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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Indici ISTAT per la revisione dei prezzi nei lavori pubblici
Il Codice dei contratti pubblici (D. Leg.vo 31/03/2023, n. 36), prevede l’obbligo di inserimento delle clausole di revisione prezzi nei documenti iniziali di gara delle procedure di affidamento, fornendo indicazioni sugli indicatori sintetici di prezzo e di costo che devono essere utilizzati.
INDICI DI COSTO PER LA REVISIONE DEI PREZZI - Nel dettaglio, al comma 3, art. 60 del D. Leg.vo 36/2023 - come modificato dal “Correttivo” (D. Leg.vo 209/2024) si prevede che “Ai fini della determinazione della variazione dei costi e dei prezzi di cui al comma 1, si utilizzano i seguenti indici sintetici elaborati dall’Istat: a) con riguardo ai contratti di lavori, gli indici sintetici individuati ai sensi del comma 4-quater; b) con riguardo ai contratti di servizi e forniture, gli indici, anche disaggregati, dei prezzi al consumo, dei prezzi alla produzione dell’industria e dei servizi e gli indici delle retribuzioni contrattuali orarie”.
A sua volta, il comma 4 dispone per i lavori che “Con provvedimento adottato dal Ministero dell'infrastrutture e dei trasporti, sentito l'ISTAT, sono adottati i singoli indici di costo delle lavorazioni, sulla base delle tipologie omogenee di cui alla tabella A dell'Allegato II.2-bis”.
Infine, il comma 4-quater dispone che “L'allegato II.2-bis disciplina le modalità di applicazione delle clausole di revisione dei prezzi, tenuto conto della natura e del settore merceologico dell'appalto, e degli indici disponibili e ne specifica le modalità di corresponsione, anche in considerazione dell'eventuale ricorso al subappalto” (vedi per dettagli Correttivo al Codice appalti: modifiche alla disciplina della revisione dei prezzi).
Per i contratti di lavori, la revisione dei prezzi si applica ai lavori di nuova costruzione, nonché ai lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria.
Per tali contratti, le particolari condizioni di natura oggettiva devono determinare una variazione del costo dell'opera, in aumento o in diminuzione, superiore al 3% dell'importo complessivo e operano nella misura del 90% del valore eccedente la variazione del 3% applicata alle prestazioni da eseguire.
Nella versione antecedente alle modifiche del “Correttivo”, invece, si faceva riferimento agli indici sintetici di costo di costruzione dei manufatti edilizi pubblicati dall’ISTAT.
Nelle more dell’emanazione del provvedimento del Ministero infrastrutture e trasporti che dovrà individuare i singoli indici di costo per tutte le lavorazioni previste dalla Tabella A di cui all’Allegato II.2-bis del Codice, si ritiene potersi e doversi ancora fare riferimento al meccanismo pregresso ed agli indici dei costi di costruzione pubblicati dall’ISTAT.
Gli indici ISTAT dei costi di costruzione di manufatti edilizi misurano con cadenza mensile la variazione nel tempo dei costi di opere di edilizia residenziale e di genio civile, con particolare riguardo ai costi diretti attribuibili alla realizzazione dell’opera.
Attualmente l’ISTAT pubblica con cadenza mensile i seguenti indici:
1) Indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale;
2) Indice del costo di costruzione di un capannone industriale;
3) Indice del costo di costruzione di un tronco stradale con tratto in galleria.
Di seguito la tabella degli ultimi aggiornamenti.
INDICE | 11/2024 | 12/2024 | 01/2025 (provv.) |
Fabbricato residenziale | 114,2 | 114,2 | 114,1 |
Capannone industriale | 111,2 | 111,6 | 112,2 |
Tronco stradale con tratto in galleria | 114,4 | 114,5 | 115,3 |
Per le tabelle con le serie storiche complete, i coefficienti di raccordo per il confronto di indici a base diversa e per esempi di calcolo si rinvia a Indici Istat, costi di costruzione e tassi di interesse.
Gli indici ISTAT in questione possono altresì essere utilizzati per la stima del più probabile costo di costruzione di un’opera con il metodo parametrico.
Si tratta in pratica di definire la consistenza dell’opera in base ad un parametro significativo (es. volume, superficie), cui va applicato il corrispondente valore economico riferito ad opere similari, che può essere desunto dai costi standardizzati pubblicati da istituzioni preposte, da pubblicazioni specializzate oppure, più spesso, direttamente dal mercato.
In base all’epoca del costo riferito ad opere similari desunto, si potranno poi applicare gli indici ISTAT per attualizzare detto costo all’epoca per la quale si richiede la stima.
Per maggiori dettagli ed esempi si veda Stima del costo di costruzione e utilizzo degli indici Istat.
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