1. Il presente regolamento disciplina i requisiti delle strutture e dei servizi funebri, cimiteriali e di polizia mortuaria in attuazione dell’articolo 3, della legge regionale 21 ottobre 2011, n. 12 (Norme in materia funeraria e di polizia mortuaria).
CAPO II – I REQUISITI STRUTTURALI DEI CIMITERI E DEI CREMATORI
Art. 2 - caratteristiche e modalità di realizzazione dei loculi stagni
1. La tumulazione dei defunti, di cui all’articolo 34 della legge regionale 12/2011, avviene in loculi stagni aventi le caratteristiche definite dall’articolo 76 del decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285 (Approvazione del regolamento di polizia mortuaria).
2. Le casse per la tumulazione in loculo stagno hanno le caratteristiche di cui all’articolo 9.
Art. 3 - caratteristiche e modalità di realizzazione dei loculi aerati
1. I loculi aerati, di cui all’articolo 34 della legge regionale 12/2011, prevedono sistemi che garantiscono, un idoneo trattamento sia dei liquidi che dei gas provenienti dai processi putrefattivi del cadavere, mediante l’utilizzo di soluzioni tecniche, anche costruttive, atte a favorire i processi di mineralizzazione.
2. I loculi aerati sono realizzati in aree appositamente destinate dal piano cimiteriale, in manufatti di nuova costruzione o mediante ristrutturazione di quelli esistenti.
3. Le caratteristiche costruttive sono quelle previste dall’articolo 76 del decreto del Presidente della Repubblica 285/1990, ad eccezione delle soluzioni tecniche per la raccolta dei liquidi e per la fuoriuscita dei gas disciplinate dai commi da 4 a 10.
4. La neutralizzazione degli effetti dei gas di putrefazione avviene mediante un sistema di aerazione per singolo loculo o mediante l’utilizzo di canalizzazioni per gruppi di loculi. In entrambi i casi sono adottati i sistemi di depurazione di cui ai commi da 5 a 9.
5. Il sistema di depurazione ha lo scopo di trattare i gas derivanti dalla decomposizione cadaverica mediante l’impiego di filtro assorbente con particolari caratteristiche fisico-chimiche o di un filtro biologico oppure di soluzioni miste. La capacità di depurazione del filtro garantisce che non vi sia percezione olfattiva in atmosfera di gas provenienti dalla putrefazione, protratta per tutto il periodo di funzionamento del sistema depurativo. I parametri di efficacia, per il periodo di funzionamento del sistema, rispetto ai principali composti volatili rinvenibili nei gas di putrefazione sono i seguenti:
a) 95% +/- 5% per ammoniaca (NH3) e acetone (CH3COCH3);