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18/11/2019

Prevenzione incendi per impianti di climatizzazione: schema di Decreto ministeriale

Lo schema di Decreto ministeriale, recante disposizioni di prevenzione incendi per gli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, è stato trasmesso il 11/11/2019 alla Commissione europea affinché quest’ultima, entro il 12/02/2020, possa esaminare il testo notificato e verificare la sua conformità al diritto europeo.

In data 11/11/2019, è stato trasmesso alla Commissione europea lo Schema di decreto ministeriale recante “Disposizioni di prevenzione incendi per gli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi”.

Con il progetto di Decreto si aggiorneranno le disposizioni tecniche riguardanti gli impianti di climatizzazione e condizionamento previste nelle vigenti regole tecniche di prevenzione incendi, rimuovendo le limitazioni della sola possibilità di impiego di fluidi refrigeranti non infiammabili o non infiammabili e non tossici negli impianti presenti all’interno delle aree aperte al pubblico.
Tali lmitazioni sono superate dallo sviluppo tecnologico di detti impianti risultando penalizzanti per soluzioni tecniche maggiormente efficienti dal punto di vista energetico ed a minore impatto ambientale.

Le disposizioni contenute nel presente decreto si applicheranno alla progettazione, alla costruzione, all’esercizio e alla manutenzione degli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività, sia nuove che esistenti, soggette ai controlli di prevenzione incendi e progettati applicando le regole tecniche allegate ai Decreti ministeriali citati nel provvedimento.

A norma della Dir. 09/09/2015, n. 1535 dell'UE, gli stati membri devono informare la Commissione di qualsiasi progetto di regolamentazione tecnica prima della sua adozione; per un periodo di 3 mesi dalla notifica della bozza (quindi fino al 12/02/2020 per lo schema di D.M. in questione), la Commissione esamina il testo notificato per verificarne la conformità alla normativa europea.
 

Dalla redazione