Incentivi per funzioni tecniche per affidamenti diretti: conferma del MIT

Quesito
Con il quesito 2190/2023 sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), è stato evidenziato che la relazione del Consiglio di Stato al nuovo Codice appalti indica che gli incentivi alle funzioni tecniche di sui all'art. 45 del D. Leg.vo 36/2023 sono erogati anche per gli affidamenti diretti.
Si è chiesta poi conferma del fatto che la norma fa riferimento in modo generale a tutte le procedure di affidamento, quali possibili destinatarie del beneficio:
- senza distinguere tra affidamento diretto puro sic et simpliciter ed affidamento diretto a seguito di un'informale acquisizione di preventivi, poiché entrambe le modalità parrebbero incentivabili;
- senza alcun obbligo, da parte della stazione appaltante, di individuare una soglia d'importo al di sotto della quale, gli affidamenti diretti, non debbano essere oggetto d'incentivo.

Risposta del MIT
Con risposta al quesito, il MIT ha confermato l'interpretazione prospettata e indicato che:
- l’art. 45, comma 1, del D. Leg.vo 36/2023 definisce l’ambito di applicazione oggettivo degli incentivi, rappresentato dalle singole procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture;
- rientrano in tale ambito anche gli affidamenti diretti e risulta possibile prevedere anche in questo caso gli oneri relativi alle attività tecniche, senza distinzioni di ulteriori segmenti di importo.

Il MIT ha precisato inoltre che:
- in caso di forniture e servizi, gli incentivi sono corrisposti soltanto nel caso in cui è nominato il direttore dell’esecuzione (cfr. art. 45, comma 2, del D. Leg.vo 36/2023);
- è onere della stazione appaltante dotarsi di specifica disciplina al riguardo.

Si veda anche Incentivi per funzioni tecniche anche in caso di affidamento diretto del contratto di appalto.