Sent. C. Stato 06/04/2010, n. 1909 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent. C. Stato 06/04/2010, n. 1909

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1. Appalti LSF - Gara - Documentazione - Certificato del casellario giudiziale - Richiesta anche di apposita dichiarazione su insussistenza di reati - Legittimità - 3. Appalti LSF - Gara - Documentazione - Apposita autodichiarazione sull’assenza di sentenze definitive di condanna da non menzionare e di sentenze patteggiate - Obbligo dei concorrenti 4. Appalti LSF - Gara - Documentazione - Falsa dichiarazione per mancato riferimento a sentenza di patteggiamento - Esclusione dalla gara
1. Il bando di gara di un appalto LSF può legittimamente prescrivere, con maggior severità rispetto alle previsioni di cui all’art. 75 D.P.R. 99/554, che il concorrente, oltre a produrre il certificato del casellario giudiziale, produca altresì apposita dichiarazione di insussistenza di reati incidenti la moralità e la professionalità, dichiarazione che dovrà essere veritiera, dovendo includere anche eventuali reati non iscritti nel casellario, nonché dichiarazione relativa alle circostanze ostative ex lett. b) dell’art. 75 citato, attesa la insufficienza dei certificati in questione; deve, peraltro, essere riconosciuta alla P.A. la facoltà di individuare modalità di documentazione dei requisiti di accesso a gara ulteriori e più restrittivi di quelli di legge, ove ciò risponda a canoni di logicità, ragionevolezza, pertinenza e congruità a fronte dello scopo perseguito. 2. Il divieto di iscrizione della sentenza di patteggiamento nei certificati del casellario richiesti dall’interessato e soggetti equiparati, non rende illegittimo il certificato penale integrale rilasciato all’esito della consultazione diretta del sistema da parte delle amministrazioni pubbliche, le quali, in virtù del disposto di cui all’art. 39 T.U. 2002/313 conservano la possibilità di procedere alle acquisizioni di ufficio e di svolgere controlli di cui agli artt. 46 e 71 D.P.R. 2000/445. 3. I concorrenti ad una gara d’appalto LSF devono attestare con apposita autodichiarazione, oltre alla mancanza delle sentenze di condanna definitiva che vengono indicate nel certificato del Casellario giudiziale a richiesta dei privati (cioè di una dichiarazione sostitutiva del certificato del Casellario giudiziale), anche l’assenza di sentenze definitive di condanna con il beneficio della non menzione, nonché l’assenza di sentenze patteggiate (per le quali non è stata ottenuta l’amnistia, la riabilitazione o l’estinzione ex artt. 167 o 445 Cod.proc.pen. per decorso del tempo senza aver commesso un altro reato) e l’assenza di reati puniti con la sola pena pecuniaria. 4. In una gara d’appalto LSF, l’attestazione sui requisiti di moralità professionale, che non contenga il riferimento ad una sentenza di patteggiamento per omicidio colposo, va equiparata alla stregua di una falsa dichiarazione, che ai sensi dell’art. 17, comma 1, lett. m), D.P.R. 2000/34 va sanzionata con l’esclusione dalla gara.

2. Conf. Cass. pen. III 21 dicembre 2004 n. 5735.[R=W21D045735] 3. Conf. C. Stato V 12 aprile 2007 n. 1723 R. Ved. anche C. Stato IV 7 giugno 2005 n. 2933 R
(D.P.R. 21 dicembre 1999 n. 554, art. 75)R [D.P.R. 25 gennaio 2000 n. 34, art. 17, c.1, lett. m)]R

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