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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Mitigazione dissesto idrogeologico: approvato il DDL Cantiere Ambiente in Consiglio dei Ministri
Il disegno di legge c.d. Cantiere Ambiente, approvato dal Consiglo dei ministri il 19/06/2019, reca disposizioni per il potenziamento e la velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio.
In particolare:
- l’art. 1 attribuisce ai presidenti di regioni, quali commissari straordinari contro il dissesto idrogeologico ai sensi dell’art. 10, comma 1, del D.L. 24/06/2014, n. 91, il compito di predisporre un Programma d’azione triennale per la mitigazione del rischio idrogeologico e per la salvaguardia del territorio. L’articolo contiene inoltre un elenco delle attività che costituiscono interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e la salvaguardia del territorio;
- l’art. 2 definisce la procedura per l’adozione del Programma d’azione triennale;
- l’art. 3 disciplina i poteri e compiti dei commissari straordinari contro il dissesto;
- l’art. 4 individua le modalità di utilizzo e trasferimento delle risorse, prevedendone l'erogazione attraverso successive anticipazioni;
- l’art. 5 razionalizza e semplifica l'utilizzo delle banche dati;
- l’art. 6 individua le strutture adibite a fornire supporto ed assistenza tecnica ai commissari straordinari;
- l’art. 7 istituisce presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un fondo pari a 35 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020, 2021;
- l’art. 8 prevede l'istituzione, nell'ambito di ciascuna pubblica amministrazione, della figura del "Green manager", preposto a promuovere l’attuazione delle disposizioni in materia di mobilità sostenibile; a sovrintendere e promuovere le attività di efficientamento energetico ed idrico; a promuovere la realizzazione di campagne di informazione e la partecipazione ai processi decisionali relativi alla tutela dell’ambiente, nonché di specifiche azioni di sensibilizzazione al fine di garantire il rispetto della normativa vigente in materia; a monitorare, limitatamente agli enti regionali, l’attuazione del Programma d'azione triennale;
- l’art. 9 apporta modifiche al D.L. 12/09/2014, n. 133;
- l’art. 10 prevede l’abrogazione di alcune disposizioni.