Criteri per il rilascio dell’autorizzazione ai Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti di cui all’art. 59, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001.
Con la presente Circolare viene data attuazione al disposto dell'art. 59 del D.P.R. 380/2001, nella parte in cui prevede uno specifico regime autorizzatorio per i laboratori autorizzati ad effettuare prove e controlli su materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti (lettera c-bis del comma 2, come inserita dal c.d. decreto "sblocca cantieri", comma 1-bis dell’art. 3 del D.L. 32/2019).
Il nuovo settore afferisce essenzialmente alle Prove non Distruttive (PnD) sulle strutture esistenti, per il quale la Circolare: - definisce i requisiti minimi di accesso; - prescrive le procedure di gestione delle attività sperimentali e di certificazione.
La Legge 14 giugno 2019, n. 55, di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.140 del 17 giugno 2019, ha modificato l’art. 59 del D.P.R. n. 380/2001, Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, introducendo la possibilità, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di autorizzare con proprio decreto, anche Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti (lettera c-bis).
Tale settore di autorizzazione, di nuova introduzione, si affianca ai settori già precedentemente attivi inerenti i labor
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1. DISPOSIZIONI GENERALI
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1.1 - Campo di applicazione
Con riferimento al disposto del comma 2, lettera c-bis), dell’art. 59 del D.P.R. n. 380/2001 nonché alle vigenti norme tecniche sulle costruzioni, le autorizzazioni disciplinate dalla presente Circolare riguardano i laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti.
In particolare l’
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1.2 - Soggetto gestore
Il soggetto gestore del laboratorio
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1.3 - Garanzia di Qualità
Il laboratorio deve operare in regime di garanzia di qualità dotandosi di un Sistema di Gestione della Qualità (SGQ) che sovraintenda all’attività del laboratorio, conforme
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2 - DIRETTORE DEL LABORATORIO
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59379946011544
2.1 - Requisiti del Direttore
Il Direttore del laboratorio deve essere in possesso di laurea in architettura o ingegneria, quinquennale ovvero magistrale, o titolo di studio equipollente, deve essere iscritto all’Albo professionale da almeno dieci anni, nonché essere dotato di specifiche competenze professionali e di esperienza post laurea nello specifico settore dei materiali da costruzione e delle prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti almeno decennale.
Il Direttore deve possedere specifiche esperienze e competenze nei seguenti settori:
- caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali da costruzione;
- procedure sperimentali;
- normativa nazionale ed internazionale di riferimento;
- funzionamento delle macchine e delle attrezzature.
Al Direttore è inoltre richiesta la certificazione della competenza di “Livello 3”, nelle specifiche metodologie di prova oggetto dell’au
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59379946011545
2.2 - Compiti, mansioni e
limitazioni
Il Direttore del laboratorio:
- sovrintende al funzionamento del laboratorio, così come definito al § 1.1 della presente Circolare, ed all'esecuzione delle prove;
- adotta le corrette procedure operative sperimentali;
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59379946011546
3. PERSONALE
La funzionalità del laboratorio deve essere assicurata da personale qualificato, in numero adeguato alle caratteristiche ed ai settori per i quali il laboratorio è autorizzato.
L’organico minimo del laboratorio è costituito almeno da:
1) un direttore del laboratorio (§
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59379946011547
3.1 - Requisiti ed oneri
Il personale addetto alla sperimentazione deve avere una perfetta conoscenza delle procedure di prova e delle modalità di funzionamento delle apparecchiature e dei sistemi di acquisizione dei dati.
La qualificazione degli sperimentatori dovrà essere documentata da un titolo di studio non inferiore al diploma di secondo grado, ad indirizzo tecnico o scientifico, nonché dall'attività svolta nello specifico settore dei materiali da costruzione e delle prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti almeno quinquennale. Tale esperienza può essere acquisita anche attraverso l’esercizio dell’attività di aiuto-sperimentatore, mediante contratti di formazione o simili.
Agli sperimentatori è inoltre richiesta la certificazione della competenza di “Livello 2”, nelle specifiche metodologie di prova oggetto dell’autorizzazione”, rilasciata da Organismo di Certificazione accreditato secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012 “Requisiti generali per gli organismi che operano la certificazione delle persone”. L'Organismo di Certificazione dovrà essere dotato di schema di certificazione con riferimento alla norma UNI EN ISO 9712:2012 “Prove non distruttive - Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive” o a documenti equivalenti o successivi nell’ambito del sistema nazionale ed internazionale della normazione tecnica e della certificazione accreditata delle specifiche competenze.
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3.2 - Riservatezza e sicurezza
Il personale del laboratorio è tenuto al rispetto del segreto professionale nei riguardi di tutte le informazioni r
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3.3 Imparzialità,
indipendenza e integrità
Il laboratorio ed il suo personale devono essere liberi da qualsiasi pressione commerciale, finanziaria o di altro genere, che possa influenzare la
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59379946011550
4. LOCALI
Le attività finalizzate alla prova e certificazione, di segreteria, di amministrazione, di archiviazione della documentazione, di ricovero delle attrezzature di prove in sito devono essere svolte in idonei locali o spazi in regola con le vigenti disposizioni in tema di regolamenti urban
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59379946011551
5. PROVE
I laboratori autorizzati devono essere in grado di effettuare con proprie attrezzature e strumentazioni, elaborare e certificare almeno le seguenti prove e campionamenti, meglio dettagliate nell’Allegato I della presente circolare e che costituiscono anche il requisito minimo per il rilascio della specifica autorizzazione:
Settore “A”: Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso e muratura
a. prova magnetometrica;
b. prova sclerometrica;
c. prova di estrazione - metodo Pull Out;
d. prova ultrasonica;
e. prelievo in opera di calcestruzzo;
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6. ATTREZZATURE E
STRUMENTAZIONI
Il Laboratorio deve disporre alla data di richiesta dell’autorizzazione di tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento delle prove obbligatorie di cui sopra, nella quantità adeguata rispetto al numero, all’entità ed alla tipologia di attività svolta, e comunque, oltre agli strumenti di misurazione di base (quali ad esempio livelle, riferimenti metrici, calibri, etc.) deve disporre almeno, delle attrezzature di seguito elencate, le cui caratteristiche devono essere equivalenti o superiori a quelle riportate nell’Allegato II della presente circolare:
Settore “A”: Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso, muratura e legno
a. Prova magnetometrica:
- pacometro.
b. Prova sclerometrica:
- sclerometro meccanico (almeno 2).
c. Prova di estrazione - metodo Pull Out:
- attrezzatura per la prova di estrazione metodo Pull Out.
d. Prova ultrasonica:
- rilevatore ad ultrasuoni.
e. Prelievo in opera di calcestruzzo (campioni cilindrici estratti mediante carotaggio e polveri)
- almeno due carotatrici per il prelievo dei campioni cilindrici da elementi strutturali in calcestruzzo;
- piastra di ancoraggio e supporto di avanzamento per carotatrice; utensili di taglio, o carotieri.
f. Prelievo in opera di provini di acciaio (barre lisce e barre ad aderenza migliorata)
- demolitore leggero per calcestruzzo;
- smerigliatrice angolare;
- saldatrice a filo continuo o ad elettrodi certificati.
g. Analisi chimica (determinazione della profondità della carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni cloruro nel calcestruzzo)
- calibro a corsoio centesimale;
- indicatore chimico;
- reagenti per la determinazione del profilo di penetrazione degli ioni cloruro in opera.
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59379946011553
7. METODI DI PROVA E PROCEDURE
Il laboratorio deve disporre di istruzioni o procedure tecniche dettagliate, documentate e chiaramente rappresentate sull'utilizzazione e il funzionamento di tutte le apparecchiature, sulla manipolazione e la preparazione dei materiali
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59379946011554
8. DOCUMENTAZIONE RELATIVA
ALL’ITER AMMINISTRATIVO ED ALLA PROCEDURA DI CERTIFICAZIONE
Il laboratorio deve predisporre e descrivere l’iter procedurale interno, che consenta di perseguire i principi di indipendenza e integrità, nonché il raggiungimento degli standard qualitativi attesi durante l’esecuzione delle prove.
La procedura amministrativa, finalizzata al rilascio della certificazione deve comprendere:
- la descrizione delle modalità di richiesta delle prove (cartacea e/o digitale), in relazione al piano delle prove e delle campagne diagnostiche;
- la documentazione attestante le visite di sopralluogo effettuate per l’espletamento delle attività di prova o prelievo, in contraddittorio con il progettista, oppure il direttore dei lavori, opp
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59379946011555
9. CERTIFICATI DI PROVA
I risultati delle prove, unitamente alle informazioni fornite dal richiedente, formano oggetto del certificato di prova che deve descrivere con esattezza, chiarezza e senza ambiguità i risultati della prova, le metodologie seguite e tutte le ulteriori informazioni utili.
Ciascun certificato di prova deve contenere almeno:
a) l’identificazione del laboratorio;
b) l’identificazione univoca del certificato (con un numero progressivo di serie e la data di emissione) con indicazione del numero di pagina sul numero totale di pagine e con il numero progressivo di pratica (c.d. “accettazione” rilascia
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59379946011556
10. MANIPOLAZIONE DEI CAMPIONI
E DEI MATERIALI SOTTOPOSTI A PROVE
Al fine di ottenere una identificazione univoca dei campioni che devono essere sottoposti a prove, ed evitare ambiguit&agr
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59379946011557
11. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE
ALL’ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE
Per la presentazione dell’istanza di autorizzazione, alla domanda di autorizzazione in cui è identificato il Laboratorio richiedente e il settore o i settori per cui si chiede l’autorizzazione, nonché le eventuali prove facoltative, deve essere allegata la seguente documentazione:
1) Documentazione relativa al soggetto gestore del laboratorio, costituita, in caso di società, da copia dell’Atto Costitutivo e Copia dello Statuto con eventuali successive variazioni.
2) Dichiarazione della composizione societaria a firma del Legale Rappresentante.
3) Copia conforme del Certificato della Camera di Commercio e della autodichiarazione antimafia inerente la non sussistenza delle cause di divieto, decadenza o sospensione previste dall’Art.67 del D.Lgs. 6/9/2011 n.159 e s.m.i.
4) Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’assenza di cause di incompatibilità resa dal Legale Rappresentante.
5) Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa dal Legale Rappresentante circa l’assenza, nella compagine sociale e tra gli amministratori, di sog
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12. ISTRUTTORIA E CONTROLLI
La documentazione inerente l’istanza di autorizzazione, sopra richiamata, deve essere trasmessa al Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per la relativa istruttoria, tramite PEC all’in
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59379946011559
13. DURATA E RINNOVO
DELL’AUTORIZZAZIONE
L’autorizzazione, rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale, ha validità quinquennale e può essere rinnovata alla
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59379946011560
14. DIFFIDA AL LABORATORIO E
SOSPENSIONE DELL’AUTORIZZAZIONE
Quando il Servizio Tecnico Centrale, nell’ambito delle proprie attività di controllo o visite ispettive, riscontra difformità, inadempienze o sopravvenute carenze rispetto ai requisiti richiesti, di entit&ag
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59379946011561
15. REVOCA DELL’AUTORIZZAZIONE
Quando il laboratorio non ottemperi alle prescrizioni riportate nel provvedimento di sospensione di cui sopra, il Servizio Tecnico Centrale lo diffida a mettersi in regola, assegnando un termine non inferiore a trenta giorni. Decorso tale termine senza che il laboratorio abbia provveduto efficacemente, propone al Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il provvedimento di revoca.
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59379946011562
16. ENTRATA IN VIGORE ED
EFFICACIA DELLA CIRCOLARE
In fase di prima applicazione della presente Circolare, le istanze di autorizzazione, predisposte come previsto ai §&
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59379946011563
ALLEGATO I - TIPOLOGIA DI PROVE
Per ciascuna prova elencata successivamente vengono indicate, in parentesi, le norme di riferimento. Potranno comunque essere utilizzati, in alternativa, documenti di riferimento di comprovata validità, quali le norme di prova pubblicate dall’UNI, le norme UNI EN armonizzate i cui riferimenti siano pubblicati in GUUE, nonché le Linee Guida, i rapporti tecnici e le raccomandazioni emesse dell’EOTA. L’impiego di eventuali altri documenti di riferimento dovrà essere esplicitamente rappresentato e giustificato.
Settore “A”: Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso e muratura
a. prova magnetometrica (BS 1881-204:1988 Testing concrete. Recommendations on the use of electromagnetic covermeters);
b. prova sclerometrica (UNI EN 12504-2:2012 Prove sul calcestruzzo nelle strutture - Parte 2: Prove non distruttive Determinazione dell'indice sclerometrico);
c. prova di estrazione - metodo Pull Out (UNI EN 12504-3:2005 Prove sul calcestruzzo nelle strutture - Parte 3: Determinazione della forza di estrazione);
d. prova ultrasonica (UNI EN 12504-4:2005 Prove sul calcestruzzo nelle strutture - Parte 4: Determinazione della velocità di propagazione degli impulsi ultrasonici);
e. prelievo in opera di calcestruzzo (campioni cilindrici estratti mediante carotaggio e polveri - UNI EN 12504-1:2009 Prove sul calcestruzzo nelle strutture - Parte 1: Carote - Prelievo, esame e prova di compressione);
f. prelievo in opera di provini di acciaio (barre lisce e barre ad aderenza migliorata - UNI EN ISO 6892-1:2016 Materiali metallici - Prova di trazione - Parte 1: Metodo di prova a temperatura ambiente, UNI EN ISO 6892-2:2018 Materiali metallici - Prova di trazione - Parte 2: Metodo di prova a temperatura elevata, UNI EN ISO 6892-3:2015 Materiali metallici - Prova di trazione - Metodo di prova a bassa temperatura);
g. analisi chimica (Determinazione della profo
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59379946011564
ALLEGATO II - ATTREZZATURE E
STRUMENTAZIONI
Settore “A”: Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso, muratura e legno
a. Prova magnetometrica:
- pacometro per l’identificazione della direzione, stima del diametro e della misura del copriferro delle armature inglobate negli elementi strutturali o attrezzatura elettromagnetica a scansione.
b. Prova sclerometrica:
- sclerometro meccanico (almeno 2) con incudine di taratura a corredo (sclerometro e incudine devono essere conformi alle prescrizioni riportate al punto 4 della UNI EN 12504-2).
c. Prova di estrazione - metodo Pull Out:
- attrezzatura per la prova di estrazione metodo Pull Out composta da martinetto oleodinamico con portata minima pari a 90 kN, pompa manuale collegata al martinetto mediante tubo idraulico ad alta pressione e dotata di manometro digitale. L’attrezzatura e gli inserti preinglobati o postinseriti devono essere conformi alla UNI EN 12504-3. Gli inserti post-inseriti devono avere un’espansione geometrica controllata, eliminare la presenza di tensioni tangenziali sulla superficie laterale e produrre meccanismi di rottura radial-simmetrici. Il kit deve prevedere un sistema di perforazione perpendicolare alla superficie di prova e di alesaggio parallelo alla superficie di prova.
d. Prova ultrasonica:
- rilevatore ad ultrasuoni (requisiti prestazionali, trasduttori e attrezzatura devono essere conformi alle prescrizioni riportate al punto 5 della UNI EN 12504-4).
e. Prelievo in opera di calcestruzzo (campioni cilindrici estratti mediante carotaggio e polveri)
- almeno due carotatrici per il prelievo dei campioni cilindrici da elementi strutturali in calcestruzzo con set di carotieri a diamanti impregnati (diametro da 40 mm a 160 mm) con potenza nominale compresa fra 2000 W e 6000 W delle quali almeno una con protezione IP - Classe 1.
- piastra di ancoraggio e supporto di avanzamento per carotatrice; utensili di taglio, o carotieri, con corona diamantata, in quantità adeguata a consentirne la sostituzione nel corso del prelievo ed almeno dei seguenti diametri: diametro da 40 mm a 160 mm; piastra di affilamento dell’utensile; rifornitore d’acqua, manuale o elettrico; sistema di raccolta d’acqua, trapano perforatore e tasselli di ancoraggio.
f. Prelievo in opera di provini di acciaio (barre lisce e barre ad aderenza migliorata)
- demolitore per calcestruzzo;
- smerigliatrice angolare;
- saldatrice a filo continuo o ad elettrodi certificati.
g. Analisi chimica (determinazione della profondità della carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni cloruro nel calcestruzzo)
- calibro a corsoio centesimale;
- indicatore chimico (soluzione idro-alcolica di fenolftaleina all’1%)
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59379946011565
ALLEGATO III - DICHIARAZIONE
DEL TITOLARE/ LEGALE RAPPRESENTANTE DI IMPEGNO SULL’OSSERVANZA
DELLE REGOLE COMPORTAMENTALI
“Il sottoscritto ...................., in qualità di Titolare della ditta ................ (o Legale Rappresentante della società ....) si impegna a:
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59379946011566
ALLEGATO IV - DICHIARAZIONE DI
ASSENZA DI INCOMPATIBILITÀ DEL LEGALE RAPPRESENTANTE, DEL
DIRETTORE E DEGLI SPERIMENTATORI
“Il sottoscritto ……… dichiara che non sussiste alcuna incompatibilità fra l’attività esercitata nel laboratorio ed altre attività esterne. In particolare dichiara di non essere direttamente interessato in attività di esecuzione di opere di ingegneria civile e di non svolgere altre attività imprendito
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1. Requisiti generali: 1.1. Classificazione e requisiti del sistema; 1.2. Sostenibilità delle costruzioni; 1.3. Unità di misura; 1.4. Misurazioni; 1.5. Manutenzione e gestione, aspetti generali; 1.6. Manutenzione e gestione di patrimoni immobiliari; 1.7. Urbanistica; 1.8. Gestione del valore; 1.9. Norme generali di progettazione edilizia; 1.10. Appalto e realizzazione dei lavori.
2. Rappresentazione grafica: 2.1. Coordinazione modulare; 2.2. Tolleranze dimensionali; 2.3. Disegno, normativa generale; 2.4. Disegno edile; 2.5. Informazione tecnica e di prodotto.
3. Controllo e assicurazione della qualità: 3.1. Normativa generale; 3.2. Laboratori di prova; 3.3. Metodi di calcolo statistici; 3.4. Sistema aziendale per la qualità; 3.5. Certificazione della qualità.
4. Acustica: 4.1. Potenza sonora delle sorgenti; 4.2. Misurazioni; 4.3. Clima acustico; 4.4. Acustica in edilizia; 4.5. Sistemi di attenuazione del rumore in ambienti; 4.6. Rumore emesso da macchine e apparecchiature; 4.7. Rumorosità degli impianti in edilizia; 4.8. Silenziatori per gli impianti; 4.9. Misure dell’isolamento acustico in opera di edifici e di loro parti; 4.10. Misure dell’isolamento acustico di edifici in laboratorio; 4.11. Acustica delle infrastrutture di trasporto; 4.12. Sistemi di attenuazione del rumore stradale e ferroviario; 4.13. Proprietà vibro-acustiche di elementi resilienti; 4.14. Fibre di vetro per isolamento acustico; 4.15. Altri materiali per isolamento acustico.
5. Isolamento termico e risparmio energetico: 5.1. Norme generali; 5.2. Dati climatici; 5.3. Gestione dell’energia; 5.4. Prestazioni termoigrometriche dei componenti edilizi; 5.5. Prestazioni energetiche degli edifici; 5.6. Prestazioni dei componenti edilizi opachi; 5.7. Prove di laboratorio; 5.8. Isolanti termici per gli impianti; 5.9. Prodotti per l’isolamento termico degli impianti; 5.10. Prove sugli isolanti termici per impianti; 5.11. Sistema isolante a cappotto; 5.12. Isolanti termici per edilizia a base di fibre minerali; 5.13. Isolanti termici per edilizia a base di materie plastiche cellulari; 5.14. Isolanti termici per edilizia a base di poliuretano; 5.15. Isolanti termici per edilizia a base di materiali polimerici; 5.16. Isolanti termici per edilizia a base di polistirene; 5.17. Isolanti termici per edilizia a base di resine fenoliche; 5.18. Isolanti termici per edilizia a base di fibre di vetro; 5.19. Isolanti termici per edilizia a base di vetro cellulare; 5.20. Isolanti termici per edilizia a base di legno; 5.21. Isolanti termici per edilizia a base di argilla e di silicati di calcio; 5.22. Isolanti termici per edilizia a base di cellulosa; 5.23. Prove sui materiali isolanti termici per l’edilizia.
6. Varie: 6.1. Colorimetria; 6.2. Vibrazioni e urti.
7. Sicurezza e igiene del lavoro: 7.1. Normativa generale; 7.2. Ambienti di lavoro; 7.3. Misure nell'ambiente di lavoro; 7.4. Ambienti confinati; 7.5. Ergonomia; 7.6. Esposizione al rumore negli ambienti di lavoro; 7.7. Segnaletica di sicurezza; 7.8. Mezzi di protezione personali, vie respiratorie; 7.9. Mezzi di protezione personali, occhi; 7.10. Mezzi di protezione personali, udito; 7.11. Mezzi di protezione personali, cadute dall’alto; 7.12. Mezzi di protezione personali, elmetti; 7.13. Mezzi di protezione personali, guanti ed indumenti; 7.14. Mezzi di protezione personali, calzature; 7.15. Altri mezzi di protezione; 7.16. Sicurezza del macchinario; 7.17. Attrezzature provvisionali fisse di cantiere; 7.18. Piccola attrezzatura di cantiere; 7.19. Ponteggi e scale; 7.20. Macchine movimento terra; 7.21. Mezzi di sollevamento; 7.22. Gru; 7.23. Catene e funi; 7.24. Mezzi di sollevamento di cantiere per persone; 7.25. Macchine per costruzioni stradali; 7.26. Sistemi di trasporto continuo; 7.27. Macchine per estrazione; 7.28. Macchine per la produzione di calcestruzzo; 7.29. Altri macchinari per costruzioni; 7.30. Esplosivi per uso civile.
8. Protezione antincendio: 8.1. Normativa generale; 8.2. Classificazione dei prodotti per costruzioni; 8.3. Metodologie di prove al fuoco; 8.4. Prove al fuoco su materiali da costruzione; 8.5. Prove al fuoco su materiali tessili; 8.6. Prove al fuoco su prodotti vernicianti; 8.7. Prove al fuoco su elementi non portanti; 8.8. Prove al fuoco su infissi e vetri; 8.9. Prove al fuoco su materie plastiche; 8.10. Prove al fuoco su materie isolanti; 8.11. Prove al fuoco su pavimenti e rivestimenti; 8.12. Prove al fuoco su membrane per impermeabilizzazione; 8.13. Prove su materiali e manufatti strutturali; 8.14. Prove su materiali e manufatti impiantistici; 8.15. Segni grafici di sicurezza; 8.16. Tubazioni ed accessori per impianti antincendio; 8.17. Protezione con agenti estinguenti liquidi; 8.18. Protezione con agenti estinguenti gassosi; 8.19. Protezione con liquidi schiumogeni; 8.20. Altri sistemi di protezione; 8.21. Apparecchi e materiali di estinzione mobili; 8.22. Sistemi di rivelazione e segnalazione incendi.
9. Protezione ambientale: 9.1. Impatto ambientale; 9.2. Materiali per l’edilizia; 9.3. Compatibilità elettromagnetica.
Analisi sistematica della complessa normativa, richiami giurisprudenziali, prassi e orientamenti finalizzati a garantire la completa operatività delle società partecipate alla luce delle criticità più ricorrenti. Aggiornamento di carattere avanzato indirizzato a professionisto già operanti nel settore.
Analisi degli interventi edilizi di manutenzione o ristrutturazione dai quali discende l’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto e aggiornamento della rendita
Analisi sistematica della complessa normativa, richiami giurisprudenziali, prassi e orientamenti finalizzati a garantire la completa operatività delle società partecipate alla luce delle criticità più ricorrenti. Aggiornamento di carattere avanzato indirizzato a professionisto già operanti nel settore.
Analisi degli interventi edilizi di manutenzione o ristrutturazione dai quali discende l’obbligo della dichiarazione di variazione in catasto e aggiornamento della rendita
D. Min. Infrastrutture e Trasporti 17 Gennaio 2018
Con commenti introduttivi a cura di: Ing. Nicola Mordà, Ing. Alfonso Mancini
Testo completo del decreto - Ambito applicativo, vigenza e periodo transitorio - Commento introduttivo alle principali novità - Indici e ausili alla consultazione.
Edizione emendata giugno 2018
6° edizione riveduta e aggiornata
La legislazione Urbanistica - La pianificazione urbanistica comunale - I piani sovracomunali - La normativa tecnica del territorio - I programmi di attuazione - La regolamentazione dell’attività edilizia - La normativa tecnica dell’edilizia - La sostenibilità
PROGETTO - VERIFICA - RECUPERO
Carichi e azioni sulle costruzioni in muratura - Normativa tecnica sulle murature - Prescrizioni per le murature in zona sismica - Valutazione delle costruzioni esistenti e interventi - Progetti svolti su costruzioni esistenti e nuove
Tecniche di calcolo e di misurazione, strumenti - Le forze - Analisi delle sezioni - Normativa tecnica per il calcolo strutturale - Requisiti prestazionali e di sicurezza delle strutture - Approccio al progetto della struttura
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Fogli elettronici affidabili per i calcoli basilari di più frequente utilizzo
ANALISI E COMPARAZIONE TECNICO-ECONOMICA TRA SISTEMI COSTRUTTIVI
I sistemi costruttivi sismoresistenti nelle NTC 2018 - Analisi di un edificio con telaio in cemento armato - Analisi di un edificio a pareti portanti tipo ICF - Analisi di un edificio a pannelli in legno tipo X-Lam - Comparazione tra le varie soluzioni progettuali .
Aggiornato con la circolare applicativa delle NTC2018
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