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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Piemonte 12/12/2011, n. 4-3084
Deliberaz. G.R. Piemonte 12/12/2011, n. 4-3084
Deliberaz. G.R. Piemonte 12/12/2011, n. 4-3084
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Con le modifiche introdotte dalla Deliberaz. G.R. del 03/02/2012 n.7-3340
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[Premessa]Premesso che: - con ordinanza n. 3519 del 28 aprile 2006 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato i criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone, nonché la mappa di pericolosità sismica di riferimento a scala nazionale; - con decreto del Ministero delle Infrastrutture 14 gennaio 2008 (Nuove norme tecniche per le costruzioni-N.T.C.) sono state approvate le nuove norme tecniche per le costruzioni che definiscono i principi generali per il progetto, l’esecuzione ed il collaudo delle costruzioni e forniscono i criteri generali di sicurezza a tutela della pubblica incolumità; le predette norme tecniche sono entrate in vigore a partire dal 1 luglio 2009 e si applicano indistintamente a tutte le costruzioni, indipendentemente dalla zona di classificazione sismica in cui sono realizzate; - con D.G.R. n. 11-13058 del 19 gennaio 2010 si è provveduto all’aggiornamento ed all’adeguamento dell’elenco delle zone sismiche in virtù di quanto disposto con l’O.P.C.M. 3519/2006 e sulla base della proposta di classificazione conseguente ai risultati dello studio affidato al Politecnico di Torino - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica in collaborazione con il Centro di Competenza Eucentre di Pavia; - la medesima deliberazione, preso atto dell’applicazione delle N.T.C. su tutto il territorio regionale e sulla base della considerazione che il profilo tecnico della sicurezza delle costruzioni è da ciò garantito, individua le procedure di deposito e controllo applicabili nelle diverse zone sismiche, sia in ambito edilizio che in ambito urbanistic |
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ALLEGATO - PROCEDURE DI GESTIONE E CONTROLLO DELLE ATTIVITÀ URBANISTICO - EDILIZIE AI FINI DELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO |
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1. Individuazione delle zone sismiche su base comunale |
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1.1. Zona sismica 3SComprende 44 comuni, di cui 2 in provincia di Cuneo, 40 in provincia di Torino e 2 in provincia del V |
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PROVINCIA DI TORINO1. Angrogna 2. Bibiana 3. Bobbio Pellice 4. Bricherasio 5. Campiglione-Fenile 6. Cantalupa 7. Coazze 8. Cumiana |
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PROVINCIA DI CUNEO1. Bagnolo Piemonte |
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PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA1. Baceno |
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1.2. Zona sismica 3Comprende 365 comuni, di cui 115 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Asti, 133 in provinci |
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PROVINCIA DI ALESSANDRIA1. Acqui Terme 2. Albera Ligure 3. ALESSANDRIA 4. Alice Bel Colle 5. Alluvioni Cambio’ 6. Alzano Scrivia 7. Arquata Scrivia 8. Avolasca 9. Basaluzzo 10. Belforte Monferrato 11. Berzano di Tortona 12. Borghetto di Borbera 13. Borgoratto Alessandrino 14. Bosco Marengo 15. Bosio 16. Brignano Frascata 17. Cabella Ligure 18. Cantalupo Ligure 19. Capriata d’Orba 20. Carbonara Scrivia 21. Carezzano |
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PROVINCIA DI ASTI1. Maranzana |
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PROVINCIA DI CUNEO1. Acceglio 2. Aisone 3. Alto 4. Argentera 5. Bagnasco 6. Barge 7. Battifollo 8. Beinette 9. Bellino 10. Bernezzo 11. Borgo San Dalmazzo 12. Boves 13. Briga Alta 14. Brondello 15. Brossasco 16. Busca 17. Canosio 18. Caprauna 19. Caraglio 20. Caramagna Piemonte 21. Carde’ 22. Cartignano 23. Casalgrasso 24. Casteldelfino 25. Castellar 26. Castelletto Stura 27. Castelmagno |
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PROVINCIA DI TORINO1. Airasca 2. Ala di Stura 3. Almese 4. Alpignano 5. Avigliana 6. Balme 7. Bardonecchia 8. Borgone di Susa 9. Bruino 10. Bruzolo 11. Buriasco 12. Bussoleno 13. Buttigliera Alta 14. Cantoira 15. Caprie 16. Caselette 17. Castagnole Piemonte |
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PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA1. Antrona Schieranco 2. Bannio Anzino 3. Beura-Cardezza 4. Bognanco 5. Calasca-Castiglione |
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PROVINCIA DI VERCELLI1. Alagna Valsesia |
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1.3. Zona sismica 4Comprende i 797 comuni rimanenti, di cui 75 in provincia di Alessandria, 115 in provincia di Asti, 82 |
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PROVINCIA DI ALESSANDRIA1. Alfiano Natta 2. Altavilla Monferrato 3. Balzola 4. Bassignana 5. Bergamasco 6. Bistagno 7. Borgo San Martino 8. Bozzole 9. Camagna Monferrato 10. Camino 11. Carentino 12. Cartosio 13. Casale Monferrato 14. Castelletto D’erro 15. Castelletto Merli |
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PROVINCIA DI ASTI1. Agliano 2. Albugnano 3. Antignano 4. Aramengo 5. Asti 6. Azzano D’asti 7. Baldichieri D’asti 8. Belveglio 9. Berzano Di San Pietro 10. Bruno 11. Bubbio 12. Buttigliera D’asti 13. Calamandrana 14. Calliano 15. Calosso 16. Camerano Casasco 17. Canelli 18. Cantarana 19. Capriglio 20. Casorzo 21. Cassinasco 22. Castagnole Delle Lanze 23. Castagnole Monferrato |
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PROVINCIA DI BIELLA1. Ailoche 2. Andorno Micca 3. Benna 4. Biella 5. Bioglio 6. Borriana 7. Brusnengo 8. Callabiana 9. Camandona 10. Camburzano 11. Campiglia Cervo 12. Candelo 13. Caprile 14. Casapinta 15. Castelletto Cervo 16. Cavaglià |
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PROVINCIA DI CUNEO1. Alba 2. Albaretto Della Torre 3. Arguello 4. Baldissero D’alba 5. Barbaresco 6. Barolo 7. Bastia Mondovi’ 8. Belvedere Langhe 9. Bene Vagienna 10. Benevello 11. Bergolo 12. Bonvicino 13. Borgomale 14. Bosia 15. Bossolasco 16. Bra 17. Briaglia 18. Camerana 19. Camo 20. Canale 21. Carru’ 22. Castagnito 23. Castelletto Uzzone |
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PROVINCIA DI NOVARA1. Agrate Conturbia 2. Ameno 3. Armeno 4. Arona 5. Barengo 6. Bellinzago Novarese 7. Biandrate 8. Boca 9. Bogogno 10. Bolzano Novarese 11. Borgolavezzaro 12. Borgomanero 13. Borgo Ticino 14. Briga Novarese 15. Briona 16. Caltignaga 17. Cameri 18. Carpignano Sesia |
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PROVINCIA DI TORINO1. Aglie’ 2. Albiano D’ivrea 3 Alice Superiore 4. Alpette 5. Andezeno 6. Andrate 7. Arignano 8. Azeglio 9. Bairo 10. Balangero 11. Baldissero Canavese 12. Baldissero Torinese 13. Balme 14. Banchette 15. Barbania 16. Barone Canavese 17. Beinasco 18. Bollengo 19. Borgaro Torinese 20. Borgiallo 21. Borgofranco D’ivrea 22. Borgomasino 23. Bosconero 24. Brandizzo 25. Brosso 26. Brusasco 27. Burolo 28. Busano 29. Cafasse 30. Caluso 31. Cambiano 32. Candia Canavese 33. Candiolo 34. Canischio 35. Caravino 36. Carema 37. Carignano 38. Carmagnola 39. Casalborgone 40. Cascinette D&r |
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PROVINCIA DI VERBANIA1. Anzola D’ossola 2. Arizzano 3. Arola 4. Aurano 5. Baveno 6. Bee 7. Belgirate 8. Brovello-Carpugnino 9. Cambiasca |
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PROVINCIA DI VERCELLI1. Albano Vercellese 2. Alice Castello 3. Arborio 4. Asigliano Vercellese 5. Balmuccia 6. Balocco 7. Bianze’ 8. Boccioleto 9. Borgo D’ale 10. Borgosesia 11. Borgo Vercelli 12. Breia 13. Buronzo 14. Campertogno 15. Carcoforo |
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1.4. Comuni inseriti nella Zona 3 per effetto della D.G.R. n. 11 - 13058 del 19.1.2010I Comuni inseriti nella Zona 3 per effetto della D.G.R. n. 11 - 13058 del 19.1.2010 cui si applicano |
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PROVINCIA DI ALESSANDRIA1. Acqui Terme 2. ALESSANDRIA 3. Alice Bel Colle 4. Alluvioni Cambio’ 5. Alzano Scrivia 6. Basaluzzo 7. Belforte Monferrato 8. Berzano di Tortona 9. Borgoratto Alessandrino 10. Bosco Marengo 11. Capriata d’Orba 12. Carbonara Scrivia |
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PROVINCIA DI ASTI1. Maranzana |
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PROVINCIA DI CUNEO1. Bagnasco 2. Battifollo 3. Beinette 4. Brondello 5. Brossasco 6. Busca 7. Caramagna Piemonte 8. Carde’ 9. Casalgrasso 10. Castellar 11. Castelletto Stura 12. Castelnuovo di Ceva 13. Cavallerleone 14. Cavallermaggiore 15. Centallo |
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PROVINCIA DI TORINO1. Airasca 2. Ala di Stura 3. Alpignano 4. Balme 5. Bruino 6. Cantoira 7. Caselette 8. Castagnole Piemonte |
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PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA1. Bannio Anzino |
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PROVINCIA DI VERCELLI1. Alagna Valsesia |
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Classificazione sismica su base comunale[T=1] |
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2. Le procedure di gestione e controllo delle attività edilizie ai fini della prevenzione del rischio sismico |
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2.1. PremesseAl fine di assicurare il rispetto delle prescrizioni dettate per le costruzioni in zone sismiche, su tutto il territorio regionale ogni costruzione, riparazione e sopraelevazione di consistenza strutturale è sottoposta all’obbligo di denuncia prima dell’inizio dei lavori ai sensi dell’art. 93 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) e s.m.i.. La denuncia rappresenta, di per sé, un adempimento obbligatorio su tutto il territorio piemontese, indipendentemente dalla zona sismica. La realizzazione di opere sottoposte agli obblighi di cui all’art. 93 del D.P.R. 380/2001 in mancanza della denuncia costituisce, infatti, violazione di legge passibile delle sanzioni previste dall&rsq |
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2.2. Il modello di denuncia e la documentazionePer tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia e sull’intero territorio regionale, la denuncia è redatta ai sensi dell’art. 93 del D.P.R. 380/2001 sul Modello 1, compilato in ogni sua parte con una copia in regola con l’imposta di bollo. La denuncia e i relativi allegati sono presentati in due copie quando la competenza appartiene all’Ufficio comunale o in tre copie quando è demandata ad un Ufficio regionale. In relazione alla natura e alla tipologia dell’opera o dell’intervento, alla denuncia è allegata la documentazione indicata dal modello stesso, ovvero: 1. Copia della documentazione allegata al titolo abilitativo ed in particolare: - lo stralcio planimetrico del P.R.G. con l’individuazione della costruzione; |
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2.3. Modalità di presentazione della denunciaAlla presentazione della denuncia, l’Ufficio competente ne accerta la ricevibilità e verifica la formale completezza della documentazione allegata. Ove l’Ufficio riscontri carenze della denuncia o incompletezza della documenta |
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2.4. Adempimenti successivi alla presentazione della denunciaPer tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia ai sensi dell’articolo 93 del D.P.R. 380/2001 o a denuncia e autorizzazione ai sensi dell’articolo 94 del D.P.R. 380/2001 l’inizio dei lavori è comunicato all’Ufficio competente entro sette giorni dall’avvio degli ste |
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2.5. ControlliLe denunce delle opere e degli interventi, ivi comprese quelle relative alle varianti sostanziali, ove previsto sono sottoposte trimestralmente a controllo a campione. Il controllo si effettua sul contenuto della denuncia e sul merito della documentazione presentata e si estende alla costruzione in corso d’opera, in relazione alla zona sismica interessata e alla tipologia degli interventi. La misura del campione e la natura delle opere da sottoporre a controllo sono stabilite in relazione alla zona sismica. Per ciascuna zona sono individuati inoltre i diversi soggetti competenti alla realizzazione dei controlli. L’Ufficio regionale competente, individuato nella Direzione Regionale Opere pubbliche, difesa del suolo, economia mon |
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3. L’applicazione delle procedure in materia di prevenzione del rischio sismico per l’attività edilizia nelle diverse Zone sismiche |
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3.1. Zona sismica 3S |
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3.1.2. Ufficio competente alla ricezione delle denunce, al rilascio delle autorizzazioni e all’esecuzione dei controlli a campioneL’ufficio regionale competente alla ricezione delle denunce, al rilascio delle autorizzazioni e |
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3.1.3. Opere e interventi sottoposti a denuncia ed autorizzazione preventiva (artt. 93 e 94 D.P.R. 380/2001): modalità di rilascio dell’autorizzazioneAlla presentazione della denuncia delle opere di cui al punto 3.1.1. lettera a), l’Ufficio regionale ne accerta la ricevibilità e verifica la formale completezza della documentazione allegata. Ove l’Ufficio riscontri carenze della denuncia o incompletezza della documenta |
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3.1.4. Controlli a campioneNell’ambito dei comuni compresi nella Zona sismica 3S sono soggette a controllo a campione tutt |
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3.2. Zona sismica 3 |
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3.2.2.Uffici competenti alla ricezione delle denunceNei comuni compresi nella Zona sismica 3, l’ufficio competente alla ricezione delle denunce si differenzia in base alla tipologia dell’opera o dell’intervento. Per le opere e gli interventi di cui al punto 3.2.1. lettera a), numero 1 la denuncia è presentata in tre copie all’Ufficio regionale competente, così individuato: |
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3.2.3.Controlli a campioneNell’ambito dei comuni compresi nella Zona sismica 3 sono soggette a controllo a campione: 1. le denunce di opere e interventi di cui al punto 3.2.1. letter |
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3.3. Zona sismica 4 |
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3.3.1.Tipologie di opere e interventiNell’ambito dei Comuni compresi nella Zona sismica 4, sono sottoposte rispettivamente a: |
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3.3.2.Uffici competenti alla ricezione delle denunceNei Comuni compresi nella Zona sismica 4, l’ufficio competente alla ricezione delle denunce si differenzia in base alla tipologia dell’opera o dell’intervento. Per le opere e gli interventi di cui al punto 3.3.1., lettera a), la denuncia è presentata in tre copie all’Ufficio regionale competente, così individuato: - per le opere e gli interventi nella provincia di Alessandria, presso la Direzione Regionale |
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3.3.3. Controlli a campioneNell’ambito dei Comuni compresi nella Zona sismica 4 sono soggette a controllo a campione le denunce delle opere e degli interventi di cui |
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3.4. Prima applicazione delle procedurePer le costruzioni i cui progetti delle strutture sono stati depositati dopo l’11.03.2010 o per le opere pubbliche di cui sia stata avviata la progettazione definitiva od esecutiva, dopo lo stesso 11.03.2010 (data di pubblicazione della DGR n. 28-13422 dell’1.03.2010) |
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4. Le procedure in materia di prevenzione del rischio sismico per l’attività urbanistica |
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4.1. PremesseAl fine di assicurare il rispetto delle prescrizioni in materia di prevenzione del rischio sismico e di graduare i livelli di tutela, sono sottoposti a parere preventivo ai sensi dell’art. 89 del D.P.R. 380/2001 in relazione alla diversa zona sismica: |
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4.2. Modalità e procedure per il rilascio del parere preventivoNei casi previsti, per gli Strumenti Urbanistici Generali, nonché per le rispettive varianti generali e strutturali, il parere è richiesto e acquisito solo sul progetto preliminare, prima dell’adozione. Il parere deve in ogni caso essere conseguito preventivamente anche in caso di varianti a Strumenti Urbanistici già adottati o approvati. In caso di modifiche sostanziali allo Strumento Urbanistico Generale già adottato, il parere deve essere richiesto per le parti modificate, prima della nuova adozione. Per gli Strumenti Urbanistici Esecutivi, il parere &egrav |
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5. L’applicazione delle procedure in materia di prevenzione del rischio sismico per l’attività urbanistica nelle diverse Zone sismiche |
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5.1. Zona sismica 3S |
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5.1.1. Strumenti Urbanistici sottoposti a parere preventivoNell’ambito dei comuni compresi nella Zona sismica 3S sono sottoposti a parere preventivo ai se |
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5.1.2. Uffici regionali competenti alla ricezione delle richieste e al rilascio del parereLa richiesta dell’Ente interessato è rivolta all’Ufficio regionale competente, individuato come |
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5.1.3. Prima applicazione delle procedureI comuni dotati di Strumenti Urbanistici Generali già adottati in via preliminare o definitiva |
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5.2. Zona sismica 3 |
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5.2.1. Strumenti Urbanistici sottoposti a parere preventivoNell’ambito dei comuni compresi nella Zona sismica 3 sono sottoposti a parere preventivo ai sen |
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5.2.2. Uffici regionali competenti alla ricezione delle richieste e al rilascio del parereLa richiesta dell’Ente interessato è rivolta all’Ufficio regionale competente, individuato come segue: |
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5.2.3 Prima applicazione delle procedureI comuni già compresi nell’ambito della Zona sismica 3 per effetto della D.G.R. n. 61-11017 del 17.11.2003 dotati di Strumenti Urbanistici Generali già adottati in via preliminare o definitiva, ovvero approvati alla data di entrata in vigore delle procedure ed i cui elaborati siano stati redatti secondo gli standard fissati dai criteri tecnici regionali per gli aspetti geologici (vedi nota 2) e sismici previgenti, in sede di predisposizione di nuove varianti generali e strutturali verificano la coerenza degli studi geologi |
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5.3. Zona sismica 4Per i comuni compresi nella Zona sismica 4 non è previsto l’obbligo del parere preventiv |
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Allegato 1 - Definizione edifici ed opere infrastrutturali strategiche e rilevanti |
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1. Edifici ed opere infrastrutturali strategicheTipologie di edifici e di opere infrastrutturali di interesse strategico di competenza regionale, la |
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1.1 EdificiEdifici in tutto o in parte ospitanti funzioni di comando, supervisione e controllo, sale operative, strutture ed impianti di trasmissione, banche dati, strutture di supporto logistico per il personale operativo (alloggiamenti e vettovagliamento), strutture adibite all’attività logistica di supporto alle operazioni di protezione civile (stoccaggio, movimentazione, trasporto), strutture per l’assistenza e l’informazione alla popolazione, strutture e presidi ospedalieri, il cui utilizzo abbia luogo da parte dei seguenti soggetti istituzionali: |
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1.2 Opere infrastrutturalia. Opere d’arte annesse a spazi pubblici soggetti ad affollamento e vie di comunicazione (strade, ferrovie, ecc.) regionali, provinciali e comunali, limitatamente a quelle strategiche individuate nei piani di protezione civile o in altre disposizioni per la gestione dell’emergenza; |
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2. Edifici ed opere infrastrutturali rilevanti |
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2.1 EdificiEdifici pubblici regionali, provinciali e comunali o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell’ambito dei quali possono essere presenti comunità di dimensioni significative, nonché edifici e strutture aperti al pubblico suscettibili di grande affollamento, il cui collasso può comportare gravi conseguenze in termini di perdite di vite umane: |
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2.2 Opere Infrastrutturalia. Stazioni non di competenza statale per il trasporto pubblico, suscettibili di grande affollamento; |
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3. Altre opere e interventiOpere e interventi di limitata importanza strutturale relativi agli edifici di cui ai numeri 1.1, 1.2 |
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Allegato 2 - Definizione di opere ed interventi di limitata importanza strutturale |
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1. Nuove costruzionia. Tettoie aventi altezza ≤ 3 m e superficie coperta ≤ 20 mq. b. Pensiline, con aggetto ≤ 1.50 m, aventi superficie coperta ≤ 5 mq; c. Pergolati di altezza ≤ 3 m; d. Serre, con copertura e chiusure in teli di plastica, policarbonato o altri materiali leggeri, adibite esclusivamente a coltivazioni; |
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2. Interventi su costruzioni esistentia. Realizzazione di vano nei solai o nella copertura senza modifica della falda, senza interessare le strutture principali e senza alterazione del comportamento strutturale, per una superficie ≤ 4.50 mq; b. Realizzazione di controsoffitti aventi peso proprio ≤ 0,25 kN/mq ancorati alle strutture principali della costruzione; |
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Allegato 3 - Principali criticità rilevabili dall’esame dei progetti e sulle costruzioni |
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1. Controllo sul progettoIl controllo sul progetto tende ad accertare la corretta applicazione delle Norme Tecniche vigenti ed |
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1.1 Errata procedura di calcolo per:1.1 assenza di dati fondamentali di INPUT o dati INPUT errati; 1.2 assenza dati OUTPUT; 1.3 ipotesi errata di calcolo; |
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1.2 Errata soluzione progettuale per:2.1 uso di materiali non conformi alla normativa; 2.2 assenza di giunti tecnici o giunti non conformi; 2.3 collegamenti strutturali non efficaci o poco efficaci, o inesistenti; |
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1.3 Documentazione grafica e tecnica insufficiente per:3.1 mancanza di particolari costruttivi significativi ai fini della definizione delle soluzioni strutturali adottate; |
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1.4 Esposizione poco chiara del progettoNel caso di esposizione poco chiara del progetto sarà convocato il progettista e chiunque sia |
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2. Controllo sulla costruzioneIl controllo sulla costruzione tende ad accertare, nel corso dell’esecuzione dei lavori, il ris |
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2.1 Verifica dell’esistenza degli elementi sismo-resistentiL’omissione degli elementi sismo-resistenti di progetto investe direttamente la resistenza sism |
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2.5 Verifica degli schemi statici eseguitiQualora in sede esecutiva non vengano realizzati gli schemi statici ipotizzati in progetto, quest&rsq |
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Allegato 4 - Modulistica |
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Modello 1 - Denuncia lavori di costruzione in zona sismica |
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Modello 2 - Denuncia di variante lavori di costruzione in zona sismica |
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Modello 3 - Relazione illustrativa |
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Modello 4 - Certificato d’inizio lavori |
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Modello 5 - Certificato di fine lavori |
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Modello 6 - Relazione a struttura ultimata |
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Modello 7 - Nomina del collaudatore e dichiarazione di accettazione |
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Modello 8 - Dichiarazione di fattibilità strutturale |
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Modello 9 - Elenco delle denunce presentate |
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Modello 10 - Intervento/costruzione in corso d’opera |
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Modello 11 - Scheda riepilogativa per gli Strumenti Urbanistici Esecutivi |
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