L. R. Piemonte 19/09/2023, n. 20

La legge modifica diversi articoli della L.R. 7/2022 (Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia) relativi ad interventi modificativi di disposizioni della L.R. 16/2018 (Misure per il riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana), al fine di superare alcune censure di costituzionalità.
Nel dettaglio la norma:
- rimodula le disposizioni relative alla rilocalizzazione in aree già urbanizzate di fabbricati localizzati in aree a rischio idraulico o geologico, eliminando la previsione della deliberazione comunale;
- cancella la possibilità di avvalersi delle premialità volumetriche previste dalla legge o dai PRG vigenti per gli interventi di ristrutturazione edilizia relativi agli edifici insediati nelle zone tutelate ai sensi del D. Leg.vo 42/2004 (Codice del paesaggio). Si esclude anche la possibilità di realizzare interventi di sostituzione di edifici degradati o incongrui nelle aree di notevole interesse pubblico tutelate ai sensi dell’art. 136, comma 1, lett. a) e b) del Codice del Paesaggio;
- in relazione ad interventi di riqualificazione di aree urbane degradate, cancella la possibilità di ricostruire in altre aree individuate dal Comune previa variante semplificata ai sensi dell’art. 17-bis della L.R. 56/1977, ovvero in aree di rigenerazione urbana individuate tramite sistemi perequativi;
- precisa la qualificazione di immobili e di unità immobiliari invece che di edifici e, per quanto riguarda la sanatoria edilizia, richiama il T.U. edilizia (D.P.R. 380/2001);
- precisa che, se il recupero con cambi di destinazioni d’uso dei vani e locali interrati e seminterrati avviene senza opere edilizie, sono fatte salve le disposizioni di cui all’art. 2 del D. Min. LL.PP. 1444/1968 per gli immobili posti nelle zone territoriali omogenee A;
- interviene al fine di prevedere espressamente che il recupero dei vani e locali interrati o seminterrati è ammesso in conformità con le previsioni del piano paesaggistico regionale (PPR);
- prevede la possibilità per i Comuni di escludere, mediante deliberazione, l’applicazione delle disposizioni della L.R. 7/2022 in riferimento all’utilizzo di vani e locali interrati e seminterrati dei fabbricati esistenti per motivazioni connesse a esigenze di tutela paesaggistica; viene inoltre cancellata la possibilità di applicare le medesime disposizioni, oltre che agli immobili esistenti, anche agli immobili realizzati decorsi cinque anni dall’ultimazione dei lavori;
- elimina il riferimento a specificazioni previste dalla normativa regionale in relazione agli interventi di ristrutturazione edilizia ed elimina, altresì, la disposizione che prevede la prevalenza delle definizioni dei tipi di intervento, contenute nella L.R. 7/2022, sulle difformi previsioni contenute in leggi regionali o strumenti urbanistici, senza necessità di varianti o adeguamenti;
- esclude la possibilità di variare il PPR mediante accordi di programma di rilievo regionale, provinciale e metropolitano e la possibilità di variare il PRG mediante accordi di programma che prevedano la realizzazione di progetti, anche di edilizia privata;
- abroga il divieto di sanatoria stabilito dall’art. 146, comma 4, D. Leg.vo 42/2004 (Codice del paesaggio) per gli interventi realizzati in area paesaggisticamente vincolata in epoca successiva al 12/05/2006, data di entrata in vigore del correttivo al D. Leg.vo 42/2004 (D. Leg.vo 157/2006);
- inserisce la previsione relativa al rispetto dell’art. 34-bis del D.P.R. 380/2001 nell’individuazione di ulteriori tolleranze esecutive.