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Sent. C. Stato 07/05/2001, n. 2522

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1. Edilizia ed urbanistica - Attività edilizia - Vincolo archeologico - Esistenza di reperti archeologici presumibili - Sufficienza. 2. Edilizia ed urbanistica - Attività edilizia - Vincolo archeologico - Reperti (ruderi) disseminati su vasta zona - Motivazione necessaria.
1. La L. 1° giugno 1939 n. 1089 non richiede che i reperti debbano essere materialmente trovati o portati alla luce ai fini del vincolo archeologico; questo pertanto può essere imposto anche solo se l'Amministrazione ritenga che i reperti sussistano. 2. L'imposizione di vincolo archeologico, su un grande complesso dove si presentano ruderi disseminati su una vasta estensione di terreno è ammissibile; ma la indispensabilità di siffatto provvedimento deve essere rigorosamente motivata al fine di dimostrare che il complesso sia inscindibilmente costituito dai singoli reperti da indicare specificamente anche con la loro ubicazione.

1 e 2a. Sul vincolo archeologico all'attività edilizia ved. Csi 21 novembre 2000 n. 449R (È necessario un apposito provvedimento amministrativo per definire una zona di interesse archeologico), Cass. pen. III 20 ottobre 1999 n. 11965[R=WP20O9911965] [Su violazione del vincolo (artistico, storico, archeologico) e concessione in sanatoria].
(L. 1° giugno 1939 n. 1089)R

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