N10

Riportare in maniera completa gli indirizzi dei luoghi di deposito.

N9

La stima finale degli impatti non eliminabili deve porre a confronto le alternative progettuali e/o il progetto proposto con l’alternativa zero, riunendo in un quadro sinottico gli elementi di valutazione relativi agli effetti positivi e negativi delle opzioni di trasformazione sui comparti/sistemi ambientali. La valutazione complessiva, che deve derivare dall’esame dei vari aspetti considerati, dovrebbe consentire di individuare l’alternativa migliore e di evidenziare gli impatti residui della soluzione prescelta.

N8

La stima degli impatti sui vari comparti ambientali deve essere fatta anche con riferimento alla fase di cantierizzazione di un’opera, considerando le conseguenze delle azioni funzionali alla realizzazione della stessa, quali movimentazione di materiali e traffico indotto, produzione di polveri e rumore, sbancamenti, alterazioni del drenaggio superficiale e subsuperficiale, smaltimento e/o recupero di rifiuti, etc. Devono inoltre essere esplicitate le varie fasi della cantierizzazione, le figure professionali responsabili e la durata prevista.

N7

Categorie introdotta con l’art.18, comma 1, della L.R. 4/2000 che ha modificato l’art. 31 della L.R. 1/99. La valutazione non si rende necessaria nel caso in cui, per il funzionamento dell’impianto, venga utilizzato gas metano in sostituzione di combustibili di più elevato rischio ambientale.

N6

Riportare in maniera completa gli indirizzi dei luoghi di deposito.

N5

Riportare una breve descrizione del progetto che possa far comprendere la natura dello stesso.