Sent. C. Cass. 15/10/1992, n. 11281 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent. C. Cass. 15/10/1992, n. 11281

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1. Edilizia ed urbanistica - Zone sismiche - Distanze - Criteri di calcolo - Sporti - Balconi scoperti e coperti - Computabilità - Deroga ex L. 1962 n. 1684 - Inconfigurabilità.
1. Le norme della L. 25 novembre 1962 n. 1684 (legge antisismica) non contengono alcuna deroga al principio desumibile dall'art. 873 Cod. civ., secondo cui nel calcolo delle distanze legali fra le costruzioni si deve tener conto degli elementi o corpi aggettanti che comportano ampliamento dell'edificio in superficie od in volume, come nel caso di balconi anche scoperti e, a più forte ragione, di balconi coperti (cosiddetti bow window); l'art. 13 lett. c) legge cit., infatti, il quale ammette eccezionalmente strutture a sbalzo a condizione che siano osservate determinate modalità atte a neutralizzare i movimenti tellurici, non implica che di dette strutture, ove aggettanti su un intervallo di isolamento, non si debba tener conto al fine di calcolare la distanza minima prescritta per tale intervallo dagli artt. 5 e 6; né comporta deroga alla prescrizione della minima larghezza dell'intervallo di isolamento di cui ai menzionati articoli, l'art. 8, 4° c. integrando la regola in esso contenuta un'eccezione soltanto ai limiti massimi di altezza di cui al precedente art. 7.

1. Sul principio di cui all'art. 873 Cc. ved. Cass. 6 marzo 1992 n. 2703 R, 6 luglio 1976 n. 2502[R=W6L762502]. Ved. anche Cass. 25 luglio 1992 n. 8998 R
C.c. art. 873 ; L. 25 novembre 1962 n. 1684[R=L168462]

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