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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Incentivi per le funzioni tecniche: erogabili al completamento dell'opera
Con il quesito 1485/2022 sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), è stato chiesto se il diritto del dipendente alla corresponsione dell'incentivo sorga a seguito del mero accertamento dell'effettivo svolgimento di una delle attività di cui all'art. 113, comma 2, del D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50, ovvero se questo sia condizionato al raggiungimento di una determinata fase della procedura di acquisizione.
Il Servizio contratti pubblici del MIMS ha dapprima richiamato l’art. 113, comma 3, del D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50, ai sensi del quale:
- le risorse finanziarie del fondo per le funzioni tecniche sono ripartite sulla base di apposito regolamento adottato dalle amministrazioni tra i dipendenti che hanno svolto le attività per le quali è riconsciuto l'incentivo;
- l’amministrazione aggiudicatrice stabilisce i criteri e le modalità per la riduzione delle risorse finanziarie connesse alla singola opera o lavoro a fronte di eventuali incrementi dei tempi o dei costi non conformi alle norme di legge.
Il MIMS ha poi chiarito che ritiene opportuno che, ferma restando, la discrezionalità del singolo ente nella definizione delle modalità di riparto delle somme, in assenza di apposita regolamentazione sul punto e in linea con l’orientamento della giurisprudenza contabile, l’erogazione dell’incentivo sia subordinato al completamento dell’opera o all’esecuzione della fornitura o del servizio oggetto dell’appalto nel rispetto dei costi e dei tempi prestabiliti.
Sul tema, si veda anche Incentivi per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti delle PA: osservazioni ANAC .