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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D.L. 20/02/2017, n. 14
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Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- D.L. 15/09/2023, n. 123 (L. 13/11/2023, n. 159)
- L. 29/12/2022, n. 197
- D. Leg.vo 10/10/2022, n. 149
- D.L. 21/10/2020, n. 130 (L. 18/12/2020, n. 173)
- D.L. 16/07/2020, n. 76 (L. 11/09/2020, n. 120)
- D.L. 14/06/2019, n. 53 (L. 08/08/2019, n. 77)
- D.L. 04/10/2018, n. 113 (L. 01/12/2018, n. 132)
- L. 18/04/2017, n. 48, riportate in corsivo, in vigore dal 22/04/2017
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Premessa
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
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Capo I - Collaborazione interistituzionale per la promozione della sicurezza integrata e della sicurezza urbana |
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Sezione I - Sicurezza integrata |
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Art. 1. - Oggetto e definizione1. La presente Sezione disciplina, anche in attuazione dell'articolo 118, terzo comma, della Costituzione, modalità e strumenti di coordinamento |
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Art. 2. - Linee generali per la promozione della sicurezza integrata1. Ferme restando le competenze esclusive dello Stato in materia di ordine pubblico e sicurezza, le linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata sono adottate, su proposta del Ministro dell'interno, con accordo sancito in sede di Conferenza Unificata e sono rivolte, prioritariamente, a coordinare, per lo svolgimento di attiv |
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Art. 3. - Strumenti di competenza dello Stato, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano1. In attuazione delle linee generali di cui all'articolo 2, lo Stato e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano possono concludere specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata, anche diretti a disciplinare gli interventi a sostegno della formazione |
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Sezione II - Sicurezza urbana |
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Art. 4. - Definizione1. Ai fini del presente decreto, si intende per sicurezza urbana il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città |
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Art. 5. - Patti per l'attuazione della sicurezza urbana1. In coerenza con le linee generali di cui all'articolo 2, con appositi patti sottoscritti tra il prefetto ed il sindaco, nel rispetto di linee guida adottate, su proposta del Ministro dell'interno, con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali, possono essere individuati, in relazione alla specificità dei contesti, interventi per la sicurezza urbana, tenuto conto anche delle esigenze delle aree rurali confinanti con il territorio urbano. 2. I patti per la sicurezza urbana di cui al comma 1 perseguono, prioritariamente, i seguenti obiettivi: a) prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimità, in particolare a vantaggio delle zone maggiormente interessate da fenomeni di degrado |
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Art. 6. - Comitato metropolitano1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 20 della legge 1° aprile 1981, |
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Art. 7. - Ulteriori strumenti e obiettivi per l'attuazione di iniziative congiunte1. Nell'ambito degli accordi di cui all’ articolo 3 e dei patti di cui all'articolo 5, possono essere individuati specifici obiettivi per l'incremento dei servizi di controllo del territorio e per la sua valorizzazione. Alla realizzazione degli obiettivi di cui al primo periodo possono concorrere, sotto il profilo del sostegno strumentale, finanziario e logistico, ai sensi dell'articolo 6-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, enti pubblici, anche non economici, e soggetti privati, ferma restando la finalità pubblica dell'intervento. 1-bis. Al fine di conseguire una maggiore diffusione delle iniziative di sicurezza urbana nel territorio, nonché per ulteriori finalità di interesse pubblico, gli accordi e i patti di cui al comma 1 possono riguardare progetti proposti da enti gestori di edilizia residenziale ovvero da amministratori di condomíni, da imprese, anche individuali, dotate di almeno dieci impianti, da associazio |
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Art. 8. - Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 2671. Al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 50: 1. al comma 5, dopo il primo periodo, è aggiunto il seguente: «Le medesime ordinanze sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale, in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio |
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Capo II - Disposizioni a tutela della sicurezza delle città e del decoro urbano |
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Art. 9. - Misure a tutela del decoro di particolari luoghi1. Fatto salvo quanto previsto dalla vigente normativa a tutela delle aree interne delle infrastrutture, fisse e mobili, ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, e delle relative pertinenze, chiunque ponga in essere condotte che impediscono l'accessibilità e la fruizione delle predette infrastrutture, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi ivi previsti, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 100 a euro 300. Contestualmente all'accertamento della condotta illecita, al trasgressore viene ordinato, nelle forme e con le modalità di cui |
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Art. 10. - Divieto di accesso1. L'ordine di allontanamento di cui all'articolo 9, comma 1, secondo periodo e comma 2, è rivolto per iscritto dall'organo accertatore, individuato ai sensi dell'articolo 13 della legge 24 novembre 1981, n. 689. In esso sono riportate le motivazioni sulla base delle quali è stato adottato ed è specificato che ne cessa l'efficacia trascorse quarantotto ore dall'accertamento del fatto e che la sua violazione è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria applicata ai sensi dell'articolo 9, comma 1, aumentata del doppio. Copia del provvedimento è trasmessa con immediatezza al questore competente per territorio con contestuale segnalazione ai competenti servizi socio-sanitari, ove ne ricorrano le condizioni. 2. Nei casi di reiterazione delle condotte di cui all'articolo 9, commi 1 e 2, il questore, qualora dalla condotta tenuta possa derivare pericolo per la sicurezza, può disporre, con provvedimento motivato, per un periodo non superiore a dodici mesi, il divieto di accesso ad una |
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Art. 11. - Disposizioni in materia di occupazioni arbitrarie di immobili1. Il prefetto, acquisito il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in seduta allargata ai rappresentanti della regione, emana, ai sen si dell’articolo 13 della legge 1° aprile 1981, n. 121, direttive per la prevenzione delle occupazioni arbitrarie di immobili. N5 2. Quando è richiesto l’intervento della Forza pubblica per l’esecuzione di un provvedimento di rilascio di immobili occupati arbitrariamente da cui può derivare pericolo di turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’autorità o l’organo che vi provvede ne dà comunicazione al prefetto. N5 3. N7 Il prefetto, ricevuta la comunicazione di cui al comma 2, convoca il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ai fini dell’emanazione delle direttive concernenti il concorso delle diverse componenti della Forza pubblica nell’esecuzione del provvedimento, estendendo la partecipazione ai rappresentanti della regione. Il prefetto comunica tempestivamente all’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento di rilascio l’intervenuta esecuzione dello stesso. N5 |
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Art. 12. - Disposizioni in materia di pubblici esercizi1. Nei casi di reiterata inosservanza delle ordinanze emanate, nella stessa materia, ai sensi dell'articolo |
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Art. 13. - Ulteriori misure di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti all'interno o in prossimità di locali pubblici o aperti al pubblico e di pubblici esercizi1. Nei confronti delle persone che abbiano riportato una o più denunzie o siano state condannate anche con sentenza non definitiva nel corso degli ultimi tre anni per i delitti di cui all’articolo 73 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, per fatti commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di scuole, plessi scolastici, sedi universitarie, locali pubblici o aperti al pubblico, ovvero in uno dei pubblici esercizi di cui all’articolo 5 della legge 25 agosto 1991, n. 287, il Questore, valutati gli elementi derivanti dai provvedimenti dell’Autorità giudiziaria e sulla base degli accertamenti di polizia, può disporre, per ragioni di sicurezza, il divieto di accesso agli stessi loc |
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Art. 13-bis - Disposizioni per la prevenzione di disordini negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico trattenimento1. Fuori dei casi di cui all’articolo 13, nei confronti delle persone denunciate, negli ultimi tre anni, per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico trattenimento ovvero nelle immediate vicinanze degli stessi, o per delitti non colposi contro la persona o il patrimonio ovvero aggravati ai sensi dell’articolo 604-ter del codice penale oppure per i reati di cui all’articolo 4 della legge 18 aprile 1975, n. 110, o per i reati di cui agli |
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Art. 14. - Numero Unico Europeo 1121. Per le attività connesse al numero unico europeo 112 e alle relative centrali operative realizzate in ambito regionale secondo le modalità definite con i protocolli d'intesa adottati ai sensi dell'articolo 75-bi |
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Art. 15. - Integrazione della disciplina sulle misure di prevenzione personali1. Al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, sono apportate le seguenti modificazioni: |
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Art. 16. - Modifica all'articolo 639 del codice penale1. All'articolo 639 del codice penale, dopo il quarto comma � |
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Art. 17. - Clausola di neutralità finanziaria1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. |
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Art. 18. - Entrata in vigore1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per l |
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