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NotaMin. LL.PP. 13/04/1989, n. 183

D.M. 11.3.88. Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, la progettazione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
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TESTO DEL DOCUMENTO


Con la nota n. 31088 del 15.3.1989, il Servizio Tecnico Centrale ha chiesto a questo Consiglio Superiore di esprimere il proprio parere su alcuni quesiti, di rilevante portata, connessi all'applicazione delle norme tecniche in oggetto e concernenti anche problemi di delimitazione di competenze fra ingegneri e geologi.

I quesiti posti all'esame della Sezione investono sostanzialmente due distinte questioni collegate all'applicazione delle nuove norme tecniche in materia di indagini sui terreni e sulle rocce e relative opere, di cui al decreto ministeriale 11.3.1988.R

Il primo quesito concerne l'interpretazione della norma in ordine alle necessità o meno che i progetti riguardanti opere ricadenti in zone classificate sismiche, o soggette a particolari vincoli, comprendano in ogni caso una specifica relazione geologica, indipendentemente dall'entità dell'opera e della circostanza che l'area interessata sia già nota nei suoi lineamenti geologici per precedenti studi ed indagini già effettuati e disponibili.

La seconda questione, in certo qual modo connessa con la prima, investe la problematica del regime delle competenze professionali riguardo alla redazione delle relazioni geologiche e delle relazioni geotecniche; questione che si ricollega, in linea più generale, alla delimitazione degli ambiti di attività riservati in via esclusiva ai geologi ed agli ingegneri nel vasto campo disciplinato dalla normativa in parola.

Rispetto al merito di tali problematiche, sembra indispensabile richiamare sinteticamente alcuni punti di carattere generale, qualcuno dei quali già evidenziato in precedenti occasioni da questo Consiglio - in particolare nei voti n. 268 del 1981 e n. 7/201 del 25.5.1988 rispettivamente della III e V Sezione nonché del parere espresso in data 17.11.1966 dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, alle cui considerazioni nel seguito si fa ampio riferimento - alla luce dei quali inquadrare le direttrici di riferimento essenziali per la risoluzione dei problemi posti.

Sembra quindi opportuno evidenziare preliminarmente che l'emanazione di no

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