Rivista online e su carta in tema di
- Opere e lavori privati e pubblici
- Edilizia e urbanistica
- Professioni tecniche
ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Permesso di costruire e autorizzazione paesaggistica, legittimazione del locatario
TAR Basilicata 01/02/2024, n. 56, ha riepilogato alcuni principi giurisprudenziali sulla legittimazione a richiedere il permesso di costruire qualora l'istanza sia presentata da un soggetto diverso dal proprietario dell’immobile (es. contratto di locazione). In particolare, il TAR si è pronunciato su una fattispecie in cui una società alberghiera contestava il diniego di autorizzazione paesaggistica relativo alla realizzazione di una struttura temporanea stagionale a supporto dell’attività ricettiva. La ricorrente sosteneva che, in forza del contratto di affitto di azienda, vantava una posizione giuridica qualificata alla presentazione dell'autorizzazione paesaggistica ex art. 146, D. Leg.vo 42/2004 e alla presentazione del permesso a costruire ex art. 11 del D.P.R. 380/2001.
In proposito i giudici - dopo aver specificato che il contratto di affitto di azienda integra una specie del genus della locazione - hanno ricordato che ai sensi dall’art. 11, comma 1, D.P.R. 380/2001, il permesso di costruire può essere rilasciato non solo al proprietario dell’immobile, ma a chiunque abbia titolo per richiederlo. La giurisprudenza amministrativa è concorde nel ritenere che tale ultima espressione va intesa nel senso più ampio di una legittima disponibilità dell’area, in base ad una relazione qualificata con il bene, sia essa di natura reale, o anche solo obbligatoria. In tale ultimo caso (ad esempio bene detenuto per effetto di contratto di locazione), è necessario il consenso del proprietario.
Si è precisato, inoltre, che il Comune, prima di rilasciare il titolo, ha sempre l’onere di verificare la legittimazione del richiedente, accertando che questi sia il proprietario dell’immobile oggetto dell’intervento costruttivo o che, comunque, ne abbia un titolo di disponibilità sufficiente per eseguire l’attività edificatoria (C. Stato 15/03/2022, n. 1827).
Tali approdi giurisprudenziali valgono anche, secondo il TAR, per la richiesta dell'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D. Leg.vo 42/2004. In entrambe le situazioni infatti è necessaria la relazione qualificata col bene, oggetto di verifica da parte della P.A.
Nel caso di richiesta da parte del locatario, l’Amministrazione è dunque tenuta ad accertare la sussistenza del consenso del proprietario, con la conseguenza che, laddove questo difetti, non potrà procedere al rilascio del titolo edificatorio così come di quello paesaggistico.
Sul punto il TAR ha evidenziato che non potrebbe comunque configurarsi un interesse ad ottenere la suddetta autorizzazione rispetto alla realizzazione dell’intervento richiesto, quest’ultimo restando comunque concretamente precluso dall’impossibilità di rilascio del permesso di costruire costituita dal mancato consenso del proprietario.
Per approfondimenti sul tema si veda anche la Nota: Titoli abilitativi, soggetti legittimati a richiederli e controlli della P.A..