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06/03/2019

Toscana: al via la modifica del Piano ambientale ed energetico regionale

Con la Delib. G.R. Toscana n. 223 del 25/02/2019 è stato avviato il procedimento di modifica del Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER), il documento che contiene interventi volti a tutelare e a valorizzare l'ambiente e che si muove in un contesto eco-sistemico integrato che impone particolare attenzione alle energie rinnovabili e al risparmio e recupero delle risorse.

Il Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER), istituito dalla L.R. Toscana 14/2007, è stato approvato con Delib. C.R. Toscana 11/02/2015, n. 10.
La Delib. G.R. Toscana 25/02/2019, n. 223, pubblicata sul BURT n. 10 Parte II del 06/03/2019, ha avviato il procedimento di modifica del PAER, ai sensi dell’articolo 17 della L.R. Toscana n. 65/2014.

La finalità del provvedimento è quella della definizione delle aree non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica nella Regione.
Tale esigenza fa seguito:
- alla predisposizione delle linee guida regionali per la determinazione delle aree non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica approvate con la Delib. G.R. Toscana 15/05/2017, n. 516, che tiene conto sia dei vincoli esistenti di natura paesaggistica e ambientale, sia della vocazione produttiva del territorio;
- all’esigenza di valutazione delle proposte pervenute da parte di 51 amministrazioni comunali, suddivisi tra geotermici, limitrofi e altri comunali - relativamente all’individuazione delle aree considerate non idonee per lo sfruttamento dell’energia geotermica all’interno dei confini comunali coerentemente con la loro pianificazione urbanistica - ai fini della valutazione della coerenza delle stesse con le linee guida regionali (di cui alla Delib. G.R. Toscana n. 516/2017). 

Per assolvere all’obbligo di informazione dei cittadini e soggetti interessati, è garantita l’accessibilità agli atti e documenti del progetto di modifica e la trasparenza delle informazioni attraverso la pagina web del Garante regionale.
 

Dalla redazione