AMBULATORI E POLIAMBULATORI
Si intende per ambulatorio ogni struttura in cui è svolta attività di prevenzione, di diagnosi e terapia medica, di chirurgia in anestesia locale e/o analgesia (chirurgia ambulatoriale), per situazioni che non richiedono ricovero neanche a ciclo diurno.
Si intende per poliambulatorio l'insieme di locali adibiti ad ambulatori specialistici che erogano prestazioni sanitarie rientranti nell'ambito di competenza delle diverse branche specialistiche.
Requisiti minimi strutturali e tecnologici
In tutti i locali devono essere di regola assicurate l'illuminazione e la ventilazione naturali; possono essere destinati alle attività locali chiusi, in tali casi devono essere assicurate idonee condizioni di areazione, di illuminazione e di microclima. È comunque consentito l'uso dei locali chiusi quando le attività non diano luogo ad emissioni di agenti nocivi, sempre che siano rispettate le norme a tutela della salute e segnatamente:
a) Nei casi di locali chiusi devono adottarsi adeguate misure dirette ad eliminare i rischi derivanti dalla mancanza e dalla insufficienza della illuminazione in accordo con quanto previsto dalle norme tecniche UNI-EN 12464-1 ed eventuali aggiornamenti;
b) Nei casi di locali chiusi è necessario assicurare aria salubre in quantità sufficiente ottenuta con impianti di areazione, che devono essere sempre mantenuti funzionanti. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo e gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione. N14
I locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate ed essere privi di barriere architettoniche.
La dotazione minima degli ambienti deve essere la seguente:
- Spazi per attesa, accettazione e attività amministrativa non inferiore a mq. 16;
- Locale per l'esecuzione delle prestazioni, con superficie non inferiore a mq. 12, dotato di separata area per spogliarsi per garantire la privacy dell'utente;
deposito di materiale pulito;
deposito di materiale sporco;
deposito di materiale d'uso, attrezzature e presidi medico-chirurgici in relazione alla specificità dell'attività svolta;
- Servizio igienico per gli utenti, accessibile anche a portatori di handicap;
- Servizio igienico per il personale;
In locali siti nello stesso plesso del luogo di lavoro, con spogliatoio e doccia, con gabinetto e lavabo con acqua corrente calda, se necessario, e dotato di mezzi detergenti e per asciugarsi. Per uomini e donne devono essere previsti bagni separati: quando ciò sia possibile a causa di vincoli urbanistici o architettonici e nelle aziende che occupano collaboratori di sesso diverso in numero non superiore a dieci, è ammessa un'utilizzazione separata degli stessi. N15
- Carrello per l'emergenza, con pallone Ambu e presidi farmacologici adeguati alle tipologie d'intervento.
Requisiti minimi organizzativi
È obbligatoria la presenza di un medico durante lo svolgimento delle attività sanitarie; deve essere indicato il responsabile sanitario.
Tutti i materiali, farmaci e presidi soggetti a scadenza devono recare in evidenza il limite temporale di utilizzo.
Deve essere tenuto un sistema di archiviazione delle prestazioni effettuate, avendo cura di indicare le generalità dell'utente ai quali sono praticate.
La conservazione delle registrazioni e delle copie dei referti deve essere effettuata secondo modalità e tempi sanciti dalla normativa vigente.
Per i poliambulatori, oltre ai requisiti minimi previsti per gli ambulatori, devono essere previsti i seguenti:
- Spazi per accettazione ed attesa aumentati di mq. 4 per ogni ulteriore attività specialistica, se svolta contemporaneamente.
- Presenza obbligatoria di un medico specialista per ciascuna delle attività specialistiche esercitate.
- Designazione, tra i medici specialisti operanti nel poliambulatorio, di un responsabile sanitario del poliambulatorio, fermo restando la responsabilità degli operatori dei singoli ambulatori.
- Gli ambulatori o poliambulatori, in cui si svolgono attività di chirurgia ambulatoriale e/o tecniche di tipo invasivo, devono inoltre possedere:
Spazio per piccoli interventi e medicazioni e locale separato per osservazione breve post-chirurgica;
Spazio/locale per deposito materiale e attrezzature per pulizia, lavaggio e disinfezione;
Spazio/locale per sterilizzazione strumenti ed attrezzature, se praticate in loco;
Spazio/locale per deposito materiale disinfettato/sterilizzato;
- Carrello per l'emergenza adeguato alle tipologie d'interventi;
- Predisposizione di un registro ambulatoriale operatorio.
Attività ambulatoriale di odontostomatologia
Oltre ai requisiti minimi previsti per gli ambulatori, deve essere prevista la seguente dotazione di attrezzature, strumenti e arredi:
- Apparecchio radiologico secondo la normativa vigente e grembiule di gomma piombifera (qualora non siano presenti nella struttura dove è ubicato l'ambulatorio);
- Strumenti per le visite in quantità adeguata ai carichi di lavoro giornalieri (specchietti, spatoline, sonde parodontali, specilli, pinzette) in buste sterili;
- Materiale generico monouso (bicchieri, tovaglioli, cannule, guanti e mascherine, telini e fogli di polietilene per rivestimento superfici);
- Poltrona riunito provvisto di turbina, micromotore, siringa aria-acqua, cannule di aspirazione chirurgica, lampada alogena;
- Manipoli per turbina e micromotore in quantità adeguata ai carichi di lavoro giornaliero;
- Strumentario chirurgico adeguato (porta aghi, forbici, pinze emostatiche, divaricatori, scollatori, ecc.);
- Materiali chirurgici monouso (fili di sutura, riassorbibili o meno, con ago montato, fili metallici, ecc.);
- Contenitore per rifiuti speciali;
- Contenitore per strumenti taglienti;
- Contenitore per rifiuti biologici;
- Vasche per la conservazione in bagno dei taglienti;
- Protezioni di barriera (guanti chirurgici monouso sterili, visiera per la protezione degli occhi, naso e bocca, oppure occhiali a lenti larghe e mascherina);
- Carrello mobile per l'emergenza.
Oltre ai requisiti minimi previsti per gli ambulatori devono essere previsti:
- sala per la preparazione dell'acqua;
- sala dialisi con relativo bagno;
- aria condizionata in tutti i locali;
- tubature dell'acqua in plastica;
- scarico dell'acqua per ogni letto;
- impianto idrico dotato, in particolare, di:
presa d'acqua con minimo di 4/5 atm;
clorazione dell'acqua (contenitore da 80-100 l. in plastica con pompa per l'iniezione del cloro);
addolcimento dell'acqua (un addolcitore della portata minima di 8 m. cubi per ogni rigenerazione);
declorazione dell'acqua (un decloratore automatico);
un apparecchio di osmosi inversa;
una cella di controllo di conducibilità dell'acqua osmotizzata;
- ogni letto deve essere dotato di quadro elettrico, per il collegamento della unità dialitica, con proprio interruttore differenziale;
- possibilità di dializzare i pazienti infettivi in condizione dì sicurezza.
L'attività di medicina di laboratorio fornisce informazioni, ottenute con metodi chimici, fisici biologici su tessuti o liquidi di origine umana su materiali connessi alla patologia umana, ai fini della prevenzione, della diagnosi, del monitoraggio della terapia e del decorso della malattia e ai fini della ricerca.
Le tipologie di prestazioni eseguite nei diversi laboratori e la dotazione strumentale hanno un diverso grado di complessità commisurato alla realtà sanitaria ed alla tipologia dei quesiti diagnostici posti al laboratorio, pertanto, si distinguono:
1. Laboratori generali di base: sono laboratori ad organizzazione semplice e unitaria che possono svolgere indagini nell'ambito della biochimica clinica e tossicologica, dell'ematologia ed emocoagulazione, dell'immunoematologia, della microbiologia; in tali laboratori non possono essere impiegate metodiche