D. Min. Istruzione, Univ. e Ric. 09/05/2001, n. 118
Standard minimi dimensionali e qualitativi e linee guida relative ai parametri tecnici ed economici concernenti la realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari di cui alla legge 14 novembre 2000 n. 338 - (decreto n. 118).
D. Min. Istruzione, Univ. e Ric. 09/05/2001, n. 118
Il provvedimento, emanato ai sensi dell’art. 1, comma 4, della citata L. 338/2000, definisce gli standard minimi qualitativi degli interventi necessari per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’adeguamento alle vigenti disposizioni in materia di sicurezza e per la manutenzione straordinaria, il recupero e la ristrutturazione di immobili già esistenti, adibiti o da adibire ad alloggi o residenze per gli studenti universitari, nonché di interventi di nuova costruzione e acquisto di aree ed edifici da adibire alla medesima finalità. Si tratta di interventi disposti ai sensi della L. 338/2000 e finanziati ai sensi della L. 388/2000. Il provvedimento definisce inoltre linee guida relative ai parametri tecnici ed economici per la loro realizzazione, anche in deroga alle norme vigenti in materia di edilizia residenziale, a condizione che permanga la destinazione degli alloggi e delle residenze alle finalità previste. Il decreto prevede parametri differenziati per gli interventi di manutenzione straordinaria, recupero, ristrutturazione e per gli interventi di nuova costruzione, al fine di assicurare la tutela dei valori architettonici degli edifici esistenti, e garantendo comunque il rispetto delle esigenze relative alla sicurezza, alla prevenzione antisismica, alla tutela igienico-sanitaria, nonché alla tutela dei valori storico-artistici. Dette disposizioni prevalgono su quelle dei regolamenti edilizi.
D. Min. Istruzione, Univ. e Ric. 09/05/2001, n. 118
1. Il presente decreto definisce, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 14 novembre 2000, n.
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580981036739
Art. 2. - (Standard minimi
dimensionali e qualitativi)
1. Gli standard minimi dimensionali e qualitativi relativi agli interventi previsti dall'articolo 1 del presente decreto sono riportati nell'allegato A, che costituisce parte integrante dello stesso. Essi hanno carattere prescrittivo ai fini della ammissione al cofinanziamento previsto dalla legge 14 novembre 2000, n. 338, con le modalità e le condizioni di seguito specificate e di quelle previste dal decreto ministeriale di cui all'articolo 1, comma 3 della medesima legge.
2. Non sono sottoposti a verifica di congruità rispetto agli standard minimi, riportati nell'allegato A, gli immobili oggetto dei seguenti interventi:
A - gli interventi su immobili già esistenti, adibiti o da adibire ad alloggi e residenze per gli studenti universitari:
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580981036740
Art. 3. - (Linee guida relative
ai parametri tecnici ed economici)
1. Le linee guida relative ai parametri tecnici di cui all'articolo 1 del presente decreto sono riportate nell'allegato B, che costituisce parte integrante dello stesso. Esse hanno carattere raccomanda
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580981036741
Allegato A - Standard minimi
qualitativi
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580981036742
1. Finalità
La realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari deve garantire allo studente le necessarie condizioni di permanenza nella citt
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580981036743
2. Definizioni
Per una corretta interpretazione e applicazione del presente regolamento si definiscono:
- R
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580981036744
3. Gli utenti delle residenze
per studenti
Le residenze per studenti devono rispondere alle esigenze degli utenti: studenti residenti, personale di gestione. Devono inoltre consentire anche agli studenti no
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580981036745
4. Le funzioni delle residenze
per studenti
Nelle residenze per studenti deve essere garantita la compresenza delle funzioni residenziali e dei servizi correlati, in modo tale che siano ottemperate entrambe le esigenze di individualità e di socialità.
Nelle residenze per studenti devono essere previste le seguenti aree funzionali:
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580981036746
5. Criteri generali relativi ai
requisiti degli interventi di edilizia residenziale per studenti
Nella progettazione e realizzazione degli interventi di edilizia residenziale studentesca devono esse
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580981036747
5.1. Compatibilità
ambientale
I nuovi edifici devono tener conto dei principi di salvaguardia ambientale, anche in assenza di indicazioni negli strumenti urbanistici e nei regolamenti edilizi. Tali principi dovranno essere rispettati, quando possibile, anche negli interventi di manutenzione straordinaria, recupero o ristrutturazione di edifici esistenti.
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580981036748
5.2. Integrazione con la città
e i servizi
Nel caso di nuove costruzioni e di recupero o ristrutturazione di edifici esistenti da adibire a residenza per studenti, l'intervento deve essere integrato nel contesto cittadino in cui è previsto al fine di costituire un continuum nel tessuto
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580981036749
5.3. Compresenza dei livelli di
individualità e socialità nella fruizione
La residenza per studenti deve rispondere alla duplice esigenza degli studenti di individualità e di socialità attraverso una adeguata previsione e ripartizione di spazi a carattere privato e semi-privato, e sp
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580981036750
5.4. Integrazione delle
tecnologie informatiche e multimediali
Tanto nel caso di nuove costruzioni che nel caso di interventi di manutenzione straordinaria, recupero o ristrutturazione degli edifici esistenti, la residenza per studenti
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580981036751
5.5. Orientamento ambientale
La residenza per studenti deve consentire una fruizione autonoma da parte di tutti gli studenti e degli utenti esterni; a tal fine ogni ambito funzionale e le diverse unità ambientali devono essere
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580981036752
5.6. Manutenzione e gestione
La residenza per studenti deve rispondere a requisiti di massima manutenibilità, durabilità e sostituibilità dei materiali e componenti e di controllabilità nel tempo delle prestazioni, in
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580981036753
6. Criteri relativi al
dimensionamento funzionale ed edilizio generale
Ai fini del dimensionamento funzionale ed edilizio generale devono essere rispettate le condizioni sp
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580981036754
6.1. Funzioni residenziali
(AF1)
6.1.1. La superficie netta da adibire alle funzioni residenziali a posto alloggio (p.l.) deve essere uguale o superiore a 16 mq/p.l. (tipologia minima 1). Detta superficie minima risulta opportunamente incrementata di min 2 mq/p.l. per i posti alloggio non riservati agli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi sulla base dei
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580981036755
6.2. Funzioni di servizio
(AF2+AF3+AF4+AF5)
6.2.1. La superficie netta da adibire alle funzioni di servizio a studente deve essere min 8 mq/studente. Lo standard di superficie minima per le funzioni di servizio non comprende le unità ambientali opzionali indicate nel successivo punto 7.
6.2.2. Nell'ambito dello standard di superficie destinato alle funzioni di servizio deve essere rispettata la seguente articolazione:
- per i Servizi culturali e didattici (AF2), ≥
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580981036756
6.3. Funzioni di accesso e
distribuzione
La superficie da attribuire agli spazi di accesso e distribuzione deve essere
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580981036757
6.4. Funzioni parcheggio auto e
servizi tecnologici
La dotazione di spazi di parcheggio auto/moto è determinata nella misura minima ammessa dalle
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7. Requisiti delle unità
ambientali
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580981036759
7.1. Area Funzionale Residenza
(AF1)
Nella AF1 devono essere rispettati i seguenti minimi dimensionali:
- camera singola (posto lett
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580981036760
7.2. Area Funzionale Servizi
culturali e didattici (AF2)
L'AF2 si articola nelle seguenti unità ambientali indispensabili:
- sala/e studio;
- aula/e riunioni;
- biblioteca (deposito e consultazione).
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7.3. Area Funzionale Servizi
ricreativi (AF3)
L'AF3 si articola nelle seguenti unità ambientali:
- sala/e video;
- sala/e musica;
- spazio/i internet;
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7.4. Area Funzionale Servizi di
supporto (AF4)
L'AF4 si articola nelle seguenti unità ambientali:
- lavanderia/stireria;
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7.5. Area Funzionale Servizi
gestionali e amministrativi (AF5)
L'AF5 si articola nelle seguenti unità ambientali:
- ufficio dirigente;
- ufficio portiere;
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580981036764
7.6. Funzioni di Accesso e
distribuzione
L'insieme delle funzioni di Accesso e distribuzione si esplica nei seguenti spazi:
- ingresso;
- percorsi
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Servizi igienici generali
In prossimità degli spazi a carattere collettivo e dei nuclei di residenza devono essere previ
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7.7. Funzioni di parcheggio
auto e servizi tecnologici
L'insieme delle funzioni di parcheggio auto e servizi tecnologici si esplica nei seguenti spazi:
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Allegato B - Linee guida
relative ai parametri tecnici ed economici
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580981036768
1. Modelli insediativi
La residenza universitaria si caratterizza in Italia per essere un sistema di spazi organizzato per aree funzionali destinate alla residenza e ai servizi collegata alle strutture didattiche universitarie, nonché integrata nel contesto urbano.
Il grado di dipendenza dalle strutture universitarie e d'integrazione col contesto urbano determina differenti modelli insediativi che a loro volta sono strettamente influenzati dal rapporto esistente tra città e università.
1. UNIVERSITÀ SEPARATA DALLA CITTÀ: gli studenti, in numero inferiore a quello degli abitanti, vivono nel CAMPUS separato dalla città, ma da essa dipendente. Qui le residenze rappresentano un sistema costituito da molteplici strutture strettamente collegate con l'ist
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580981036769
2. Tipologie di alloggi e
residenze per studenti
I modelli organizzativi più diffusi secondo i quali sono strutturate le più recenti realizzazioni residenziali per studenti possono classificarsi in quattro tipi fondamentali:
- ad albergo;
- a minialloggi;
- nuclei integrati;
- misti.
TIPO AD ALBERGO.
L'organizzazione spaziale prevede corpi edilizi rettangolari lunghi nei quali su un corridoio centrale si affacciano le camere
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3. Spazi e dotazioni degli
Ambiti Funzionali
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3.1 Elenco degli ambiti
funzionali e delle relative unità ambientali:
AF1: Residenza
AF1.1 Camera
AF1.2 Bagno
AF1.3 Camera attrezzata individuale
AF1.4 Cucina pranzo soggiorno semiprivato
AF1.5 Soggiorno collettivo
AF1.6 Cucina e zona pranzo di piano
AF2: Servizi culturali e didattici
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580981036772
3.2 Descrizione dei requisiti
generali degli ambiti funzionali:
Ambito funzionale: Residenza
Funzioni
Le funzioni che si svolgono all'interno di questo ambito sono:
- dormire
- lavarsi
- cucinare
- mangiare
- studiare
- socializzare
- comunicare
- tempo libero personale
- tempo libero collettivo
Unità ambientali
Tipologia a
Tipologia a
Tipologia
Ad albergo
minialloggi
nuclei integrati
Camera
x
x
x
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580981036773
3.3 Requisiti generali delle
principali unità ambientali
Camera con bagno
L'ambito spaziale di uso individuale per antonomasia della residenza universitaria è costituito dalla stanza dove l'utente svolge la maggior parte delle funzioni per soddisfare sia le necessità primarie del vivere quotidiano, sia il bisogno di socialità. In tal modo essa assume ruoli differenti. A causa della plurifunzionalità di tale ambito, delle abitudini consolidate dall'utenza nella residenza familiare di provenienza, della differenziazione delle abitudini e dei percorsi formativi, si considera necessario che esso sia per intero di pertinenza individuale.
La stanza, in relazione ai rapporti che instaura con i locali bagno, cucina, salotto, può dar vita a differenti aggregazioni, configurandosi in vario modo, con pianta quadrata, rettangolare o più articolata per la presenza di nicchie destinate allo studio o alle funzioni di soggiorno. Può avere affacci verso l'esterno di tipo diverso, dalla semplice finestra, al balcone, al ballatoio, al bow-window.
Cucina e zona pranzo di piano
Comprende lo spazio nel quale viene preparato il pasto.
L'attuale organizzazione della vita universitaria vede un ampio ricorso ai servizi di mensa soprattutto per il pasto del mezzogiorno, mentre la presenza di cucine diffuse nella residenza e gestibili direttamente dagli utenti risultano gradite dalla maggioranza degli utenti.
L'ambito spaziale dedicato alla preparazione dei pasti risulta luogo nel quale si attuano anche processi di socializzazione e di ulteriore integrazione tra i residenti.
Dalle analisi svolte, la cucina può essere utilizzata a rotazione con continuità dal 50% degli utenti cui ne è riservato l'uso e deve ess
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580981036774
4. Dotazioni e caratteristiche
tecniche degli arredi, attrezzature e impianti
Nelle pagine seguenti viene descritto un livello base richiesto per gli arredi e una serie di dotazio
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580981036775
4.1 Arredi e forniture
AF1 RESIDENZA
AF1.1 Camera
Dimensionata per 1 utente
Arredi: dotazioni di base
quantità
Letto
1
Dimensioni minime cm 90 x 200
Materasso ignifugo anallergico
Cuscino, lenzuola e coperte per il letto
1 cad. per utente
Scrivania
1
Dimensioni minime cm 120 x 80
Sedia
1 per utente
Seduta e schienale ergonomici in materiale lavabile ed ignifugo
Armadio
1
Dimensioni minime: un modulo 120 x 60 x 60 per persona
Cassettiera per biancheria
Modularità con altri elementi di arredo interno per consentire la flessibilità
d'uso al variare delle specifiche esigenze
Scaffalatura
1
Dimensioni minime cm 80 x 25, 5 ripiani
Tenda ignifuga
1
Corpo illuminante a soffitto
1
Corpo illuminante da letto
1
Corpo illuminante da scrivania
1
Cestino
1
Appendiabiti da muro a 3 posti
1
Comodino - cassettiera cm 45 x 45
1
Arredi: ulteriori caratteristiche delle dotazioni di arredo di livello qualitativo
quantità
superiore e ulteriori elementi di arredo
Letto
Ruote per facilitare lo spostamento e l'adattabilità dell'arredo
Scrivania
Dimensioni e caratteristiche adeguate all'uso del videoterminale
Sedia
Caratteristiche idonee all'uso dei videoterminali, come da D.Lgs. 626/94
Ruote per facilitare gli spostamenti
Frigorifero
1
Dimensioni minime 100 lt.
Cassetta di sicurezza individuale
1
Chiusura mediante chiave di sicurezza con copia custodita presso la
segreteria dell'Azienda
Inamovibilità e resistenza allo scasso
Armadio
1
Dimensioni superiori al minimo
Forniture e impianti: dotazione di base
Elettricità
Riscaldamento
Rete telefonica
Impianto prevenzione incendi
Impianto TV
Forniture e impianti: dotazioni opzionali
Collegamento LAN
Aria condizionata
AF1.2 Bagno
Arredi: dotazioni di base
quantità
WC
1
Lavabo
1
Bidet
1
Cabina e piatto doccia
1
Porta asciugamani
1
Portarotolo, spazzolone, portaspazzolino
1 cad.
Cestino
1
Armadietto, mensola e specchio
1 cad.
Corpo illuminante a soffitto
1
Corpo illuminante da specchio
1
Appendiabiti
1
Biancheria da bagno
1
Arredi: ulteriori caratteristiche delle dotazioni di arredo di livello qualitativo
quantità
superiore e ulteriori elementi di arredo
WC
Meccanismo di cacciata a bassa rumorosità
Riempimento della cassetta rapido
Serbatoio a due sezioni di diversa capacità per ridurre il consumo di acqua
Vaso di tipo sospeso
Rubinetterie
Miscelatore testa ceramica
Forniture e impianti: dotazione di base
Elettricità
Riscaldamento
Acqua calda e fredda
Scarico acqu
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580981036776
4.2 Impianti
La seguente descrizione degli impianti e delle forniture distingue, dove significativo, tra interventi di nuova edificazione e di interventi sull'esistente (manutenzione, recupero e ristrutturazione). Viene individuato un livello base richiesto e una serie di incrementi qualitativi legati a una maggiore sofisticazione tecnologica.
Impianto elettrico
Gli impianti elettrici dovranno essere realizzati in rispondenza alle leggi 1° marzo 1968 n. 186, 5 marzo 1990 n. 46 e successive integrazioni. Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme UNI - CEI applicabili. Tra i requisiti di base per tutti gli interventi vi sono l'adattabilità al variare delle esigenze abitative, della potenza richiesta, degli sviluppi tecnologici e normativi, nonché l'integrazione dell'impiantistica con l'edificio mediante sistemi adattabili quali controsoffitti, pavimenti galleggianti, cavedi di adeguate dimensioni.
Dotazioni opzionali per tutti gli interventi.
Dotazione di un sistema di controllo PLC con rete BUS dedicata che possa verificare in tempo reale l'utilizzo della rete elettrica, gestire il funzionamento della stessa e monitorare il funzionamento dei dispositivi di sicurezza.
Gruppo di continuità per le sale computer.
Impianto di illuminazione
L'impianto di illuminazione dell'edificio dovrà assicurare i livelli di illuminamento medi necessari per le attività previste nelle singole unità ambientali. Oltre ad una illuminazione generale diffusa diretta dovrà essere prevista una illuminazione puntuale diretta e/o indiretta là dove sono necessari livelli di illuminamento specifici (sale studio, zone di lettura, ecc.) come indicati nei principi di ergonomia della visione riportati nella UNI 10530.
La qualità della luce prodotta (tenendo conto anche della luce riflessa) dovrà stimolare le attività svolte, assicurando un elevato comfort visivo. I parametri di progetto degli impianti saranno conformi a quanto riportato nella norma UNI 10380 sull'illuminazione di interni con luce artificiale.
Dotazioni opzionali per tutti gli interventi
Luce di emergenza in caso di interruzione dell'erogazione elettrica per gli spazi di connettivo
Fornitura di lampade a risparmio energetico e a lunga durata
Regolazione automatica della luminosità mediante sensori di bilanciamento dell'apporto naturale e artificiale
Attivazione dell'illuminazione negli spazi di connettivo mediante sensori di presenza
Impianto di riscaldamento e impianto di condizionamento
L'impianto di riscaldamento dovrà essere realizzato tenendo conto che gli alloggi sono occupati da utenza con tempi di permanenza generalmente bassi e pertanto poco attenta alla gestione e manutenzione delle attrezzature. L'impianto dovrà essere perciò per quanto possibile gestito da terzi salvo le regolazioni ambientali locali.
Sia nelle nuove realizzazioni che negli interventi sull'esistente dovranno essere messe in atto le soluzioni più idonee all'ottimizzazione del comportamento energetico del sistema edificio - impianto - ambiente, applicando i criteri della L. 10/91 e successive modificazioni e del relativo DPR 41
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580981036777
4.3 Caratteristiche delle
finiture
In questo paragrafo vengono descritti i requisiti di base che gli elementi di finitura dovranno comunque assicurare, indipendentemente dai materiali adottati.
Pavimentazioni interne
Le pavimentazioni per interni possono essere realizzate mediante molteplici materiali e tecnologie, in rapporto alle quali andranno verificati i requisiti tecnici necessari per le varie destinazioni d'uso delle unità ambientali secondo le normative UNI-EN specifiche per i vari materiali e prodotti. Seguono alcuni requisiti comuni per tutte le tipologie.
Sicurezza
reazione al fuoco
non scivolosità
assenza di asperità superficiali
Igiene
assenza di interstizi e fessure non pulibili
pulibilità con dispositivi e detergenti ordinari (acqua)
Durabilità - manutenibilità
resistenza all'urto e al punzonamento
resistenza all'usura
resistenza alle bruciature di sigaretta
resistenza all'attacco chimic
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580981036778
5. Requisiti ambientali,
tecnici e gestionali
I seguenti requisiti rappresentano i livelli prestazionali attesi per gli edifici di nuova costruzione, nonché le indicazioni auspicabili per gli interventi di manutenzione, ristrutturazione e recupero, fatta salva la tutela dei caratteri storico - artistici e la fattibilità tecnico - economica degli interventi.
5.1 Benessere termoigrometrico
Prestazioni attese
Rif. normativi
Ambito
funzionale
Categorie di attività
Categoria d'uso E 1.1
DPR 412/93
AF1, AF4
Categoria d'uso E 1.3
DPR 412/93
Connettivo
Categoria d'uso E 6
DPR 412/93
AF2, AF3
Categoria d'uso E 2
DPR 412/93
AF5
Temperatura operativa
UNI EN ISO 7730
Tutti
La temperatura operativa θoè la temperatura uniforme dell'aria e delle pareti di un ipotetico ambiente con il quale il corpo umano scambia la medesima potenza termica per radiazione e convenzione scambiata con l'ambiente reale.
Misura in °C, per attività [ 1,2 MET, 40 [ Φ[ 60, va [ 0,15 m/s, Icl
= 0,5 41 clo.
Condizioni invernali
20 [θo[ 24
Condizioni estive
23 [θo[ 26
Umidità relativa
UNI EN ISO 7730
Tutti
Il mantenimento di un livello corretto di umidità relativa (Ur) è necessario in tutti gli ambienti dove si permane a lungo, al fine di prevenire manifestazioni patologiche per gli occupanti (con umidità basse) e degrado delle condizioni igieniche degli ambienti (per umidità alte).
30% [ Ur [ 70%
Temperatura superficiale del pavimento
UNI EN ISO 7730
AF1
A temperatura superficiale θpdel pavimento deve essere controllata sia in regime invernale che estivo per evitare situazioni di malessere per gli occupanti che, svolgendo attività sedentaria o moderata, permangono a lungo in un ambiente.
Misurazioni eseguite
in conformità alla
UNI EN 27726
AF2
AF5
Misura in °C, per attività [ 1,2 MET, Icl = 0,5 41 clo, calzature di tipo ordinario.
Condizioni invernali
19 [ θp[ 26
Condizioni estive
23 [θp[ 26
Differenza verticale di temperatura dell'aria
UNI EN ISO 7730
AF1
Il gradiente verticale di temperatura Δθo,1-1,1è la differenza della temperatura rilevata tra 1,1 m e 0,1 m dal pavimento. Deve essere controllato in regime invernale ed estivo per evitare situazioni di malessere per gli occupanti che, svolgendo attività sedentaria o moderata, permangono a lungo in un ambiente.
Misurazioni eseguite
in conformità alla
UNI EN 27726
AF2
AF5
Misura in °C, per attività [ 1,2 MET, Icl = 0,5 41 clo.
Condizioni invernali ed estive θo,1-1,1[ 3
Asimmetria di temperatura piana radiante
UNI EN ISO 7730
AF1
La temperatura piana radiante θprè la temperatura ideale di un ambiente isotermo che scambia lo stesso flusso infinitesimo dell'ambiente reale. La asimmetria può essere prodotta da superfici verticali fredde quali i componenti finestrati.
Misurazioni eseguite in conformità alla UNI EN 27726.
Il calcolo delle temperature superficiali delle pareti esterne può
AF2
AF5
Misura in °C, per attività [ 1,2 MET, Icl = 0,5 41 clo.
essere condotto sul progetto mediante la
Regime invernale θpr[ 10 °C
norma UNI 10350
Rischio da correnti d'aria
UNI EN ISO 7730
AF1
Il rischio di correnti d'aria deriva dalla immissione di aria in un ambiente in prossimità di persone in attività sedentaria o moderata con conseguente sensazione di malessere.
Misurazioni eseguite in conformità alla
UNI EN 27726
AF2
AF3
AF5
Il rischio è prevalente in condizioni estive.
per attività [ 1,2 MET, Icl = 0,5 41 clo.
Parametro Draft Risk (%)[ 15
Velocità media dell'aria nell'ambiente
UNI EN ISO 7730
Tutti
Come per il rischio di correnti d'aria, la velocità dell'aria deve essere controllata per evitare sensazioni di malessere.
V= 0,05 - 0,2 m/s
Voto medio previsto
UNI EN ISO 7730
AF1, AF2
La sensazione termica dell'uomo è legata soprattutto al bilancio di energia termica sul corpo umano
Analisi sintetica delle disposizioni rilevanti del settore tecnico contenute nel D.L. 20/06/2017, n. 91 (c.d. “DL Mezzogiorno” convertito con modificazioni dalla L. 03/08/2017, n. 123), con rinvio ad approfondimenti sulle novità di maggiore rilievo.
Intesa 20/10/2016 della Conferenza unificata che reca il Regolamento edilizio tipo ai sensi del D.L. “sblocca Italia” 133/2014. Nell'articolo sono fornite indicazioni su che cosa è il Regolamento edilizio comunale, i suoi contenuti ed il procedimento di approvazione, sui contenuti del Regolamento tipo, sull'iter della sua approvazione e del successivo recepimento da parte degli enti territoriali.
Programmazione, progettazione, affidamento, esecuzione e gestione delle controversie.
Funzioni, compiti e incombenze del RUP nell'ambito del più generale processo di pianificazione, progettazione, conduzione e conclusione dei lavori pubblici ed eventuali controversie. Responsabilità del RUP e rapporti con le altre figure coinvolte. Formazione qualificata e specialistica caratterizzata da taglio pratico e format interattivo.
Programma aggiornato al Nuovo Codice Appalti
Disamina delle nuove norme in materia di digitalizzazione dei contratti pubblici per Ordini e Collegi professionali efficaci dal 1° gennaio 2024, con un particolare focus sul funzionamento di una piattaforma tipo di approvvigionamento digitale
Disamina di tutte le fasi del procedimento ed analisi di casistica per assolvere con consapevolezza l’incarico di giudicante e di supporto segretariale
Programmazione, progettazione, affidamento, esecuzione e gestione delle controversie.
Funzioni, compiti e incombenze del RUP nell'ambito del più generale processo di pianificazione, progettazione, conduzione e conclusione dei lavori pubblici ed eventuali controversie. Responsabilità del RUP e rapporti con le altre figure coinvolte. Formazione qualificata e specialistica caratterizzata da taglio pratico e format interattivo.
Programma aggiornato al Nuovo Codice Appalti
Disamina delle nuove norme in materia di digitalizzazione dei contratti pubblici per Ordini e Collegi professionali efficaci dal 1° gennaio 2024, con un particolare focus sul funzionamento di una piattaforma tipo di approvvigionamento digitale
Disamina di tutte le fasi del procedimento ed analisi di casistica per assolvere con consapevolezza l’incarico di giudicante e di supporto segretariale
Programmazione, progettazione, affidamento, esecuzione e gestione delle controversie.
Funzioni, compiti e incombenze del RUP nell'ambito del più generale processo di pianificazione, progettazione, conduzione e conclusione dei lavori pubblici ed eventuali controversie. Responsabilità del RUP e rapporti con le altre figure coinvolte. Formazione qualificata e specialistica caratterizzata da taglio pratico e format interattivo.
Programma aggiornato al Nuovo Codice Appalti
ISBN: 9788862193801
CON 10 ESEMPI COMPLETI DI OPERE SANABILI E RELATIVE PROCEDURE
Inquadramento e analisi del DL Salva Casa - Condoni edilizi e sanatorie - Soluzione delle casistiche più frequenti - Esempi di opere sanabili e relative procedure - Aspetti di competenza dei professionisti tecnici
ISBN: 9788862193795
D.L. 29/05/2024, N. 69 AGGIORNATO ALLA L. 24/07/2024, N. 105
Analisi delle novità del DL Salva Casa - Interventi edilizi e nuovi regimi autorizzativi - Sanatorie, regolarizzazioni e tolleranze - Cambi d’uso e requisiti igienico-sanitari - Recupero sottotetti e locali accessori - Requisiti tecnici e vincoli per gli interventi - Incarico professionale e modulistica - Normativa essenziale coordinata
Immobili, proprietà e diritti reali - Fasi della compravendita - Tutele e garanzie del contratto - Verifiche sulla provenienza - Gravami, trascrizioni e pregiudizi sul bene - Stato legittimo e irregolarità edilizie - Agibilità e conformità catastale - Conformità degli impianti e APE
Guida alle dichiarazioni asseverate per pratiche edilizie, transazioni immobiliari e richieste di bonus
Analisi dello stato urbanistico-edilizio dell’immobile - Sanatorie e altri strumenti per ripristinare lo stato legittimo - Verifiche in termini di agibilità e norme igienico-sanitarie - Verifica della conformità catastale - Ripristino della legittimità per gli aspetti non edilizi - Redazione delle certificazioni a cura del tecnico
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MODELLI EDITABILI in formato .DOC:
Relazione di regolarità edilizia - Certificazione di stato legittimo urbanistico-edilizio - Certificazione di stato legittimo “esteso”
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