Sent.C. Cass. 12/09/1992, n. 10433

1. Ai fini dell'esperibilità dell'azione di arricchimento contro la Pubblica amministrazione, il requisito del riconoscimento dell'utilità dell'opera da parte dell'Amministrazione convenuta deve essere inteso come riconoscimento del vantaggio in sé, non già come riconoscimento della sua quantificazione monetaria, sicché non è necessario che l'amministrazione indichi nella sua entità il vantaggio economico conseguito. 2. La somma dovuta a titolo d'indennizzo per arricchimento senza causa produce, dal giorno del verificarsi dell'arricchimento, interessi compensativi, i quali sono diretti a coprire l'ulteriore pregiudizio subito dal creditore per il mancato godimento del bene; pertanto, essi decorrono dalla data della perdita del godimento del bene, senza che occorra che il credito sia liquido ed esigibile