Le categorie catastali, definizione e attribuzione

Nell’abito del catasto fabbricati, ai fini della determinazione della rendita catastale, le unità immobiliari di gruppi di Comuni, Comune o porzione di Comune, sono distinte, a seconda delle loro condizioni estrinseche ed intrinseche, in categorie; ciascuna categoria è a sua volta distinta in classi.

Si noti che nell’assegnare le unità immobiliari alla pertinente categoria si deve badare che, essendo la qual

Rientrano in questa categoria le unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale. Detti immobili devono inoltre rispondere:

- ai requisiti indicati dall’Ufficio in sede di classamento automatico (punti 1, 3 e 9 dei pro

Rientrano in questa categoria le unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale. Detti immobili devono rispondere:

- ai requisiti indicati dall’Ufficio, in sede di classamento automatico (punti 1, 4 e 9 dei prospetti);

- per quanto riguarda la consiste

Rientrano in questa categoria le unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per i materiali impiegati che per la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili. Detti immobili devono rispondere:

- ai requisiti indicati dall’Ufficio in sede di classamento automatico (punti 1, 4, 6 e 9 dei prospetti);

Rientrano in questa categoria le unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di modesto livello, e con dotazione limitata di impianti quantunque indispensabili. Detti immobili devono rispondere:

- ai requisiti indicati dall’Ufficio in sede di classamento automatico (punti 1 e 6 dei prospetti);

- per quanto riguarda la consistenza e la dotazione dei servizi delle unità immobiliari, ai requisiti indicati ai punti 14 e 15 degli stessi prospetti (

Si tratta di categoria soppressa N1

Si tratta di categoria soppressa N1

Per “villino” deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso in unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico e che sia dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree adibite a giardino (coltivate o no).

Per “ville” devono intendersi quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello superiore all’ordinario.

Si iscriveranno in questa categoria i castelli ed i palazzi eminenti che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le unità tipo delle altre categorie.

Costituiscono ordinariamente una sola unità immobiliare, ma è compatibile con l’attribuzione della categoria A/9 la presenza di altre unit&

Rientrano in questa categoria le unità immobiliari che per tipologia, dotazione di impianti e finiture sono destinate all’attività professionale.

Rientrano in questa categoria rifugi di montagna, trulli, sassi, baite, ecc.

Le abitazioni temporanee costruite in alcune zone in seguito a terremoto, qualora non possano ascriver

Rientrano in questa categoria le strutture destinate all’alloggio e/o all’assistenza di studenti, bambini, persone disagiate, religiosi, oppure le strutture destinate a caserme di corpi militari.

Rientrano in questa categoria le strutture destinate all’assistenza di persone ammalate o disagiate, che non persegu

Rientrano in questa categoria le strutture destinate alla reclusione e riabilitazione.

Rientrano in questa categoria, a titolo esemplificativo, i municipi e tutte le strutture destinate a uffici di pubbliche amministrazioni, enti locali, ecc. (Circolare 134/1941

Rientrano in questa categoria immobili destinati all’istruzione e alla ricerca scientifica.

I castelli di proprietà dello Stato se ospitano pinacoteche, biblioteche, musei, gallerie, si devono assegnare alla categoria B/6.

Agli effetti dell’accertamento nella categoria B/7, per “oratorio” si deve intendere un piccolo edificio destinato alla preghiera e cioè qualche cosa di analogo alla cappella (Circol

Si tratta di categoria soppressa N2

In linea generale, rientrano nella nozione di “fabbricato per uso industriale o commerciale

Appartengono alla categoria C/1 - a titolo esemplificativo - i locali occupati da: barbieri, modiste, orologiai, nonché gli uffici telefonici, le ricevitorie postali, i banchi del lotto, le esattorie delle imposte dirette, le agenzie bancarie o assicurative, le biglietterie, le sale d’aspetto delle linee automobilistiche di servizio pubblico, ambulatori medici, ecc. posti in co

Appartengono alla categoria C/2 - in linea generale - locali di maggiori dimensioni rispetto a quelli della categoria C/1, ubicati in posizione prevalentemente meno centrale e che usualmente non hanno allestimenti per esposizione di prodotti.

Appartengono alla categoria C/3 - in linea generale - locali destinati all’esercizio della professione di artigiano per servizi, realizzazione o trasformazioni dei prodotti, sia quando siano costituiti da diversi tipi di costruzione (come ad esempio, una falegnameria con tettoia per deposito legnami o dei locali utilizzati per la lavorazione artigianale del marmo, oppure caseifici, forni da pane, macelli e molini di

Sono compresi nella categoria C/4 anche i fabbricati e locali costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettib

Sono compresi nella categoria C/5 quelli costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettibili di destinazione d

Rientrano nella categoria C/6: box auto, posti auto scoperti, rimesse per autoveicoli o per imbarcazioni, autorimesse (que

Rientrano nella categoria C/7 le strutture destinate a tettoia o gazebo.

Si osserva al riguardo c

Appartengono alla categoria D/1 - in linea generale - gli stabilimenti e le fabbriche che occupano interi fabbricati o porzioni di fabbricati nei quali si svolge un’attività a carattere industriale intesa a produrre un bene economico o comunque a trasformare materie prime e/o semilavorati in prodotti finiti e vendibili, a mezzo di meccanismi inamovibili per necessaria infissione, oppure intesa a generare prodotti e sevizi per la vendita o comunque a scopo di lucro.

Rientrano pertanto nella categoria anche, a titolo di esempio, falegnamerie che non abbiano carattere artigianale, cabine elettriche, centrali idroelettriche, forni da pane, caseifici e molini di rilevante importanza economica, e più in generale le attività che - per le condizioni di fatto - possano presentare le caratteristiche di “opifici”.

Rientrano in questa categoria, in linea generale, le strutture ricettive a pagamento aventi caratteristiche che rientrino

Rientrano in questa categoria, in generale, i locali destinati all’esibizione artistica, nonché discoteche, parchi gioco, zoo-safari e simili, aventi caratteristiche che rientrino nell’

Rientrano in questa categoria, in generale, ospedali, cliniche e case di cura pubbliche o private.

Rientrano in questa categoria, in linea generale, banche, assicurazioni e istituti di credito, tuttavia limitatamente ai f

Rientrano in questa categoria, in line generale, stadi, piscine, aree con attrezzature sportive, sale per bowling, campi sportivi senza costruzioni (campi di calcio, c

Può rientrare in questa categoria, ad esempio, un fabbricato costruito per soddisfare determinate esigenze di un opificio industriale, al quale non può essere incorporato perché da esso distaccato. Possono rientrare in questa categoria, inoltre:

- caselli autostradali o ferrotranviari;

I capannoni prefabbricati per attività produttive varie vanno censiti nella categoria D/8 a meno che, per l’attività ivi esercitata, non rientrino nelle fattispecie previste per la categoria D/7.

Le serre in cui la funzione sia solo di stoccaggio di piante e fiori anche se in stato vegetativo, andranno censite nella categoria D/8 in quanto è preminente l’attività commerciale.

Nel caso degli autosilos, ove l’immobile sia dotato di impianti di sollevamento delle auto per l’attività di ri

Si tratta di edifici che non hanno un suolo proprio.

Rientrano in questa categoria i fabbricati adibiti a costruzioni strumentali all’esercizio dell’attività agricola, dive

Rientrano in questa categoria immobili destinati all’istruzione e alla ricerca scientifica privata.

Si tratta di unità immobiliari caratterizzate da concessione demaniale per l’uso dello specchio d’acqua

Ai sensi dell’art. 2 del

Funivie, sciovie e simili, per le loro caratteristiche, sono censite nelle categorie E/1 (Circolare 134/1941 R; Circolare 5/1992 R; Lettera Circolare 1273/1989 R).

Occ

Rientrano in questa categoria i ponti pubblici con passaggio a pagamento, nonché i passi volanti in prosecuzione di

Si tratta ad esempio di: edicole per giornali e simili, chioschi per bar, per rifornimenti di auto, per sale di aspetto di tramvie, ecc.

Vanno inoltre inquadrati nella categoria E/3 (

Si tratta ad esempio dei recinti per mercati, per posteggio bestiame, ecc. (

Nessuna ulteriore indicazione.

Nessuna ulteriore indicazione.

I locali di proprietà di privati adibiti all’esercizio pubblico dei culti, quando hanno le caratteristiche proprie

Un sepolcreto privato esterno all’area del cimitero, ancorché adiacente al perimetro di esso, deve essere sep

Si inquadrano nella categoria E/9:

- i campi sportivi (qualora però abbiano fine di lucro e per le loro caratteristiche rientrino nell’art. 10 del

Nessuna ulteriore indicazione.

Per tali immobili sussiste quindi una possibilità, e non un obbligo, di iscrizione in catasto.

Si tratta necessariamente di categorie provvisorie, da mantenersi per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi, come previsto da

Si veda quanto indicato per la categoria F/3.

Si rinvia anche a Profili catastali e fiscali degli impianti fotovo

Si rinvia alla Circ. Ag. Terr

Il D. Leg.vo 15/02/2016, n. 33 - con il comma 2 dell’art. 12 R - ha risolto in via legislativa la questione, in passato molto dibattuta nella prassi e nella giurisprudenza, relativa all’accatastamento delle stazioni radio base per la telefonia mobile, e più in generale delle infrastrutture di telecomunicazione.

Detto comma ha infatti modificato l’art. 86 R del D. Leg.vo 01/08/2003, n. 259 (Codice delle comunicazioni elettroniche), comma 3, inserendo un nuovo periodo in cui si dispone che gli elementi di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e le altre infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione (di cui agli artt. 87 R e 88 R del D. Leg.vo 259/2003 medesimo), nonché le opere di infrastrutturazione per la realizzazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica in grado di fornire servizi di accesso a banda ultralarga, effettuate anche all’interno di edifici, da chiunque posseduti, non costituiscono unità immobiliari ai sensi dell’art. 2 del D.M. 28/1998 R, e non rilevano ai fini della determinazione della rendita catastale.

Si tratta dunque delle installazioni di cui agli artt. 87 R e 88 R del D. Leg.vo 259/2003, quali torri, tralicci, impianti radio-trasmittenti, ripetitori di servizi di comunicazione elettronica, stazioni rad

I locali a pianterreno si accatastano quali abitazione nelle categorie del gruppo A, anche se hanno ingresso diretto da st

L’abitazione del proprietario che non coltiva materialmente i propri fondi, ma solo dirige e sorveglia l’opera

Le unità immobiliari le quali, pur essendo adibite a sedi di collegi, di convitti, di caserme, di educandati, di uf

I locali di sedi vescovili o parrocchiali, adibiti ad uffici, se costituiscono unità immobiliari indipendenti, vanno accatastati nella categoria B/4 (uffici pubblici).

I ponti e le passerelle di proprietà di privati, soggetti a pedaggio, si accertano nella categoria D/9.

I padiglioni destinati ad uso di refettori con cucina espressamente costruiti dagli Enti comunali di assistenza devono ess

Una unità immobiliare che risulta da un complesso dì parti aventi destinazioni contemplate in categorie dive

Bottega ed abitazione intercomunicanti, ma fornite di ingressi indipendenti, sono distinte unità immobiliari e quin

I locali dove si provvede alla macellazione del bestiame, ancorché annessi al negozio di vendita, purché pro

I locali dove si provvede alla lavorazione ed alla cottura del pane, ancorché annessi al negozio di vendita, purch&

Un edificio pubblico destinato per una parte ad ufficio e per l’altra a scuola, se le dette parti hanno locali ed ac

Nell’ambito delle rispettive “categorie” catastali, gli immobili possono essere (non necessariamente sono) distinti per “classi” in relazione alla loro capacità di produrre reddito, capacità a sua volta dipendente da un insieme di fattori (il contesto urbano in cui l’immobile è inserito, l’accesso a servizi pubblici di trasporto, il pregio o il degrado della zona e dello stato dell’immobile, la pregevolezza delle finiture, l’esposizione, e così via) N4.

La classe rappresenta, in altri termini, l’(eventuale) articolazione interna della categoria, che vale ad individuare affinità fra insiemi di immobili, tanto da poterli distinguere da altri inclusi nella stessa categoria.

Cass. 12/09/2018, n. 22226

L’impiego della procedura informatica DOCFA messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate dà luogo ad

Per gli immobili appartenenti alla categorie D ed E, vale a dire quelle degli immobili a destinazione speciale e particola

Le categorie catastali sono quelle indicate in precedenza. Le categorie funzionali urbanisticamente rilevanti sono (salvo specifiche norme regionali) le seguenti:

- residenziale;

- turistico-ricettiva;

- produttiva e direzionale;

- commerciale;

- rurale (art. 23-ter del D.P.R. 380/2001 R).

La categoria catastale è congegnata per rappresentare un gruppo omogeno di unità immobiliari con prioritario riguardo alla loro capacità reddituale, coerentemente con i fini prevalentemente fiscali del catasto, mentre le destinazioni d’uso urbanistiche hanno riguardo agli impieghi previsti per gli immobili realizzati in una determinata area, affinché questi risultino coerenti con la relativa pianificazione dell’uso del territorio (che ad esempio in una certa zona vi sia o non vi sia un certo numero di abitazioni piuttosto che di scuole o di esercizi commerciali in relazione ai parcheggi e alle comunicazioni viarie previste).

È possibile, nella pratica, che determinate modificazioni nella destinazione d’uso degli immobili siano state “denunciate” al catasto senza essere state soggette alla pratica urbanistica presso gli uffici comunali determinandosi così una discordanza tra i titoli abilitativi edilizi e le risultanze catastali.

Si veda anche:

- Cambio di destinazione d’uso: quando è consentito e quale procedimento edilizio è necessario;

- Classificazione, regime e procedure per la realizzazione degli interventi edilizi.

L’agenzia delle entrate ha diramato la seguente tabella di correlazione tra categorie catastali e destinazioni d’uso.