Rivista online e su carta in tema di
- Opere e lavori privati e pubblici
- Edilizia e urbanistica
- Professioni tecniche
ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Delib. Aut. Garante Conc. Merc. 13/07/2016, n. 26166
Delib. Aut. Garante Conc. Merc. 13/07/2016, n. 26166
Delib. Aut. Garante Conc. Merc. 13/07/2016, n. 26166
Scarica il pdf completo | |
---|---|
Testo del provvedimentoL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO Nella sua adunanza del 13 luglio 2016; Vista la legge 10 ottobre 1990, n. 287 R; Visto l’art. 5-ter del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 R, così come modificato dall’art. 1, comma 1-quinquies, del decreto-legge 24 marzo 2012, n. 29, convertito, con |
|
AllegatoArt. 1. - Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento si intende per: a) Autorità, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, di cui all’art. 10 della legge 10 ottobre 1990, n. 287 R; b) Impresa, l’impresa (in forma individuale o collettiva): i) avente sede operativa nel territorio nazionale; ii) che abbia raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio chiuso nell’anno precedente alla richiesta di rating, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza e risultante da un bilancio regolarmente approvato dall’organo aziendale competente e pubblicato ai sensi di legge; iii) che, alla data della richiesta di rating, risulti iscritta nel registro delle imprese da almeno due anni. Art. 2. - Requisiti per l’attribuzione del rating di legalità 1. L’impresa, di cui all’art. 1, lettera b), che intende ottenere il rating di legalità deve presentare all’Autorità apposita domanda sottoscritta dal legale rappresentante e redatta mediante compilazione del formulario pubblicato sul sito dell’Autorità. L’inoltro della domanda deve avvenire per via telematica secondo le indicazioni fornite sul sito dell’Autorità. 2. L’impresa deve dichiarare: a) se impresa individuale, che nei confronti del proprio titolare, del direttore tecnico e dei procuratori speciali — qualora siano muniti di poteri decisionali e gestionali ricavabili dalla procura e tali da essere assimilabili a quelli del titolare —, non sono state adottate misure di prevenzione personale e/o patrimoniale e misure cautelari personali e/o patrimoniali e non è stata pronunciata sentenza di condanna, o emesso decreto penale di condanna, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per i reati di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, per i reati tributari di cui al decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 R e successive modifiche, per i reati di cui agli articoli 346, 346-bis, 353, 353-bis, 354, 355, 356 e 629 del codice penale e per il reato di cui all’art. 2, commi 1 e 1-bis del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463 R, convertito nella legge 11 novembre 1983, n. 638 R; che non è stata iniziata l’azione penale ai sensi dell’art. 405 codice di procedura penale per delitti aggravati ai sensi dell’art. 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152 R, convertito dalla legge 12 luglio 1991, n. 203 R. La medesima dichiarazione deve essere resa anche in riferimento a tutte le persone fisiche, figure apicali dell’impresa, come sopra individuate, la cui carica e/o posizione è cessata nell’anno precedente la richiesta di rating; b) se impresa collettiva, che nei confronti dei propri amministratori, del direttore generale, del direttore tecnico, dei procuratori speciali — qualora siano muniti di poteri decisionali e gestionali, ricavabili dalla procura e tali da essere assimilabili a quelli degli amministratori dotati di poteri di rappresentanza —, del rappresentante legale, nonché dei soci persone fisiche titolari di partecipazione di maggioranza, anche relativa, non sono state adottate misure di prevenzione personale e/o patrimoniale e misure cautelari personali e/o patrimoniali e non è stata pronunciata sentenza di condanna, o emesso decreto penale di condanna, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per i reati di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 R, per i reati tributari di cui al decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 R e successive modifiche, per i reati di cui agli articoli 346, 346-bis, 353, 353-bis, 354, 355, 356 e 629 del codice penale e per il reato di cui all’art. 2, commi 1 e 1-bis del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463 R, convertito nella legge 11 novembre 1983, n. 638 R; che non è stata iniziata l’azione penale ai sensi dell’art. 405 codice di procedura penale per delitti aggravati ai sensi dell’art. 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152 R, convertito dalla legge 12 luglio 1991, n. 203 R. La medesima dichiarazione deve essere resa anche in riferimento a tutte le persone fisiche, figure apicali dell’impresa, come sopra individuate, la cui carica e/o posizione è cessata nell’anno precedente la richiesta di rating; c) che nei propri confronti non è stata pronunciata sentenza di condanna e non sono state adottate misure cautelari per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 R; d) di non essere destinataria di provvedimenti di condanna dell’Autorità e della Commissione europea per illeciti antitrust gravi, divenuti inoppugnabili |
Dalla redazione
- Disposizioni antimafia
- Appalti e contratti pubblici
- Impresa, mercato e concorrenza
Rating di legalità delle imprese: in cosa consiste, come richiederlo e come è considerato da banche e PA
- Redazione Legislazione Tecnica
- Fonti alternative
- Leggi e manovre finanziarie
- Disposizioni antimafia
- Strade, ferrovie, aeroporti e porti
- Infrastrutture e reti di energia
- Agevolazioni per interventi di risparmio energetico
- Patrimonio immobiliare pubblico
- Pianificazione del territorio
- Programmazione e progettazione opere e lavori pubblici
- Enti locali
- DURC
- Impresa, mercato e concorrenza
- Marchi, brevetti e proprietà industriale
- Mediazione civile e commerciale
- Ordinamento giuridico e processuale
- Compravendite e locazioni immobiliari
- Appalti e contratti pubblici
- Imposte sul reddito
- Partenariato pubblico privato
- Imposte indirette
- Compravendita e locazione
- Lavoro e pensioni
- Servizi pubblici locali
- Edilizia scolastica
- Terremoto Centro Italia 2016
- Calamità/Terremoti
- Terremoto Emilia Romagna, Lombardia e Veneto
- Finanza pubblica
- Fisco e Previdenza
- Infrastrutture e opere pubbliche
- Professioni
- Urbanistica
- Pubblica Amministrazione
- Protezione civile
- Energia e risparmio energetico
- Edilizia e immobili
- Impianti sportivi
Il D.L. 50/2017 comma per comma
- Dino de Paolis
- Alfonso Mancini
- Professioni
- Indici, tassi e costi di costruzione
- Appalti e contratti pubblici
- Impresa, mercato e concorrenza
- Tariffa Professionale e compensi
- Ritardi nei pagamenti commerciali
- Disciplina economica dei contratti pubblici
Ritardato pagamento di onorari e corrispettivi: interessi, tutele, prescrizione
- Dino de Paolis
- Appalti e contratti pubblici
- Esecuzione dei lavori pubblici
L’esecuzione dei contratti pubblici di servizi e forniture [Codice 2023]
- Emanuela Greco
- Appalti e contratti pubblici
Equo compenso nei contratti pubblici per servizi di ingegneria e architettura
- Emanuela Greco
- Energia e risparmio energetico
Progettazione ecocompatibile di smartphone e tablet
- Energia e risparmio energetico
Etichettatura energetica di smartphone e tablet
15/11/2024
- Comunità energetiche: perderemo i 2 miliardi del Pnrr da Italia Oggi
- Privacy violata per errore, non scatta la sanzione da Italia Oggi
- Rinnovabili nel limbo da Italia Oggi
- Energia green. Via agli aiuti per energivori da Italia Oggi
- Materie prime, slitta la stretta da Italia Oggi
- Rigenerazione e Piani urbani, enti vicinissimi ai target Pnrr da Italia Oggi