Sent.C. Cass. 04/12/1990, n. 11591

1. In tema di appalto di opera pubblica, la controversia promossa dall'appaltatore, per dedurre un ingiustificato recesso dell'Amministrazione appaltante ed ottenere i rimborsi e compensi previsti dall'art. 345 L. 20 marzo 1865 n. 2248 all. F, investe posizioni di diritto soggettivo, e quindi spetta alla cognizione del giudice ordinario, anche quando la relativa domanda sia diretta a contestare, per difetto dei presupposti, il provvedimento con cui detta appaltante abbia disposto la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta, dato che tale atto non costituisce esplicazione di potere pubblicistico, ma opera nell'ambito delle paritetiche posizioni contrattuali delle parti.