FAST FIND : FL6753

Flash news del
09/12/2021

Inconferibilità incarichi nella P.A. per reati di associazione a delinquere: chiarimenti ANAC

L’ANAC ha chiarito che non possono essere attribuiti incarichi pubblici dirigenziali in caso di condanna, anche non definitiva, per reati di associazione per delinquere finalizzati al compimento di reati contro la pubblica amministrazione.

Delibera ANAC 720/2021
Con la Delibera del 27/10/2021, n. 720, l’ANAC aveva ritenuto che in un Comune (già sciolto per infiltrazioni mafiose) non poteva essere assegnato un incarico dirigenziale a un soggetto condannato per il reato di associazione per delinquere (art. 416 del Codice penale), poiché era applicabile l’art. 3 del D. Leg.vo 08/04/2013, n. 39, relativo all’inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la P.A.
Nel caso di specie, il dirigente, trasferito per mobilità da altro ente, aveva riportato una condanna di primo grado per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di corruzione.

La lett. c) dell'art. 3, comma 1, del D. Leg.vo 39/2013 prevede che a coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del Codice penale (delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A. tra i quali figura la corruzione), non possono essere attribuiti gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello nazionale, regionale e locale.

L'articolo 416 del Codice penale, nel regolare il reato di associazione per delinquere, punisce coloro che promuovono, costituiscono od organizzano un'associazione composta da tre o più persone allo scopo di commettere più delitti. Anche il solo fatto di partecipare all'associazione è idoneo a integrare la fattispecie delittuosa, pur se la pena è più lieve.
Si tratta di un accordo consapevole tra più soggetti per la realizzazione di una serie indefinita di reati. L’art. 416 del Codice penale è, quindi, una sorta di “norma contenitore” che lascia in bianco i reati di fine/scopo che servono alla realizzazione dell’evento criminoso.
Nel caso in esame, l'associazione era finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, richiamati dall’art. 3 del D. Leg.vo 39/2013.

L’ANAC ha quindi ritenuto l’applicabilità dell’art. 3 del D. Leg.vo 39/2013 nel caso di condanna, anche non definitiva, per un reato associativo finalizzato al compimento dei delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A. di cui al citato art. 3.

Comunicato ANAC 24/11/2021
Con il Comunicato del 24/11/2021, l’ANAC ha confermato che non possono essere attribuiti incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni e in enti privati di controllo pubblico a quanti siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per reati di associazione per delinquere finalizzati al compimento di reati contro la P.A.

Di conseguenza, la Delib. ANAC 18/12/2019, n. 1201, recante “Indicazioni per l'applicazione della disciplina delle inconferibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione - art. 3 d.lgs. n. 39/2013 e art. 35 bis d.lgs. n. 165/2001”, deve ritenersi integrata dalla Delib. ANAC 27/10/2021, n. 720.

Dalla redazione