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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
D. Min. LL.PP. 02/07/1981, n. 593
D. Min. LL.PP. 02/07/1981, n. 593
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Art. 1Sono approvate le norme tecniche per le riparazioni ed il rafforzamento degli edifici danneggiati dal |
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Art. 2Dette norme entrano in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Uffici |
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Normativa tecnica per la riparazione ed il rafforzamento degli edifici danneggiati dal sisma |
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CAPO I |
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1. Oggetto delle normeLe presenti norme fissano i criteri generali tecnico-costruttivi per la riparazione ed il rafforzamento d |
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1.2 Intervento di riparazioneSi definisce intervento di riparazione l'esecuzione di un complesso di opere finalizzate a ripristina |
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1.3 Adeguamento antisismicoL'adeguamento antisismico si consegue mediante l'esecuzione di un complesso di opere che rendano l'ed |
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1.4 Richiamo alla normativa tecnica vigenteSi applica, in quanto compatibile con le presenti norme, tutta la normativa tecnica vigente emanata i |
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2. Progetto esecutivoGli interventi di riparazione e di adeguamento antisismico di un edificio devono essere eseguiti sulla base di un progetto esecutivo firmato, ai sensi dell'art. 7 delle legge 2.2.1974, n. 64, da un ingegnere, architetto, geometra o perito edile iscr |
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2.1 Operazioni progettualiIl progetto di un intervento su di un edificio comporta di norma le seguenti operazioni: |
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2.2 Progetto per interventi di riparazione di modesta entitàPer gli interventi di sole riparazioni di edifici che hanno subito danni localizzati in elementi cost |
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2.3 Criteri di scelta progettualeI criteri adottati nella scelta del tipo di intervento, devono scaturire da uno studio preliminare dell'organismo edilizio riguardante in particolare : |
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2.4 Obiettivi dell'adeguamento antisismicoL'adeguamento antisismico dell'edificio si consegue mediante provvedimenti tecnici intesi a ridurre gli effetti delle azioni sismiche e/o ad aumentare la resistenza dell'organismo edilizio a tali azioni, nonché ripristinare l'integrità delle strutture danneggiate. Provvedimenti tecnici devono altresì essere adottati p |
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2.5 Edifici con struttura in cemento armato2.5.1 Schema strutturale Lo schema strutturale resistente all'azione sismica deve derivare da un'analisi globale dell'edificio. |
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2.6 Edifici in muratura2.6.1 Schema strutturale Lo schema strutturale resistente all'azione sismica deve rispecchiare la situazione effettiva della costruzione. Si dovrà accertare l'efficacia dei collegamenti tra solai e pareti e delle pareti tra di loro. Qualora nello schema si faccia affidamento sulla ripartizione delle forze orizzontali agenti ad un dato livello tra i diversi setti murati, andrà accertata l'efficacia dei solai a costituire un diaframma orizzontale rigido. Per ciascuna parete si considereranno in genere separatamente le azioni ad essa complanari e quelle normali. Le azioni complanari alle pareti saranno valutate tenendo conto della ridistribuzione operata dai solai solo se questi presentano adeguata rigidezza nel loro piano e buon collegamento con i muri. Nei confronti delle azioni ortogonali alle pareti queste si considereranno vincolate ai solai ed alle pareti trasversali solo se è accertata l'efficacia dei collegamenti. |
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2.7 Edifici con struttura metallica2.7.1 Schema strutturale Lo schema strutturale resistente all'azione sismica deve derivare da un'analisi globale dell'edificio. Si terrà conto della presenza di elementi anche non strutturali che limitino la deformabilità dell'organismo portante: si valuterà la rigidezza e la resistenza di tali |
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3. Provvedimenti tecnici di intervento |
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3.1 GeneralitàLo studio della scelta dei provvedimenti tecnici non deve limitarsi all'esame localizzato del singolo |
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3.2 FondazioniIl consolidamento della fondazione si rende necessario quando siano manifesti segni di dissesto prodotti da cedimenti differenziali. Prima di procedere ad un intervento sulle strutture in elevazione deve essere accertato, se necessario mediante indagini geotecniche, lo stato di consistenza delle fondazioni in relazione alla natura dei terreni. Quando la costruzion |
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3.3 GiuntiNel caso di giunti non dimensionati in conformità al punto C.4 delle norme approvate con decreto ministeriale 3. |
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3.4 Edifici in muratura3.4.1 Fondazioni Ogni intervento sulle fondazioni deve effettuarsi conformemente a quanto indicato al punto 3.2 delle presenti norme. Il consolidamento delle fondazioni su rocce lapidee, o compatte, può ottenersi, in generale, collegando le varie parti con cordolature. Il consolidamento delle fondazioni su terreni cedevoli può ottenersi, in generale, irrigidendo la base del fabbricato mediante placcaggi in conglomerato cementizio a getto od a spruzzo convenientemente armati, applicati da uno o da entrambi i lati della muratura. Particolarmente idonei sono i cavi di precompressione estesi a tutta la lunghezza della parete. L'approfondimento delle fondazioni se necessario va realizzato con pali di piccolo o medio diametro, fortemente armati e ben collegati alla struttura. 3.4.2 Pareti murarie Per aumentare la resistenza di un elemento murario si può ricorrere, in genere, ad uno o più dei seguenti provvedimenti: - risarciture localizzate; - iniezioni di miscele leganti; - applicazione di lastre in cemento armato o di reti metalliche elettrosaldate; - inserimento di pilastrini in cemento armato o metallici in breccia nella muratura; - tirantature orizzontali e verticali. Gli interventi localizzati sono sconsigliati co |
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3.5 Edifici in cemento armato3.5.1 Fondazioni Ogni intervento sulle fondazioni deve effettuarsi conformemente a quanto indicato al punto 3.2 delle presenti norme. Il consolidamento delle fondazioni potrà in genere conseguirsi: - con la costruzione di travi in cemento armato di collegamento dei plinti nelle due direzioni in guisa da realizzare un reticolo orizzontale di base; - con la costruzione di setti in cemento armato al livello del primo interpiano sì da costituire nel suo complesso una struttura scatolare rigida; - con l'approfondimento delle strutture fondali mediante pali di piccolo o medio diametro, fortemente armati; - con l'allargamento della base d'appoggio mediante sottofondazione in cemento armato oppure mediante la costruzione di cordolature laterali in cemento armato; - con rinforzi localizzati delle strutture di fondazione (fasciature in acciaio od in cemento armato presollecitato, cerchiature, ecc.). 3.5.2 Strutture in elevazione Per la riparazione ed il rafforzamento delle strutture in elevazione si potrà ricorrere ad uno o più dei seguenti provvedimenti tecnici: - iniezioni di miscele leganti; - ripristino localizzato con conglomerati; - ripristino e rinforzo dell'armatura metallica; - cerchiature di elementi strutturali; - integrazione di armatura con l'applicazione di lamiere metalliche; - rinforzo con tiranti. 3.5.2.1 Iniezioni con miscele leganti |
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3.6 Edifici con strutture metalliche3.6.1 Provvedimenti tecnici di riparazione e rafforzamento - Generalità |
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CAPO II |
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4. Consistenza volumetrica ed altezze degli edifici: oggetto degli interventiSalvo le deroghe per speciali ragioni previste dall'art. 12 della legge 2.2.1974, n. 64, gli interventi di riparazione e di adeguamento antisismico non devono in nessun caso dar luogo ad aumento della consistenza volumetrica complessiva dell'edificio preesistente al danno sismico. La ricostruzione, previa la totale demolizione dell'edificio, irrimediabilmente danneg |
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