Sent.C. Conti 07/01/1997, n. 3

1. L'Ente pubblico, per il più idoneo svolgimento delle attività istituzionali, può ricorrere, in presenza di esigenze funzionali e organizzative, all'apporto esterno della forma di consulenza, assistenza o incarico, a condizione che sussista uno stato di necessità consistente nell'impossibilità organizzativa e operativa per esiguità numerica del personale o per sua carenza professionale in relazione allo specifico oggetto dell'affidamento esterno, e sempre che vi sia correlazione di tale attività con le funzioni istituzionali primarie; né può dirsi che le Pubbliche amministrazioni debbano rendere i servizi che possono rendere nelle condizioni organizzative e funzionali esistenti, poiché va per contro affermato il principio opposto secondo cui i pubblici poteri debbono rendere servizi qualitativamente e quantitativamente correlati alla domanda sociale, se del caso anche con il dovuto ricorso all'apporto esterno.