Sent. C. Stato 25/05/1998, n. 869

1. La destinazione di zona a verde agricolo può essere imposta non solo a tutela degli interessi dell'agricoltura ma anche per altre esigenze, come la necessità di impedire in determinate zone una ulteriore edificazione per evitare eccessivi addensamenti edilizi e mantenere un equilibrato rapporto fra aree edificate e spazi liberi; pertanto è ammissibile la variazione della destinazione di un'area da edificabile in agricola anche se su quell'area o su terreni contigui sono già state rilasciate concessioni edilizie in conformità alla disciplina urbanistica vigente nel momento del rilascio delle concessioni ma sul cui mantenimento il proprietario non può fare alcun affidamento. 2. La P.A. ha la facoltà e non l'obbligo di individuare le zone omogenee - sotto l'aspetto morfologico, ambientale e d'uso - di una parte del territorio comunale, in un piano regolatore, giacché tale individuazione è rilevante solo al fine della dotazione degli standards.