L. R. Friuli Venezia Giulia 04/04/2013, n. 4

1. La Regione, in attuazione dell’

1. In attuazione, in particolare, del principio 8 “Promuovere l’aggiornamento delle competenze nelle PMI e ogni forma di innovazione” dello SBA, e dei principi 3.3.2 “Ai

1. Al fine di favorire il potenziamento e la qualificazione delle PMI del Friuli Venezia Giulia e di rafforzarne la competitività sui mercati, la Regione promuove le seguenti azioni:

a) la semplificazione del contesto normativo di riferimento, la rimodulazione degli oneri amministrativi e burocratici, da definire anche attraverso la consultazione con le associazioni di cui all’articolo 4;

1. La Regione valorizza il metodo della consultazione nella definizione delle politiche di promozione dello sviluppo delle PMI finalizzata a facilitarne l’accesso

1. Ai fini dell’applicazione della presente legge e della relativa normativa di attuazione, si intende per:

a) PMI: le imprese che soddisfano i requisiti di cui all’allegato I al regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione, in base alla raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003, relativa alla definizione di microimpresa, piccola e media impresa (PMI), recepita con decreto del Presidente della Regione 29 dicembre 2005, n. 463 (Regolamento recante “Indicazioni e aggiornamento della definizione di microimpresa piccola e media impresa ai sensi dell’articolo 38, comma 3 della legge regionale 7/2000”);

b) manager a tempo: soggetto di dimostrata ed elevata qualificazione che opera, anche a

1. In attuazion

1. Beneficiarie

1. Sono ammissibili a incentivazione le seguenti iniziative articolate in proget

1. Con regolamento sono definiti, nel rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, i contenuti, le modalità, i termini per la presentazione delle domande, nonché i criteri e le modalità di concessione e di erogazione degli incent

1. Le domande di ammissione dell’incentivo sono articolate in un progetto, redatte secondo lo schema approvato con decreto del Direttore centrale delle attività produttive, e sono corredate d

1. Le ispezioni e i controlli nei confronti delle PMI ben

1. In attuazion

1. Gli incentivi per

1. Con regolamento sono definiti, nel rispetto de

1. Beneficiarie degli incentivi sono le PMI che partecipano al progetto di aggregazione "ovvero le reti con soggettività giuridica"N15. I

1. Il progetto

1. La fase propedeutica dei progetti di aggregazione, promossa e realizzata tramite le associazioni di cui all’articolo 4, comma 2, i Centri di assistenza tecnica (CAT), "il Centro di assistenza tecnica alle imprese del terziario (CATT FV

1. Nella fase di predisposizione è redatto il progetto di aggregazione che riguarda, alternativamente:

a) lo sviluppo di una rete d’impresa già formalmente costituita;

b) la

1. Nella fase d

1. L’intensità massima dell’incentivo rispetta i limiti massimi previsti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato e comunque non supera il 50 per cento delle spese ammesse.

2. Il limite massimo dell’incentivo concedibile per ogni singolo progetto di aggregazione rispetta i limiti massimi pre

1. L’Amminist

1. Per le final

1. All’articolo 49 della legge regionale 5 dicemb

N7

N8

1. L’

1. L’

1. Il comma 1 dell’articolo 88 della legge regionale 2/2002 è sostituito dal seguente:

1. L’

1. Al comma 1 dell’

1. Al comma 1 d

N11

1. L’

N12

1. La rubrica d

1. Dopo il comma 3 dell’

1. Nella

1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge sono abrogate, in particolare, le seguenti disposizioni:

a) gli articoli 41, 42, 44, 51, 52, comma 2, 58, 58 bis, 59, 60, 61, 64, comma 7 ter, 69, 72, 78, 80, 83, commi 3 e 4, 89, comma 1, lettera c), 95 della legge regi

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.