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12/07/2021

Abuso d'ufficio e configurazione del dolo

In tema di abuso d'ufficio, la Corte di Cassazione ha ribadito che l'intenzionalità del dolo non è esclusa dalla compresenza di una finalità pubblicistica nella condotta del pubblico ufficiale.

In tema d'abuso d'ufficio, la Sent. C. Cass. pen. 25/05/2021, n. 20789 ha precisato che l'intenzionalità del dolo non è esclusa dalla compresenza di una finalità pubblicistica nella condotta del pubblico ufficiale, dovendosi ritenere necessario, perché venga meno la configurabilità dell'elemento soggettivo, che il perseguimento del pubblico interesse costituisca l'obiettivo principale dell'agente, con conseguente degradazione del dolo di danno o di vantaggio da dolo di tipo intenzionale a mero dolo diretto od eventuale.

Ne deriva, pertanto, che l'elemento del dolo intenzionale del contestato reato di abuso di ufficio non va inteso quale dolo esclusivo ed unico dell'azione potendo concorrere la volontà di arrecare un ingiusto profitto al privato con la realizzazione del pubblico interesse, dovendo però il primo costituire l'obiettivo principale dell'azione.

Dalla redazione