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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. Ass.R. Sicilia 05/08/2016, n. 319/Gab.
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- D. Ass. R. 11/04/2019
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[Premessa]L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE Visto lo Statuto della Regione, ed, in particolare, l'articolo 32, che assegna alla Regione i beni del demanio dello Stato (ivi compreso il demanio marittimo) nonché le acque pubbliche esistenti; Visto il combinato disposto dell'art. 116, comma 1, e dell'articolo 117, comma 1, della Costituzione, che attribuisce alla Regione siciliana la potestà esclusiva in materia di acque pubbliche ai sensi dell'articolo 14, comma 1, lettera b), dello Statuto della Regione siciliana approvato con R.D. 15 maggio 1946, n. 455, convertito con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2, e ss.mm.ii.; Visto il R.D. 30 marzo 1942, n. 327 e ss.mm.ii. (Codice della navigazione); Visto il D.P.R. 15 febbraio 1952, n. 328 e ss.mm.ii. (Regolamento per l'esecuzione del Codice della navigazione); Vista la legge regionale 29 dicembre 1962, n. 28 (Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione centrale della Regione siciliana), e ss.mm.ii.; Visto il D.P.R. 1° luglio 1977, n. 684 (Norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia di demanio marittimo) che in attuazione dell'articolo 32 del richiamato Statuto trasferisce alla Regione siciliana i beni appartenenti al demanio marittimo (fatta eccezione per quelli utilizzati dall'Amministrazione militare e quelli interessanti i servizi di carattere nazionale), conferendole la titolarità e le relative funzioni amministrative di gestione; Vista la legge regionale 10 aprile 1978, n. 2 (Nuove norme per l'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione), e ss.mm.ii.; Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana) e ss.mm.ii.; Vista la legge regionale 6 maggio 1981, n. 98 e ss.mm.ii. (Istituzione nella Regione siciliana di parchi e riserve); Vista la legge regionale 29 aprile 1985, n. 21 (Norme per l'esecuzione dei lavori pubblici in Sicilia), con particolare riferimento all'art. 30 "Piano regolatore dei porti"; Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa); Visto il D.P.R. 2 dicembre 1997, n. 509 (Disciplina del procedimento di concessione del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto, a norma dell'art. 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59); Visto il D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59); Vista la legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 (Disposizioni programmatiche e finanziarie per l'anno 2003), ed, in particolare, l'art. 7, che al comma 1 dispone che "la Regione esercita le funzioni relative al rilascio di concessioni demaniali marittime nel mare territoriale per tutte le finalità, ad eccezione di quelle relative all'approvvigionamento di fonti di energia", ed al comma 7 dispone che "al fine di favorire la libera concorrenza, tutte le concessioni da rilasciare per fini commerciali, nonché quelle rivolte ad associazioni, cooperative, circoli od altro, anche se senza fini di lucro, ad eccezione degli enti morali riconosciuti con decreto del Presidente della Repubblica, sono obbligatoriamente precedute da idonee forme di pubblicità individuate con decreto dell'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente da emanarsi entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, previo parere della competente Commissione dell'Assemblea regionale siciliana. A seguito dell'acquisizione di più domande al rilascio della concessione, si procede con le modalità stabilite dall'articolo 37 del Codice della navigazione"; Visto il D.P.Reg. 1° giugno 2004 (Classificazione dei porti di categoria II, classe III, ricadenti nell'ambito del territorio della Regione siciliana); Vista la legge regionale 29 novembre 2005, n. 15 (Disposizioni sul rilascio delle concessioni di beni demaniali e sull'esercizio diretto delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo) e ss.mm.ii.; Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e s.m.i., e in particolare la Parte II "Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC)"; Vista la direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno; Visto il D.D.G. n. 476 del 1° giugno 2007 (Disciplina delle attività delle strutture balneari); Visto il D.A. n. 220/GAB del 2 ottobre 2007 (Istituzione dei diritti fissi per le attività di istituto che l'Assessorato del territorio e dell'ambiente espleta per la gestione del demanio marittimo regionale); Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 (Norme per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione), e ss.mm.ii |
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Art. 1 - Riordino del demanio marittimo regionale. Validità dei rapporti concessori già instaurati e pendenti in applicazione del D.A. n. 180 del 12 agosto 2014. Conclusione dei procedimenti concessori pendenti1. Al fine di rispondere all'esigenza degli operatori del mercato di usufruire di un quadro normativo stabile che, conformemente ai principi comunitari, cons |
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Art. 2 - Integrazione degli obblighi di pubblicazione relativi alle procedure di rilascio delle concessioni demaniali marittime1. Fermi restando gli obblighi di pubblicazione di cui agli articoli 3 (concessioni non di interesse transfrontaliero) e 4 |
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Art. 3 - Aree del demanio marittimo regionale la cui gestione è affidata ai comuni1. In attuazione dell'articolo 40 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, con il presente decreto sono individuate le aree del demanio marittimo regionale la cui gestione sarà affidata ai comuni costieri dell'Isola a seguito dell'approvazione dei relativi Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime (PUDM), in attuazione del combinato disposto della |
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Art. 4 - Approvazione delle linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime da parte dei comuni costieri della Sicilia1. Sono approvate le Linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime da parte dei comuni costieri della Sicilia allegate al presente decreto (Allegato 1), che aggiornano e integrano le linee guida adottate con il D.A. n. 95/GAB |
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Art. 6 - Approvazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime1. In base a quanto previsto dall'art. 4, comma 3, della legge regionale 29 novembre 2005, n. 15, e ss.mm.ii. l'Assessorato regionale del territor |
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Art. 7 - Competenze dei comuni nella gestione del demanio marittimo regionale1. In base a quanto previsto dall'art. 40, comma 1, della legge regionale n. 3/2016, i comuni, a seguito dell'entrata in vigore del PUDM, provvedono all'espletamento di ogni attività propedeutica al rilascio, modifica, rinnovo dei titoli concessori, nonché alla manutenzione, agli interventi ordinari, di recupero ambientale e di disinquinamento delle aree demaniali marittime. 2. Nella gestione del demanio marittimo i comuni si conformano ai principi generali, alle direttive ed alle indicazioni metodologiche della |
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Art. 8 - Ricognizione delle fasce costiere e revisione organica delle aree del demanio marittimo1. I comuni costieri effettuano una ricognizione delle fascia demaniale di competenza ed elaborano una proposta di revisione delle aree del demanio marittimo che ricadono nel proprio territorio. |
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Art. 9 - Norme finali1. Le premesse e gli allegati, in formato cartaceo e digitale, costituiscono parte integrante del presente decreto. 2. Per quanto non previsto dal presente provvedimento si fa riferimento alle disposi |
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Allegato 1 - Linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime da parte dei comuni costieri della SiciliaPar |
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