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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Emilia Romagna, in vigore la legge urbanistica regionale (L.R. 24/2017)
La L.R. Emilia Romagna 21/12/2017 n. 24 (Disciplina regionale sulla tutela e l'uso del territorio), in vigore dal 01/01/2018, è stata pubblicata sul BURER 21/12/2017, n. 340. Obiettivi della legge: consumo di suolo a saldo zero, rigenerazione urbana, riqualificazione degli edifici e interventi di adeguamento sismico.
CONSUMO DEL SUOLO - Lo scopo del provvedimento è quello di fermare l’espansione delle città in nome della rigenerazione urbana e della riqualificazione degli edifici, associato all’adeguamento sismico degli immobili e alla tutela del territorio agricolo. L’intento è anticipare l’obiettivo del consumo di suolo a saldo zero fissato per il 2050 dal settimo Programma di azione ambientale dell’Unione europea. Si prevede che il nuovo consumo di suolo dovrà essere contenuto entro il 3% del territorio urbanizzato (e non più pari all’11%, come previsto dagli attuali strumenti urbanistici) e sarà consentito solo per i progetti capaci di sostenere lo sviluppo e l’attrattività del territorio. Esclusi dal limite: le opere pubbliche, gli insediamenti strategici di rilievo regionale, gli ampliamenti delle attività produttive esistenti, i nuovi insediamenti residenziali collegati ad interventi di rigenerazione urbana in territori già urbanizzati o di edilizia sociale. Prevista anche una disciplina ad hoc per tutelare e valorizzare il territorio rurale e l’agricoltura.
INCENTIVI ALLA RIGENERAZIONE E ADEGUAMENTO SISMICO - La legge prevede forti incentivi alla rigenerazione e interventi di adeguamento sismico ed efficientamento energetico. In particolare, saranno stanziati contributi regionali diretti e sono previsti: l’esonero dal contributo straordinario per gli interventi interni alle aree già urbanizzate, la riduzione di almeno il 20% del contributo di costruzione, incentivi volumetrici legati alla qualità del progetto nonché procedure più veloci e snelle.
SEMPLIFICAZIONE - Per quanto riguarda la semplificazione degli strumenti urbanistici, la norma supera il sistema della “pianificazione a cascata”, prevedendo un unico piano generale per ogni livello territoriale: per la Regione il Ptr, Piano territoriale regionale, che ricomprenderà anche il piano paesaggistico e quello dei trasporti, mentre la Città metropolitana di Bologna e le Aree vaste si doteranno di un Piano strategico territoriale metropolitano, Ptm, o d’area vasta, Ptav. Anche per i Comuni un unico Piano urbanistico generale, Pug, per stabilire la programmazione e pianificazione di tutto il loro territorio, in sostituzione del piano strutturale (Psc) e del regolamento urbanistico (Rue). I Pug saranno poi attuati attraverso “Accordi operativi”, che sostituiranno Poc e Pua e che regoleranno nel dettaglio gli interventi da realizzare. Gli Enti locali hanno tre anni di tempo dal 01/01/2018 per avviare il procedimento di approvazione del nuovo Piano urbanistico generale (Pug), ed ulteriori due anni per completarlo.