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10/03/2023

Aumento costi materiali opere pubbliche: accesso alle risorse per l'anno 2023

Il decreto del MEF del 10/02/2023 disciplina l'accesso alle risorse del Fondo per l'avvio delle opere indifferibili al fine di fronteggiare gli aumenti registrati a seguito dell’aggiornamento, per l’anno 2023, dei prezzari regionali.

Nel settore degli appalti pubblici di lavori, l’art. 1, commi da 369 a 379, della L. 29/12/2022, n. 197 (Legge di bilancio 2023) reca alcune disposizioni volte a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici attraverso un incremento delle risorse finanziarie. Attraverso tale intervento si mira, tra l'altro, ad assicurare la realizzazione degli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC.
Il comma 369, dell'art. 1 della L. 197/2022, al fine di fronteggiare gli aumenti registrati a seguito dell’aggiornamento, per l’anno 2023, dei prezzari regionali previsti dall'articolo 23, comma 16, del D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50 e in relazione alle procedure di affidamento delle opere pubbliche avviate dal 01/01/2023 al 31/12/2023, anche tramite accordi quadro, ovvero affidate a contraente generale, ha incrementato la dotazione del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili (si veda Aumento costi materiali opere pubbliche: nuove misure nella Legge di bilancio 2023).

Il D. Min. Economia e Fin. 10/02/2023, pubblicato nella G.U. del 09/03/2023, n. 58, disciplina le modalità di accesso al Fondo per l’avvio di opere indifferibili, nonché l'assegnazione e gestione finanziaria delle relative risorse per il 2023.
In particolare, il Decreto disciplina la procedura ordinaria per l’accesso, su base semestrale, al Fondo da parte delle stazioni appaltanti, allo scopo di consentire l’avvio, entro il 31/12/2023, delle procedure di affidamento previste dai cronoprogrammi degli interventi indicati all’art. 1, comma 375, della L. 197/2022, nonché di consentire la realizzazione degli stessi entro i termini previsti.
Il Decreto disciplina, altresì, in relazione alla procedura di preassegnazione, su base semestrale, le modalità di verifica dell’importo effettivamente spettante, nei limiti del contributo preassegnato, e le modalità di revoca del contributo da parte dell’amministrazione statale istante o titolare, in caso di mancato rispetto del termine di avvio delle procedure di affidamento delle opere pubbliche.

Dalla redazione