Fondi per la progettazione dei Comuni nelle zone a rischio sismico | Bollettino di Legislazione Tecnica
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04/12/2017

Fondi per la progettazione dei Comuni nelle zone a rischio sismico

La legge di conversione del D.L. 148/2017 (c.d. “collegato fiscale” alla Legge di bilancio 2018) - approvata definitivamente il 30/11/2017 ed in attesa di essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale - estende i contributi già previsti per i Comuni compresi nelle zone a maggior rischio sismico, per le spese di progettazione definitiva ed esecutiva di interventi di messa in sicurezza sismica e di prevenzione del dissesto idrogeologico. Priorità a miglioramento e adeguamento antisismico degli immobili pubblici costruiti con calcestruzzo prima del 1971 o in muratura portante.

AMPLIAMENTO FONDI E COMUNI INTERESSATI - I contributi in oggetto - previsti dall’art. 41-bis del D.L. 50/2017 - sono in particolare estesi anche ai Comuni situati nelle zone a rischio sismico 2 (in precedenza erano limitati ai Comuni in zone a rischio sismico 1) e sono incrementati, con riferimento al biennio 2018-2019, dai precedenti 35 a 55 milioni di Euro.

SCADENZE E CONTENUTI DELLE DOMANDE DA PARTE DEI COMUNI (DAL 2018) - Ferma restando la disciplina prevista per l’annualità 2017, a partire da quella 2018 Comuni presentano al Ministero dell’interno le richieste di contributo, contenenti le informazioni riferite alla tipologia dell’opera e al Codice unico di progetto (CUP), entro il termine perentorio del 15 giugno per ciascuno degli anni 2018 e 2019. La richiesta deve contenere le informazioni riferite al livello progettuale per il quale si chiede il contributo e il Codice unico di progetto (CUP) valido dell’opera che si intende realizzare.
Inoltre, per le richieste presentate a partire dal 2018:
a) la richiesta deve contenere le informazioni necessarie per permettere il monitoraggio complessivo degli interventi di miglioramento e adeguamento antisismico di immobili pubblici e di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, in caso di contributo per la relativa progettazione;
b) ciascun comune può inviare fino ad un massimo di tre richieste di contributo per la stessa annualità;
c) la progettazione deve riferirsi, nell'ambito della pianificazione comunale, a un intervento compreso negli strumenti programmatori del medesimo comune o in altro strumento di programmazione.

PRIORITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI (DAL 2018) - Ferma restando anche in questo caso la disciplina prevista per l’annualità 2017, a partire da quella 2018 l’ammontare del contributo attribuito a ciascun Comune è determinato tenendo conto delle seguenti priorità:
a) progettazione per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici costruiti con calcestruzzo prima del 1971 o in muratura portante. In tal caso il finanziamento riguarda anche le spese di verifica della vulnerabilità sismica, da effettuare contestualmente alla progettazione;
b) progettazione per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici sulla base di verifica della vulnerabilità sismica già effettuata;
c) progettazione per interventi di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

AMMONTARE DEL CONTRIBUTO - Si prevede infine che per gli anni 2018 e 2019, il contributo in questione non possa essere superiore all'importo della progettazione individuato ai sensi del D.M. 17/06/2016, ai fini della determinazione dei corrispettivi per l’affidamento di servizi tecnici.

Dalla redazione