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29/01/2019

Sicilia: avviata la consultazione pubblica del Piano gestione rifiuti

C’è tempo fino al 26/03/2019 per prendere visione della documentazione e presentare le proprie osservazioni sulla proposta del Piano regionale di gestione dei rifiuti, rapporto ambientale e sintesi non tecnica della Regione Sicilia. A renderlo noto il Comunicato del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti pubblicato sulla GURS 25/01/2019, n. 4.

CONSULTAZIONE PUBBLICA - Dal 25/01/2019 al 26/03/2019 chiunque può prendere visione della documentazione e presentare proprie osservazioni in forma scritta, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, utilizzando il questionario di consultazione pubblica a disposizione. Il Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti della Regione Sicilia - nella qualità di Autorità procedente e in adempimento a quanto disposto dall’articolo 14 del D. Leg.vo n. 152/2006 (Codice dell’ambiente) - sulla GURS n. 4 del 25/01/2019 ha dato avviso dell’avvio della consultazione pubblica del Piano regionale di gestione dei rifiuti, rapporto ambientale e sintesi non tecnica.

Copia completa della suddetta documentazione è disponibile:
- in formato cartaceo presso l’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente - Dipartimento regionale dell’ambiente - Servizio 1 Valutazioni ambientali, via Ugo La Malfa 169, 90146 Palermo e presso l’Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità - Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti, viale Campania n. 36, 90144 Palermo;
- in formato digitale sui siti regionali.

Copia della documentazione è, inoltre, depositata presso gli uffici preposti delle ex Provincie regionali.


PRGR (Piano regione di gestione dei rifiuti) - Il Piano approvato è relativo alla gestione dei rifiuti urbani e successivamente verranno redatti: il Piano dei Rifiuti speciali (aggiornamento), il Piano dei Rifiuti Urbani Biodegradabili (RUB) ed il Piano delle Bonifiche dei siti contaminati (revisione).
Il Piano è strutturato in modo da devolvere agli Enti locali, Comuni e Liberi consorzi, la gestione diretta del ciclo rifiuti. Alla Regione spetterà il ruolo di indirizzo, controllo e regolamentazione. Il documento approvato dalla Giunta regionale con la Delib. G.R. Sicilia 20/12/2018, n. 526 contiene una ricognizione di tutta la capacità impiantistica di recupero e smaltimento, oltre a un’organizzazione che rispetti i criteri della trasparenza e dell’efficienza.
Il PRGR è in sintonia con i principi ordinatori della disciplina di derivazione comunitaria e con gli obiettivi perseguiti (c.d. pacchetto "economia circolare").
Gli obiettivi del Piano possono essere così sintetizzati:
- prevenzione e riutilizzo dei rifiuti;
- quantità e qualità della raccolta differenziata;
- trattamento, in modo ecologicamente corretto, dei rifiuti;
- riciclaggio e recupero dei rifiuti;
- smaltimento quale ultima soluzione gestionale.
Il documento contiene l’analisi della gestione dei rifiuti esistente nell’Isola, con specifico riferimento a tipo, quantità e fonte dei rifiuti prodotti, anche suddivisi per ambito territoriale ottimale. A tal proposito, la proposta di Piano individua nove ambiti territoriali ottimali coincidenti con la delimitazione geografica delle ex Provincie.
Per quanto riguarda l'impiantistica, il Piano contiene una chiara e trasparente ricognizione di tutta la capacità impiantistica di recupero e di smaltimento nel tempo; il che consentirà ai competenti Dipartimenti di valutare e manifestarsi su tutte le iniziative (più che sufficienti nel realizzare gli obiettivi dell'autosufficienza del trattamento) anche nell'ambito delle rituali procedure autorizzative.
Le autorizzazioni all’impiantistica di titolarità pubblica restano condizionate al rispetto dei Piani d’ambito di competenza di ciascuna Autorità d’Ambito e la coerenza di detta impiantistica con questi ultimi deve essere dichiarata da dette Autorità.
Per le autorizzazioni all’impiantistica di titolarità privata, oltre al nulla osta dell’Autorità d’Ambito, il richiedente dovrà attestare documentalmente la titolarità del flusso dei rifiuti, di cui è affidatario nel rispetto della normativa vigente, per l’esercizio e l’alimentazione dell’impianto.
 

Dalla redazione