L.R. Piemonte 12/07/1994, n. 25

1. La presente legge disciplina la ricerca e la coltivazione delle acque minerali e termali e detta norme per la valorizzazione e la salvaguardia delle attività idro minerali.

1. I lavori di ricerca delle acque minerali e termali possono essere effettuati solo da chi abbia ottenuto il permesso.

2. Il permesso di ricerca h

1. La domanda, inoltrata alla Giunta regionale, diretta all'ottenimento del permesso di ricerca deve contenere i seguenti dati:

a) le generalità e il domicilio per le persone fisiche; per le società, la sede e le generalità del legale rappresentante;

b) l'indicazione della dimensione dell'area oggetto della domanda;

c) il periodo di tempo per cui viene richiesto il permesso.

2. La domanda deve essere corredata dai seguenti allegati che ne

1. Entro 150 giorni dal ricevimento della domanda la Giunta regionale, sentite l'Amministrazione comunale e l'Amministrazione provinciale interessate e la Comunità Montana ove esista, provvede al rilascio del permesso di ricerca secondo i criteri

1. Due o più domande di permesso di ricerca si considerano in concorrenza qualora presentino interferenza nelle aree richieste e ri

1. L'estensione dell'area oggetto del permesso di ricerca è correlata alle caratteristiche idrogeologiche del bacino interessato e

1. Il permesso di ricerca può essere rilasciato per la durata massima di tre anni.

1. Durante il permesso di ricerca è consentito al ricercatore il prelievo delle acque nella quantità necessaria per gli accertamen

1. Il ricercatore, una volta individuate le sorgenti oggetto del permesso, deve presentare all'Amministrazione regionale domanda con

1. Il ricercatore deve dare comunicazione scritta all'Assessorato regionale competente entro 30 giorni dal rinvenimento di sorgenti

1. Il concessionario di acque minerali e termali, qualora intenda intraprendere nell'ambito del perimetro di concessione altri lavor

1. Le acque minerali e termali possono essere coltivate solo da chi ne abbia avuta la concessione.

1. La domanda di concessione presentata alla Giunta regionale, deve contenere i seguenti dati:

a) le generalità e il domicilio per le persone fisiche; la sede e le generalità del legale rappresentante per le società;

b) l'indicazione dell'estensione dell'area oggetto della domanda;

c) la classificazione di acqua oggetto della domanda ed il suo impiego;

d) il periodo di tempo per cui viene richiesta la concessione.

2. La domanda deve essere corredata dai seguenti allegati che ne formano parte integrante:

1. Entro 180 giorni dal ricevimento della domanda, la Giunta regionale, sentita l'Amministrazione comunale interessata e la Comunità Montana ove esistente, provvede al rilascio della concessione secondo i criteri previsti all'articolo 24.

2. L'atto di concessione contiene:

a) la delimita

1. In caso di domande in concorrenza è preferito il ricercatore scopritore qualora possieda le capacità tecnico economiche.

1. La Giunta regionale può, per motivi di pubblico interesse, introdurre modifiche ai provvedimenti di concessione rilasciati.

1. La concessione può essere rilasciata per la durata massima di 20 anni e rinnovata, per periodi non superiori a 20 anni, previa o

1. L'estensione dell'area oggetto di concessione è correlata alle caratteristiche idrogeologiche del bacino ed alla specificità della sorgente.

2. Ne

1. Il concessionario deve dare, ogni 6 mesi, comunicazione scritta all'Assessorato regionale competente riguardo a:

a) dati gior

1. Sono pertinenze minerarie le opere di captazione, nonché gli impianti di adduzione e raccolta delle acque.

1. All'interno dell'area di concessione, tutte le opere strettamente necessarie alla coltivazione della miniera e per la protezione del giacimento sono c

1. L'iscrizione delle ipoteche sul bene oggetto della concessione e sulle pertinenze inseparabili senza pregiudizio del giacimento è subordinata all'autorizzazione della Giunta regionale.

2. La domanda di autorizzazione deve essere corredata:

1. In caso di fallimento del concessionario, copia della sentenza di fallimento è comunicata, a norma dell'articolo 17 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267

1. La Giunta regionale provvede in merito alle domande di permesso di ricerca e di concessione tenuto conto:

1. A carico del ricercatore ed a favore dell'Amministrazione regionale è stabilito un diritto proporzionale annuo di lire 4.500 per ogni ettaro o frazione dello stesso compreso nell'area oggetto del permesso con un minimo non inferiore a lire 100.000.

2. A carico del concessionario è stabilito nell'atto di concessione un diritto proporzionale annuo per ogni ettaro o frazione dello stesso compreso nell'area oggetto di concessione:

a) N10 di lire 40.000 con un minimo complessivo di lire 5.000.000 per le concessioni sfruttate per l'imbottigliamento;

b) di lire 14.500 con un minimo complessivo di lire 1.500.000 per le concessioni di acque termali e di acque minerali per cure

1. Il ricercatore o il concessionario, con preavviso di almeno 30 giorni prima dell'inizio dei lavori di ricerca o di sfruttamento, deve notificare il relativo atto regionale

Il permesso di ricerca e la concessione cessano per:

1. La dichiarazione di rinuncia deve essere comunicata per iscritto dal ricercatore o dal concessionario alla Giunta regionale e non deve contenere condizione alcuna.

2. Dalla data di presentazione di tale d

1. La Giunta regionale può pronunciare la decadenza della concessione o del permesso di ricerca quando il concessionario o il ricercatore:

a) non abbia dato inizio ai lavori nel termine previsto e comunque entro 6 mesi dalla data di rilascio de

1. La Giunta regionale può disporre la revoca della concessione o del permesso di ricerca per sopravvenuti gravi motivi di pubblico

1. In nessun caso il concessionario o il ricercatore hanno diritto a compensi, rimborsi o indennità dall'Amministrazione regionale

1. Qualunque trasferimento per atto tra vivi del permesso di ricerca o della concessione è soggetto, pena di nullità, all'autorizzazione preventiva dell

1. Nel caso di morte del ricercatore o del concessionario il relativo permesso di ricerca o la concessione possono essere trasferiti, con prov

1. La vigilanza sui lavori di ricerca e sull'utilizzazione delle acque minerali e termali è attuata dall'Assessorato regionale comp

1. I concessionari debbono fornire all'Assessorato regionale competente per materia i dati statistici ed ogni altro elemento informa

1. Entro l'ultimo trimestre di ciascun anno, deve essere inviato all'Assessorato regionale competente per materia il programma dei lavo

1. A chiunque intraprenda la ricerca di acque minerali o termali senza il relativo permesso è comminata una sanzione amministrativa da lire 3.000.000 a lire 18.000.000.

2. A chiunque intraprenda la coltivazione dei giacimenti di acque minerali o termali senza il prescritto titolo è comminata una sanzione amministrativa da lire 4.000.000 a lire 20.000.000.

1. Il Presidente della Giunta regionale esercita le funzioni amministrative in materia di vigilanza sull'applicazione delle norme di poli

1. I permessi di ricerca rilasciati secondo il regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443, sono mantenuti in vigore per la durata stabilit

1. In attesa della formazione del Piano di cui all'articolo 1, comma 3 della presente legge, i Comuni sedi di stabilimenti termali o

1. Gli atti ed i provvedimenti di cui alla presente legge sono soggetti alle tasse di concessione regionale ai sensi del decreto leg

1. Per quanto è previsto all'ultimo comma degli articoli 3 e 13 ed all'articolo 37 della presente legge, vengono istituiti nello stato di previsione del bilancio 1994 i seguenti nuovi capitoli in entrata:

a) "Proventi a compenso e rimb