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Sent.C. Cass. 07/11/1997, n. 10931

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1. Appalti oo.pp. - Revisione prezzi - Interesse legittimo dell'appaltatore - Limiti - Riconoscimento implicito della revisione - Ammissibilità - Controversie sul quantum - Giurisdizione A.G.O.
1. Nel procedimento di revisione dei prezzi, la posizione dell'appaltatore è di interesse legittimo soltanto nella fase in cui l'Amministrazione è chiamata a riconoscere o meno la revisione stessa attraverso sue valutazioni discrezionali correlate a preminenti interessi di ordine pubblicistico, mentre, dopo che la scelta sia stata effettuata in senso positivo, tale potere autoritativo deve ritenersi consumato e la posizione dell'appaltatore acquista consistenza di diritto soggettivo perché la concreta determinazione del quantum revisionale coinvolge soltanto l'applicazione di criteri e parametri liquidatori, la cui cognizione spetta al giudice ordinario; né è necessario che la decisione di accettare la richiesta di revisione risulti da un atto formale, giacché il riconoscimento può avvenire anche in maniera implicita, attraverso atti che postulano l'esercizio del potere in ordine all'an della revisione, ovvero attraverso il pagamento di acconti sul futuro compenso revisionale. (Nella specie, la Corte suprema, in applicazione dell'enunciato principio di diritto, ha cassato la sentenza di merito nella quale era stato ritenuto dal giudice ordinario che l'appaltatore versasse in una posizione di interesse legittimo, benché l'Amministrazione avesse pagato il primo e l'ultimo rateo della somma in revisione ed avesse contestati come non concessi quelli intermedi).

1. Ved nota 1 a Cass. S.U. 23 aprile 1997 n. 3568 R.

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