La legge, in vigore dal 28/06/2019, incentiva forme e modalità di condivisione e sostegno per la realizzazione di una collaborazione tra istituzioni e cittadini, anche attraverso il riconoscimento di vantaggi economici, nella gestione e la tutela dei beni comuni, quei beni di interesse oggettivamente collettivo, e quindi meritevoli di una peculiare attenzione, come ad esempio i laghi, i fiumi, i lidi e le coste, l’aria, il verde pubblico, le foreste, i boschi, le zone montane d’alta quota ma anche immobili di interesse storico, archeologico e artistico, raccolte di musei, pinacoteche, archivi e biblioteche. I punti salienti della normativa sono:
- la previsione di percorsi formativi per i dipendenti della Regione, degli enti strumentali e delle società controllate, ma anche per i dipendenti degli altri enti locali;
- l’informatizzazione dei dati sull’amministrazione condivisa dei beni comuni in una apposita sezione;
- l’attribuzione di vantaggi economici nell’ambito del patto di collaborazione tra Amministrazione e cittadini attivi;
- l’erogazione di contributi regionali, per ambiti e tipologie di iniziative individuate annualmente dalla Giunta, ai cittadini attivi e agli enti locali e loro articolazioni.