Sent.C. Cass. 22/04/1999, n. 3991 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent.C. Cass. 22/04/1999, n. 3991

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1. Opere pubbliche Danni a terzi Situazione di pericolo occulto Responsabilità P.A. Suo obbligo di osservanza Principio del neminem laedere.
1. La Pubblica Amministrazione incontra, nell'esercizio del suo potere discrezionale anche nella vigilanza e controllo dei beni demaniali, limiti derivanti dalle norme di legge e di regolamento, nonché dalle norme tecniche, e da quelle di comune prudenza e diligenza, ed, in particolare, dalla norma primaria e fondamentale del neminem laedere, in applicazione della quale essa è tenuta a far sì che il bene demaniale non presenti per l'utente una situazione di pericolo occulto, cioè non visibile e non prevedibile. (Nella fattispecie, la S.C., in applicazione di tale principio, ha confermato la decisione del giudice di merito, che aveva condannato una amministrazione provinciale, per non avere apprestato specifici segnali idonei a richiamare l'attenzione degli utenti della strada, al risarcimento dei danni cagionati ad un soggetto che, a bordo della propria autovettura, era stato, del tutto incolpevolmente, investito da un daino, il quale aveva attraversato all'improvviso l'arteria provinciale nella zona di un Centro Sperimentale di Protezione Selvatica, gestito dalla suddetta amministrazione).

1a. (RCT.3-2) - Sulla situazione di pericolo occulto (cd. insidia o trabocchetto) stradale e sui diritti dell'utente danneggiato, ai sensi dell'art. 2043 Cod. civ., ved. Cass. 4 dicembre 1998 n. 12314R (Conf. a Cass. 17 marzo 1998 n. 2850R), 12 novembre 1998 n. 11455R (Potere discrezionale della P.A. in ordine alla esecuzione e manutenzione di opere pubbliche, in osservanza della norma del neminem laedere evitando sempre la situazione di pericolo occulto per l'utente), 7 ottobre 1998 n. 9915R (Responsabilità P.A. per l'insidia per gli utenti della strada, costituita dal difettoso funzionamento di un semaforo), 16 giugno 1998 n. 5989R e 17 marzo 1998 n. 2850R (Perché una irregolarità della strada - nella specie per protuberanze provocate da radici di piante - costituisca insidia o trabocchetto occorre l'oggettiva invisibilità e la soggettiva imprevedibilità del pericolo). Ved. anche Cass. 12 novembre 1997 n. 11162R [La P.A. è responsabile ai sensi non dell'art 2051 Cod. civ. (danni arrecati da cose in custodia) ma dell'art 2043 Cod. civ. (norma ordinaria e fondamentale del neminem laedere) in applicazione di tale norma essa è tenuta a far sì che l'opera pubblica non presenti per l'utente una situazione di pericolo occulto evidenziata dal carattere oggettivo della non visibilità e da quello soggettivo della non prevedibilità del pericolo] e 25 giugno 1997 n 5670 (Nella specie, il giudice di merito aveva ritenuto che il precetto del neminem laedere non potesse ritenersi violato per effetto della temporanea asportazione, da parte dell'ente pubblico, di un «guard - rail» originariamente posto a protezione di una curva sovrastante una scarpata, in presenza di un doppio segnale di pericolo, indicanti la sopravvenienza della curva a stretto raggio e la sdrucciolosità del fondo stradale in caso di neve o pioggia. La S.C., in applicazione del suindicato principio di diritto, ha confermato la decisione).
(Cod. civ. artt. 823 e 2043)

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