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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Umbria 01/07/2003, n. 925
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[Premessa]LA GIUNTA REGIONALE Visto il documento istruttorio concernente l'argomento in oggetto e la conseguente proposta del direttore alle politiche territoriali ambiente e infrastrutture; Preso atto, ai sensi dell'art. 21 del regolamento interno di questa Giunta: |
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Documento istruttorio - Procedure tecnico-amministrative per il rilascio di concessioni in materia di demanio idrico e determinazione e riscossione dei relativi canoni concessori.Visto: - legge 20 marzo 1865, n. 2248 (all. F) "Legge sulle opere pubbliche"; - legge 10 agosto 1884, n. 2644 "Legge concernente le derivazioni di acque pubbliche"; - regio decreto 25 luglio 1904, n. 523 "Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie" e successive modifiche ed integrazioni; - regio decreto 14 agosto 1920, n. 1285 "Regolamento per la derivazione ed utilizzazione di acque pubbliche"; - regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 "Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici" e successive modifiche ed integrazioni; - regio decreto 9 dicembre 1937, n. 2669 "Regolamento sulla tutela di opere idrauliche di 1a e 2a categoria e delle opere di bonifica"; - legge 12 giugno 1962, n. 567 "Norme in materia di affitto di fondi rustici"; - D.P.R. 18 marzo 1965, n. 342 "Norme integrative della legge 6 dicembre 1962, n. 1643 e norme relative al coordinamento e all'esercizio delle attività elettriche esercitate da enti ed imprese diversi dall'Ente nazionale per l'energia elettrica"; - D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 "Imposta di bollo"; - legge 3 maggio 1982, n. 203 "Norme sui contratti agrari"; - legge 4 agosto 1984, n. 464 "Norme per agevolare l'acquisizione da parte del Servizio geologico della Direzione generale delle miniere del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato di elementi di conoscenza relativi alla struttura geologica e geofisica del sottosuolo nazionale"; - D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 "Testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro"; - legge 11 luglio 1986, n. 390 "Disciplina delle concessioni e delle locazioni di beni immobili demaniali e patrimoniali dello St |
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Allegato A |
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1. CONCESSIONE AI FINI IDRAULICI.Interessa quei soggetti, pubblici o privati, che intendono realizzare opere e manufatti che occupino, in subalveo o in proiezione, superfici demaniali, catastalmente definite, dell'alveo o delle rive fluviali e lacuali di un corp |
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1.A) DOMANDA DI CONCESSIONE (ai sensi del R.D. 523/1904 e successive modifiche ed integrazioni).Per ottenere la concessione idraulica occorre produrre domanda in regola con l'imposta di bollo, da redigersi secondo lo schema allegato (All. 1), (enti pubblici ed assimilati non devono apporre i bolli, negli altri casi di esenzione dalla imposta di bollo dovrà essere allegata la documentazione che dimostra la sussistenza di tale diritto) rivolta alla Autorità idraulica competente, alla quale dovrà essere allegata, in duplice copia, la seguente documentazione: a) la relazione desc |
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1.B) RILASCIO DELLA CONCESSIONE.La concessione sarà rilasciata dall'Autorità idraulica competente dopo la definizione del canone, il pagamento anticipato della prima annualità, la stipula dell'atto di concessione e le eventuali spese di registrazione. La predetta concessione sarà formalizzata con determinazione dirigenziale che autorizza l'opera sotto l'aspetto tecnico e lo schema di atto concessorio. L'esecuzione delle opere potrà, quindi, iniziare solamente dopo la stipula dell'atto di concessione e l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni, nulla osta, assensi e quant'altro previsto dalla normativa vigente in materia di realizzazione delle oper |
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1.C) PROCEDURE.Una volta verificata l'assentibilità dal punto di vista idraulico il richiedente verrà invitato a corrispondere gli importi che dovrà versare, a titolo di cauzione e anticipo della prima annualità del canone di concessione, prima della stipula dell'atto |
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2. CONCESSIONE IDRAULICA IN SANATORIA.Interessa quei soggetti che hanno realizzato opere e manufatti, in proiezione o in subalveo, su porzioni di area demaniale catastalmente definite dell'alveo o delle rive fluviali e lacuali di un corpo d'acqua pubblico o altre aree del demanio idrico così come definito dalla normativa vigente, senza la necessaria autorizzazione preventiva per realizzarle. |
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3. CONCESSIONI DI AREE DEMANIALI.Interessa quei soggetti che vogliono utilizzare porzioni di aree appartenenti al demanio idrico. |
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3.A) PROCEDURA PER L'AGGIUDICAZIONE DEL DIRITTO DI UTILIZZO IN CONCESSIONE.Nel caso in cui, più soggetti abbiano prodotto formale domanda, in quanto interessati alla stessa area demaniale, verrà attivata la procedura per l'aggiudicazione del diritto di utilizzo, in concessione, dell'area richiesta. L'Autorità idraulica competente inviterà tutti i richiedenti, alla gara per l'aggiudicazione e comunicherà loro tutte le informazioni che riterrà utili sia riguardo all'utilizzo delle aree sia riguardo agli ulteriori adempimenti a carico dell'aggiudicatario; - qualora il richiedente risulti Ente pubblico, come definito dall'ar |
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3.B) RILASCIO DELLA CONCESSIONE - PROCEDURE.Verrà successivamente adottata la stessa procedura di cui ai punti 1.b e 1.c. |
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4. CONCESSIONE AREE DEMANIALI IN SANATORIA.Interessa quei soggetti che hanno utilizzato porzioni di area demaniale di corpi d'acqua definiti pubblici senza la realizzazione di opere o che hanno utilizzato o cos |
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5. CANONI CONCESSORI.La determinazione dei canoni concessori relativi alle aree ed alle pertinenze del demanio idrico è effettuata in base ai criteri dettati dalla vigente normativa statale, fino alla emanazione di apposita disciplina regionale. |
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6. DETERMINAZIONE DEL CANONE CONCESSORIO O DELL'INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE.Il canone di concessione e l'indennità di occupazione sono determinate: a) per il suolo: in base al valore unitario di mercato (euro/mq.) dell'area, per la superficie occupata ulteriormente moltiplicato per un saggio di capitalizzazione pari al 5 per cento. Per le |
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7. NOTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ATTI.Tutti i provvedimenti relativi al rilascio di concessioni devono essere trasmessi al concessionario con l'indicazione dei termini e le modalità di impugnaz |
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8. RINNOVO DELLE CONCESSIONI AI FINI IDRAULICI.La richiesta di rinnovo dovrà essere presentata con apposita istanza, in regola con l'imposta |
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9. SANZIONI.Ogni fatto compiuto in violazione di quanto disposto dal R.D. 523/1904 e successive modificazioni, &e |
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10. CONCESSIONE DI DERIVAZIONE DI ACQUE PUBBLICHE.Preliminarmente si ritiene opportuno precisare che: - a seguito dell'abrogazione dell'art. 9, c. 2 e dell'art. 18 del D.P.R. 342/1965 operata rispettivamente dal D.Lgs. 79/1999 R e dal D.P.R. 53/1998, R è venuta meno la necessità del coinvolgimento dell'ENEL nell'ambito delle istruttorie relative alle derivazioni ad uso idroelettrico e conseguentemente non è più dovuto il relativo parere; - in ragione dell'intervenuta operatività del trasferimento in capo alla Regione delle competenze in materia di determinazione dei canoni concessori, introito e destinazione dei relativi proventi deve ritenersi non più applicabile l'art. 15 del R.D. 1775/1933 R in ordine alla verifica da parte dell'Amminis |
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10.A) GRANDI DERIVAZIONI.10.A.1) Domanda di concessione. La domanda di concessione di grande derivazione deve essere presentata alla Provincia competente per territorio in duplice copia in regola con l'imposta di bollo. Alla domanda redatta secondo lo schema allegato (All. 5) dovrà essere allegata la seguente documentazione: a) relazione tecnica-generale; b) corografia su carta tecnica regionale in scala 1:10000 su cartografia I.G.M. in scala 1:25000; c) planimetria catastale in scala 1:2000 (se la concessione è richiesta per uso irriguo, dovrà essere delimitato il comprensorio di irrigazione); d) piante, prospetti, sezioni e particolari in scala 1:100 delle opere di presa dei canali derivatori e di scarico, delle condotte, dei congegni e meccanismi necessari all'esercizio della derivazione; e) progetto dei dispositivi di misurazione delle portate e dei volumi derivati ed eventualmente, di quelli restituiti nel caso in cui la derivazione sia assoggettata a tale obbligo, nonché di impianti utili a consentire il riciclo di uso e risparmio della risorsa acqua; f) calcolo sommario della spesa e piano finanziario. Qualora la domanda di concessione preveda l'utilizzo di acque sotterranee dovrà essere allegata anche la seguente documentazione: a) disegni delle opere in scala 1:500, rappresentanti le opere di estrazione, adduzione e utilizzazione; b) studio idrogeologico generale sull'assetto litostratigrafico e sulle caratteristiche delle falde. Tutti gli elaborati grafici e di progetto sopra elencati devono essere redatti da un professionista abilitato ai sensi di legge. |
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10.B) PICCOLE DERIVAZIONI.10.B.1) Domanda di concessione. La domanda di concessione va indirizzata fino al trasferimento delle funzioni alle Province in attuazione della L.R. 3/99, al competente Servizio regionale; nella fattispecie Regione dell'Umbria - Servizio difesa del suolo, cave, miniere ed acque minerali - piazza Partigiani, 1 - 06121 - Perugia. Unitamente alla domanda di concessione dovrà essere, altresì, allegata l'attestazione dell'avvenuto pagamento delle spese istruttorie (art. 11, del R.D. 1285/1920). La domanda, presentata in duplice copia, in regola con l'imposta di bollo e redatta secondo lo schema allegato (All. 6), dovrà essere corredata dalla seguente documentazione relativa al progetto definitivo delle opere di captazione principali ed accessorie: a) relazione tecnica-generale; b) corografia su carta tecnica regionale in scala 1:10000 su cartografia I.G.M. in scala 1:25000; c) planimetria catastale in scala 1:2000 (se la concessione è richiesta per uso irriguo, dovrà essere delimitato il comprensorio di irrigazione); d) piante, prospetti, sezioni e particolari in scala 1:100 delle opere di presa dei canali derivatori e di scarico, delle condotte, dei congegni e meccanismi necessari all'esercizio della derivazione; e) progetto dei dispositivi di misurazione delle portate e dei volumi derivati ed eventualmente, di quelli restituiti nel caso in cui la derivazione sia assoggettata a tale obbligo, nonché di impianti utili a consentire il riciclo di uso e risparmio della risorsa acqua. Qualora la domanda di concessione preveda l'utilizzo di acque sotterranee dovrà essere al |
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10.C) SUCCESSIVI ADEMPIMENTI, PER IL RILASCIO DELLA CONCESSIONE, COMUNI TRA LE GRANDI E LE PICCOLE DERIVAZIONI.10.C.1) Criteri e modalità per il pagamento del canone di concessione. Il canone di concessione è determinato sulla base dei valori indicati, all'art. 18 della L. 36/94, per tipologie di uso dell'acqua e relative assimilazioni (All. 7), lo stesso è aggiornato annualmente sulla base dell'indice di inflazione programmato e dec |
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11. NOTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ATTI.Tutti i provvedimenti relativi al rilascio di concessioni devono essere trasmessi al concessionario con l'indicazione dei termini e le modalit |
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12. PUBBLICAZIONI E SPESE ISTRUTTORIE. |
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a) Pubblicazioni.L'avviso di presentazione della domanda di concessione di derivazione di acque pubbliche sia superfic |
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b) Spese istruttorie.Le spese istruttorie sono determinate dall'autorità idraulica competente. |
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13. CONCESSIONI PREFERENZIALI E DI RICONOSCIMENTO DELLE UTILIZZAZIONI DI ACQUA CHE HANNO ASSUNTO NATURA PUBBLICA.1) La concessione preferenziale di cui all'art. 1, c. 4 del D.P.R. 238/99 R può |
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13.A) PROCEDURA PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI PREFERENZIALI E DI RICONOSCIMENTO DI ANTICO DIRITTO.Sono da considerare validamente presentate tutte le domande pervenute entro il termine previsto dalla legge. Qualora la domanda e la relativa documentazione si riveli incompleta, il responsabile del procedimento invita, a mezzo raccomandata A.R., ad integrare la pratica, entro il termine perentorio di 60 giorni. Il mancato adempimento comporta l'improcedibilità della domanda, da dichiararsi con determinazione dirigenziale, con la quale viene disposta altresì l'immediata cessazione dell'utenza; analogo provvedimento viene adottato per le dom |
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14. DERIVAZIONI DI ACQUE SOTTERRANEE.Ferme restando le disposizioni emanate con l'ordinanza commissariale n. 126 del 26 novembre 2002 si p |
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a) POZZI AD USO "DOMESTICO".Le autorizzazioni di pozzi ad uso "domestico" (inteso come utilizzazione di acqua destinata all'uso i |
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b) POZZI PER USI DIVERSI DAL "DOMESTICO".L'escavazione di pozzi per usi diversi dal domestico rientrano nella disciplina per il rilascio di concessione di utilizzo delle acque pubbliche ai sensi dell'art. 1 della L. 36/94 e relativo regolamento di attuazione (D.P.R. n. 238/99). Conseguentemente, oltre alla consueta documentazione da allegare alla domanda di concessione dovrà essere prodotta anche la seguente: 1) relazione tecnica-illustrativa relativa al piano di massima per la ricerca, l'estrazione e l'utilizzo dell'acqua da captare con il relativo calcolo idrico (lt/sec.) specificando la portata massima e media in funzione dell'uso e contenente le caratteristiche della pompa che si intende installare in funzione della portata da estrarre; 2) relazione geologica-idrogeologica. Con il provvedimento di concessione di derivazione di acque sotterranee si intende rilasciata anche l'autorizzazione di cui all'art. 95 del T.U approvato con R.D. 1775/33. L'Autorità idrau |
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15. SBARRAMENTI DI RITENUTA E BACINI DI ACCUMULO DI COMPETENZA REGIONALE.È di competenza regionale, ai sensi D.L. 507/94 convertito con modificazioni nella L. 584/94, |
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15 A) DOMANDA DI CONCESSIONE.Ai sensi dell'art. 1 della L. 36/94, che ha dichiarato tutte le acque superficiali e sotterranee pubbliche, la domanda presentata, ai Comuni competenti per territorio, per l'acquisizione dell'autorizzazione alla costruzione d |
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16. SANZIONI.Chiunque derivi o utilizzi acqua pubblica, esclusi i casi di libero utilizzo ai sensi dell'art. 1 del D.P.R. 238/99, senza un provvedimento autorizzativo o concessorio dell'Autori |
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Allegato 1 |
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Modello di domanda di richiesta di concessione ai fini idraulici |
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Allegato 2 |
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Modello di domanda di richiesta di concessione ai fini idraulici in sanatoria |
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Allegato 3 |
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Modello di domanda di richiesta di concessione aree demaniali |
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Allegato 4 |
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Coefficienti moltiplicatori |
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Allegato 5 |
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Modello di domanda di richiesta di concessione di derivazione d'acqua da corsi d'acqua superficiali e da sorgenti |
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Allegato 6 |
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Modello di domanda di richiesta di concessione/rinnovo per derivare le acque |
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Allegato 7 |
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Tipologie di uso dell'acqua e relative assimilazioni ai fini della quantificazione del canone demaniale (art. 18, L. 36/94)
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Allegato 8 |
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Canoni annuali concessioni di derivazione acqua pubblica
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