazioni che non comportano aumento del carico urbanistico;
- il superamento delle operazioni in deroga previste dal cosiddetto Piano Casa;
- la previsione di premialità legate alla riduzione delle superfici impermeabilizzate alla demolizione selettiva dei manufatti edilizi e all’utilizzo di manufatti o materiali da costruzione derivati da materie prime secondarie provenienti dal riciclo;
- il riconoscimento all’imprenditore del maggior costo derivante da interventi edilizi che comportano azioni di bonifica, attribuendo un ulteriore premio di cubatura.
Prendono, dunque, il via operazioni di recupero di rustici e sottotetti e di demolizione di edifici agricoli abbandonati, la cui cubatura sarà spendibile in altre aree urbanizzate.
Il provvedimento favorisce l'uso di materiali costruttivi provenienti dal riciclo e introduce il principio della “decostruzione” di edifici localizzati in area agricola, con la finalità di riqualificare dal punto di vista ambientale e paesaggistico le aree extraurbane, ridurre la dispersione dell’edificato, favorire la rilocalizzazione nel tessuto edilizio urbano di parte delle superfici demolite.
L’assessore regionale all’Urbanistica e all’Ambiente Valmaggia definisce la legge “una risposta innovativa per favorire il riutilizzo dell'edificato esistente riducendo il consumo di suolo. Rispetto alla normativa precedente, il Piemonte si è dotato di una disciplina senza il carattere della deroga allo strumento urbanistico e senza limitazioni temporali, con l'obiettivo di rinnovare parti di territorio urbanizzato, costituito da un patrimonio degradato e obsoleto, di scarsa qualità architettonica e privo dei criteri funzionali, di sostenibilità energetica e di sicurezza sismica. Le operazioni si estenderanno a tutte le tipologie costruttive, passando da un sistema che analizzava la sola istanza del privato a una programmazione di portata comunale degli interventi, organica e pianificata”. “Abbiamo quindi” evidenzia Valmaggia “un sostanziale cambiamento di prospettiva: si passa da un principio di deroga riservato ai singoli interventi dei privati all'elaborazione di strumenti comunali sistematici che hanno impatto sull'intero tessuto urbano. L'obiettivo è coniugare le esigenze di ripresa del settore delle costruzioni alle più cogenti necessità di attenzione all'ambiente, alla sicurezza degli edifici, alla riqualificazione del territorio e al decoro urbano, di cui necessitano soprattutto le periferie”.