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19/07/2019

La Regione non può limitare i poteri comunali di governo del territorio

Illegittima la previsione della legge della Regione Lombardia sul consumo di suolo nella versione in cui non consentiva ai Comuni di apportare varianti in riduzione delle previsioni e dei programmi edificatori del Piano Territoriale Regionale. A stabilirlo la sentenza n. 179 della Corte Costituzionale depositata il 16/07/2019.

La sentenza della Corte Costituzionale n. 179 depositata il 16/07/2019 ha dichiarato che è illegittimo da parte della Regione legiferare in senso restrittivo sulle facoltà urbanistiche dei Comuni.

La sottrazione ai Comuni della potestà pianificatoria, anziché costituire il mezzo utile per perseguire gli scopi del legislatore regionale, si pone in contraddizione con questi ultimi incidendo illegittimamente sulla funzione fondamentale allocata dal legislatore statale al livello locale.
La norma censurata era l’ultimo periodo dell’articolo 5, comma 4 della L.R. Lombardia 28/11/2014, n. 31 (Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato), prima della modifica apportata dalla L.R. Lombardia 26/05/2017, n. 16, con la quale lo stesso legislatore regionale ne ha evidentemente riconosciuto i possibili profili di illegittimità.
La stessa sentenza ha chiarito che in materia urbanistica l’affidamento dei soggetti coinvolti al mantenimento di determinate previsioni urbanistiche è normalmente ritenuto tutelabile, dalla giurisprudenza amministrativa, solo a fronte di convenzioni già stipulate.
 

Dalla redazione