Appalti pubblici: chiarimenti su pubblicità e trasparenza nelle gare telematiche

Nell'ambito di una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara per affidamento di lavori di risanamento di dissesto idogeologico, veniva contestato il provvedimento di aggiudicazione e richiesto il parere dell'ANAC. 
La questione controversa sottoposta all'ANAC riguardava la legitimità delle indicazioni presenti nei verbali in merito alla presentazione delle offerte e ai relativi accessi alla piattaforma, alla presunta mancata pubblicità della seduta di gara e alla mancanza delle dichiarazioni di incompatibilità dei componenti della commissione.

Con la Delibera del 11/05/2022, n. 237, l'ANAC, richiamando la giurisprudenza amministrativa, ha ribadito che la modalità telematica di svolgimento della gara, con caricamento della documentazione su piattaforma informatica messa a disposizione dei concorrenti, consente di tracciare in maniera incontrovertibile i flussi di dati tra i singoli operatori partecipanti, garantendo un’immediata e diretta verifica della data di confezionamento dei documenti trasmessi, della loro acquisizione e di ogni eventuale tentativo di modifica. Si tratta di una modalità idonea a garantire la trasparenza, anche in assenza di seduta pubblica (in proposito, si veda anche la Sent. C. Stato 25/11/2016, n. 4990).
Il principio di pubblicità delle sedute deve essere infatti rapportato non ai canoni storici che hanno guidato l’applicazione dello stesso, quanto piuttosto alle peculiarità e specificità che l’evoluzione tecnologica ha consentito di mettere a disposizione delle procedure di gara telematiche, in ragione del fatto che la piattaforma elettronica che ha supportato le varie fasi di gara assicura l’intangibilità del contenuto delle offerte (si veda la Sent. C. Stato 20/01/2021, n. 627).