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16/06/2022

Appalti pubblici: programmazione della rotazione ordinaria degli incarichi dirigenziali

L’ANAC ha ribadito l’importanza di prevedere la disciplina della rotazione ordinaria del personale dirigenziale nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione (PTPC).

La rotazione c.d. “ordinaria” del personale all’interno delle pubbliche amministrazioni, nelle aree a più elevato rischio di corruzione, è una delle misure organizzative generali che le amministrazioni hanno a disposizione in materia di prevenzione della corruzione. É stata introdotta dalla lett. b), dell’art. 1, comma 5, della L. 06/11/2012, n. 190 con il fine di limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione.
La ratio alla base della norma è quella di evitare che un soggetto sfrutti una posizione di potere o una conoscenza acquisita per ottenere un vantaggio illecito.

In proposito, l’ANAC, con atto del Presidente del 10/06/2022, ha richiamato un comune perché la strategia di prevenzione della corruzione da esso adottata anche nel PTPCT 2022-2024 non appariva in linea con gli orientamenti dell’ANAC laddove non prevedeva una programmazione della rotazione degli incarichi dirigenziali.

L’ANAC ha ricordato che tale misura rappresenta una prassi virtuosa che le amministrazioni devono perseguire, anche tramite l’utilizzo della formazione finalizzata a rendere interscambiabili i ruoli tra i vari dipendenti. La formazione rappresenta infatti una misura fondamentale per garantire che sia acquisita dai dipendenti la qualità delle competenze professionali e trasversali necessarie per dare luogo alla rotazione. La rotazione, inoltre, deve essere prevista e disciplinata nel Piano ovvero in un diverso atto organizzativo, mediante una programmazione anche pluriennale e rispettosa del criterio di gradualità.

L’ANAC ha poi inviato una raccomandazione al comune al fine di integrare il PTPCT 2022-2024 con riferimento alla disciplina della rotazione ordinaria del personale dirigenziale mediante:
- la formalizzazione nel Piano delle motivazioni che sino ad oggi hanno impedito una disciplina e una programmazione della rotazione del personale dirigenziale, con eventuale individuazione di figure infungibili, con la precisazione che nel caso di categorie professionali omogenee non può essere invocato tale concetto ai fini della mancata applicazione della misura della rotazione;
- l’individuazione dei criteri che devono guidare la pianificazione e la programmazione annuale e pluriennale della rotazione, affiancata ad un programma di formazione che consenta di rendere fungibili le competenze anche dirigenziali, con l’eventuale previsione di un affiancamento del responsabile di una determinata attività, con un altro dirigente/dipendente che nel tempo potrebbe sostituirlo;
- la formalizzazione nel Piano degli strumenti alternativi alla rotazione già adottati dal comune soprattutto nel settore dell’edilizia pubblica e privata interessato dalla segnalazione;
- la previsione di uno specifico monitoraggio sulla attuazione della misura da parte del RPCT.

Dalla redazione