Aumento costi materiali: approvate istanze delle stazioni appaltanti per 235 milioni | Bollettino di Legislazione Tecnica
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07/06/2023

Aumento costi materiali: approvate istanze delle stazioni appaltanti per 235 milioni

Con il Decreto del MIT 97/2023 sono state approvate le istanze delle stazioni appaltanti di accesso al al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, per compensare gli aumenti dei costi sostenuti per le lavorazioni eseguite nel 2023.

Con il Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) del 31/05/2023, n. 97 sono state approvate le istanze di adeguamento ammissibili delle stazioni appaltanti presentate nel mese di aprile 2023 per un importo complessivo, comprensivo di IVA, di 235.473.592 euro.

In proposito, si ricorda che:
- l'art. 26 del D.L. 17/05/2022, n. 50 (c.d. Decreto Aiuti), reca disposizioni per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione negli appalti pubblici;
- i commi 6-bis e 6-ter, dell'art. 26 del D.L. 50/2022 (inseriti dalla L. 197/2022, si veda Revisione prezzi materiali da costruzione: la Legge di bilancio 2023 integra il Decreto Aiuti ), prevedono l'adozione dei prezzari aggiornati per l'applicazione dei SAL relativi a lavori eseguiti nel 2023 ed il riconoscimento, da parte delle stazioni appaltanti, dei maggiori importi derivanti dall’applicazione dei prezzari;
- l'art. 26, comma 6-quater, del D.L. 50/2022 prevede che, ai fini di quanto sopra, le stazioni appaltanti possano utilizzare le risorse del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, di cui all’articolo 7, comma 1, del D.L. 76/2020;
- il D. Min. Infrastrutture e Trasp. 01/02/2023 ha disciplinato le modalità operative e le condizioni di accesso al suddetto Fondo (si veda Aumento costi materiali: accesso alle risorse da parte delle s.a. per lavori svolti nel 2023);
- il parere dell’Avvocatura Generale dello Stato n. 31619/22 sez. VII, espresso con nota n. 527759 del 22/08/2022, ha chiarito che le richieste delle stazioni appaltanti ai fondi, devono includere anche la maggiore IVA, relativa agli importi riconosciuti dalle stazioni appaltanti agli appaltatori per effetto dell’adeguamento dei prezzi.

Dalla redazione