Sent. C. Cass. 16/10/1998, n. 10255 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent. C. Cass. 16/10/1998, n. 10255

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Appalti - Difetti dell'opera - Lavori completati - Responsabilità dell'appaltatore ex artt. 1667 ss. c.c. - Lavori non completati o non consegnati - Responsabilità dell'appaltatore ex artt. 1453 ss. c.c.

In tema di appalto, la responsabilità dell'assuntore del lavoro inerente alla garanzia per vizi e difformità dell'opera eseguita, prevista dagli articoli 1667 e segg. Codice civile, può configurarsi unicamente quando lo stesso, nell'intervenuto completamento dei lavori, consegni alla controparte un'opera realizzata nel mancato rispetto dei patti o non a regola d'arte, mentre nel caso di non integrale esecuzione dei lavori o di ritardo o rifiuto della consegna del risultato di questi a carico dell'appaltatore può operare unicamente la comune responsabilità per inadempimento contrattuale di cui agli artt. 1453 e segg. Codice civile.

1. Alla stregua del principio enunciato - concernente appalto non pervenuto al suo normale epilogo e cioè al completamento ed alla consegna al committente dell'intera opera appaltata - i diritti vantati dall'impresa non possono considerarsi caducati per effetto della decadenza di cui all'art. 1667, comma 2, Cod. civ. poiché l'applicabilità di questa norma riguarda solo l'appalto esaurito con l'ultimazione dell'opera (Cass. 16 ottobre 1998 n. 10255). Ved. Cass. 9 agosto 1996 n. 7364R, 15 dicembre 1990 n. 11950R, 11 gennaio 1988 n. 49R, 12 aprile 1983 n. 2573.


(Cod. civ. artt. 1453, 1667, 1668 e 1669)

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